Creato da MarianneWerefkin il 26/10/2007

Il mignolo

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Post n°185 pubblicato il 04 Febbraio 2014 da MarianneWerefkin

Signori e care Signore,

dopo quasi tre mesi di clausura, che a me son sembrati 3 secoli, è giunto il momento. Fra due settimane ci sarà il momento della chiusura civile, non il 18 (tranquillo). Come mi sento? Mi sento serena e fedele alla mia coerenza. Meglio non rimandare ciò che può essere fatto oggi. Il tempo è effimero come dice una cara amica con le spalle più larghe che io abbia mai visto, io aggiungerei che è anche un po' bastardo a volte.

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Commenti al Post:
scoopvolanti
scoopvolanti il 05/02/14 alle 11:11 via WEB
Ciao vedo che va meglio, sono contenta per te, purtroppo io sono più una che si spezza ma non si vuole piegare, ma so cosa significa passare un brutto periodo lungo. Felice giornata.
 
 
MarianneWerefkin
MarianneWerefkin il 05/02/14 alle 13:11 via WEB
Ma guarda, se ho una buona qualità è quella di saper resistere quando la situazione merita. E probabilmente momenti così ce ne sono stati. Ma adesso non ce ne sono più, giusto guardare in faccia se stessi, allo specchio vedo una bella persona, a tratti serena ma che a volte subisce ancora emanazioni che arrivano dal suo passato. Giusto guardare in faccia la realtà, e osservando quella situazione specifica non vedo più niente. Giusto quindi andare avanti e procurarsi ricordi positivi, non crollerà il mondo, perché il tempo a volte stringe e lo fa in certi casi senza che ce ne accorgiamo. Poi è mostruosamente drammatico ritrovarsi con rimpianti e rimorsi. Io ho fatto tutto quello che potevo fare, forse di più. Questo è stato sicuramente reciproco, ma non è bastato. Amen.
 
to_revive
to_revive il 10/02/14 alle 13:43 via WEB
La vita è un attimo. È così effimera che l'unica occasione che abbiamo per scegliere la felicità è doveroso acchiapparla. Sovente la nostra serenità, la nostra voglia di vivere cozzano col dolore altrui che possiamo cagionare ma dobbiamo pensare anche a noi stessi, egoisticamente. Soprattutto noi, che abbiamo toccato con mano quanto sia facile morire. Vivi cara, vivi e ancora e ancora...
 
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