Il mignolo

ed io sono viva e ti leggo rinnovata ed ho..stima di te!

Molto appagante direi. Riconciliante. Dopo l'ultima riflessione me ne sono andata in pace con me stessa.

È inevitabile che esca fuori l'argomento; ci ha cambiato la vita ed oserei dire " che bella vita abbiamo oggi!"

Si riceve ciò che si riesce a dare. Questo credo. L'umiltà è un dono di pochi e quella donna non sa neppure di cosa si tratti.

bella sensazione vero?

Per capire cosa si vuole essere. Ma lo so che quando parlo di lavoro divento prolissa, pignola e pure noiosa. Avrei scritto un trattato. Rinnovo i saluti.

Sapere cosa non si vuole diventare è fondamentale. Ciao, cara.

Proprio il pomeriggio prima, impietosita, avevo appoggiato una mano sulla spalla di quella persona, le avevo dato un fazzoletto, avevo solidarizzato e le avevo dato una mano a contenere lo sconforto e l'esplosione emotiva che l'aveva investita. Avevo dimenticato tutte le persone che invece sono state travolte da lei, dal suo nonsense, dalla sua immotivata ansia, dalla sua austerità e rigidità. A dirla tutta, questa persona nell'ultimo anno mi ha solamente sfiorata con il suo furore, ma non dimentico quando ad una riunione, questa dirigente, si rivolse alle ragazze con cui lavoro dicendo - io ve la faccio pagare-. Non dimenticherò più ciò che davvero io non voglio diventare. Adesso che è lei ad avere a che fare con eventi professionali tormentati e sente sin nelle viscere l'incertezza del futuro, io semplicemente non muovo un dito. Mi dispiace, ma per le ragazze che ogni giorno ci mettono anima e corpo nel loro lavoro, per questa persona nessuna pietà. Ma non ti preoccupare, tutto questo si esplicita nella mia immobilità. Ciao, mio carissimo.

Di te, di te.

Stai parlando di me, oppure di quella mezza nuda sotto??