Nessuno RossoBlù

Guardando Altino-Imola

Mi ero organizzato il sabato pomeriggio per bene. Ero uscito per tempo, per fare delle commissioni, sempre con uno sguardo all'orologio, perché alle 18 mi aspettava la diretta streaming di Altino-Pieralisi Pan, evento principale della mia giornata. Finalmente tornato a casa, ho acceso il computer ed ho atteso l'inizio della diretta sulla pagina Facebook del club abruzzese. Già dall'estate, quando la Federvolley aveva annunciato i calendari, la trasferta di Altino l'avevo bollata come "impossibile", non tanto per il valore delle avversarie (che fra l'altro, in quel momento erano reduci dal primo cambio di allenatore e non si sapeva chi sarebbe subentrato), quanto per la distanza proibitiva. Per chi non lo sa, Altino è un piccolo paesino di tremila anime, in provincia di Chieti, sperduto in mezzo all'appennino e situato su uno sperone roccioso. Per arrivarci ci vogliono quasi tre ore in auto ed una volta giunti a destinazione, all'ingresso della palestra "Silvestrina" ti chiedono pure cinque euro di biglietto. Ho già esaurito il bonus con i dieci euro a Modena, perciò ho preferito sfruttare la tecnologia.

Sul pc ero collegato con Altino, mentre sulla tv c'era Clementina 2020-San Damaso, giusto per non farmi mancare nulla. Fin da subito però, ho notato che qualcosa non andava nella diretta Facebook. Non erano mica le rossoblù, che al contrario erano scese in campo con un buon piglio, con l'atteggiamento di chi non ha fatto tutta quella strada per ricoprire il ruolo di "vittima sacrificale" ma per giocarsi la partita a viso aperto, contro una squadra forte ed in fiducia. No, ciò che non quadrava era la scritta in alto nello schermo: Altino - Imola. "Imola? Ma quale Imola! Noi siamo Jesi, mica Imola!" ho pensato e l'ho pure scritto sui commenti, sperando che il social media manager abruzzese si accorgesse dell'errore e cambiasse il nome dell'avversario, che non era neppure l'ultimo incrociato dalla Tenaglia in casa. Però quella partita, disputata il 4 febbraio era finita 3 a 0 per le locali. "Speriamo di non fare la stessa fine della Csi Clai...". Il primo set si stava mettendo male, quando ecco l'uno-due micidiale di Erica, che ha dato il via al break decisivo: da 20-18 a 20-24. Con qualche brivido nel finale, il primo set è andato alle jesine. "Di sicuro non finisce come con Imola....".

L'avvio di secondo set è stato un vero spettacolo, ho quasi invidiato Tiziano, Alessandro e Fiorenzo, che ho riconosciuto tra gli spettatori seduti in fondo all'impianto che mi ha fatto tornare in mente il pallone di Candia, ai tempi della serie C. Ma una struttura del genere può essere omologata per la serie B1? Lo scorso anno in A2 Altino giocava a Lanciano, per la cronaca. La Pieralisi sembrava tornata la squadra brillante e concreta ammirata prima della sosta. Funzionava tutto, dal muro, alla battuta, la difesa, persino la ricezione non ballava così tanto. Le prilline non si sono disunite neppure quando le padroni di casa hanno provato a rientrare; sul 18-19 ci ha pensato ancora Erica a ricacciarle indietro ed a spingere Jesi ancora sul 20-24. Lo confesso, ho pensato che era fatta, che il punto lo avevamo preso, perché Martina Pirro e Agnese Angeloni fino a quel momento erano state impeccabili, tanto da mettermi in affanno per la scelta dell'Mvp della domenica. Non avevo fatto i conti con Altino. 21-24, 22-24, 23-24. Neppure il time-out di coach Luciano ha fermato la rincorsa delle locali. Sul 24-24 ho capito che questo secondo set difficilmente la Pieralisi lo avrebbe portato a casa. E così purtroppo, è stato.

Una situazione del genere è sempre un duro colpo alla fiducia di una squadra e solo se hai giocatrici di grande personalità riesci a rialzarti. Le rossoblù invece, sono andate k.o. e nei due set successivi non c'è stata più partita. Troppo forte Altino? Credo di no; diciamo che è stato agevolato dallo stato confusionale di Marcelloni & co, ancora troppo sconvolte dal finale di secondo set per continuare a giocare. Nel frattempo la scritta sopra lo schermo non era minimamente cambiata, restava sempre quel fastidioso "Altino - Imola". Caduto l'ultimo pallone ho spento immediatamente il pc. Troppo forte la rabbia e la delusione per una gara che con un po' più di attenzione poteva avere un finale diverso. Mi sono immaginato lì alla palestra "Silvestrina". Dopo una partita così, persa in quel modo, farsi in totale solitudine altre tre ore di auto dopo le tre dell'andata sarebbe stata una punizione troppo grande anche per uno appassionato come me. E' in queste situazioni che benedico le dirette streaming, perché ti danno la possibilità di essere lì...senza essere lì. Questa di Altino comunque, credo sarà l'ultima gara che mi guarderò sul pc. Le prossime me le voglio vedere dal vivo "di persona personalmente", perché alla fine mi piace di più e pazienza se c'è da soffrire: è in questi momenti che la squadra va sostenuta. FORZA JESI!!! NRB.