Creato da Amal.Nabila.Nur il 01/08/2014

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Storia del conflitto Israelo-Palestinese - L'inizio della tragedia palestinese (prima parte)

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Il conflitto Israelo-Palestinese è sempre stato raccontato all'opinione pubblica occidentale in maniera diversa rispetto a ciò che è accaduto in realtà: la narrativa creata dalla stampa nostrana, ahimè quella che conta, è di un popolo vittima della tragedia dell'Olocausto, che cerca una terra in cui stabilirsi definitivamente e la riconosce in un luogo con cui ha dei legami spirituali; ma una volta giuntovi, trova una presenza araba, probabilmente arretrata, ostile, barbara e incolta, che vuole continuare la persecuzione del popolo ebreo all'infinito.
Siamo quindi portati a giustificare il fatto che Israele faccia le guerre e coinvolga i civili in nome del diritto a difendersi.
Finchè questo sarà il racconto sul conflitto, non si arriverà mai ad una soluzione.

Immaginate se la rivoluzione francese fosse raccontata nelle scuole partendo da un'immagine: alcuni esagitati che trascinano in malo modo degli uomini, li caricano su un carro, li mettono sotto la ghigliottina e gli mozzano la testa.
Se il racconto iniziasse da questo punto, oggi saremmo portati a pensare che la rivoluzione del 1789 altro non sia che un colpo di stato portato avanti da un gruppo di barbari, rei di numerosi delitti contro le classi benestanti che si godevano la loro ricchezza senza far male a nessuno. 
Lo stesso è accaduto con il conflitto Israelo-Palestinese. 
Le prime scene che ci sono giunte dal Medio Oriente sono gli attentati compiuti dai guerriglieri, quindi l'occidentale medio crede che tutto sia iniziato con un gruppo di fanatici islamici che colpiscono Israele per tentare di prendere il potere.

Per capire le origini di questa guerra bisogna andare indietro nel tempo.
Precisamente al 1884/1885, quando a Berlino si tenne una conferenza tra le massime potenze mondiali del tempo, le quali stabilirono un principio che risulta fondamentale per capire ciò che succede oggi in Palestina. 
E' il cosiddetto principio delle terrae nullius, letteralmente terre di nessuno, abitate da popolazioni barbare, selvagge, su cui i colonizzatori avevano il diritto di dominare illimitatamente.
La Palestina entrò in quella definizione di terra nullius, era cioè, come scritto dal massimo esponente sionista Theodor Herzl, un territorio senza popolo destinato ad un popolo senza terra; questa è ancora la definizione che sta alla base dello Stato di Israele: un popolo elevato colonizzatore di una terra di barbari, che quindi non hanno il diritto di reclamare alcun territorio.



Con "palestinesi" a quel tempo si volevano intendere delle fantomatiche tribù musulmane sparse per il territorio. In realtà esisteva già un vero e proprio popolo palestinese, numerossissimo tra l'altro, che prima dell'arrivo dei sionisti, viveva in totale armonia con gli ebrei giunti dall'Europa, come testimoniano alcuni rabbini.

Cosa successe ad un certo punto della storia?

Gli ebrei cercavano una casa, un luogo dove poter fondare una propria nazione e fuggire dalle persecuzioni europee.
Alcuni pensatori laici cominciarono ad ipotizzare di istituire uno Stato chi in Argentina, chi negli Stati Uniti, chi in Turchia. Solo successivamente si pensò alla Palestina, il che fa capire che inizialmente i teorizzatori non avessero alcuna intenzione di instaurare alcun legame biblico con il territorio palestinese, ma anzi se ne volessero allontanare.
Dopo vari incontri diplomatici, sostanzialmente fallimentari, la scelta ricadde unicamente sulla Palestina.

Il flusso migratorio iniziato già prima della Conferenza di Berlino aumentò ulteriormente alla fine dell'800 con l'arrivo dei sionisti nel territorio, che portarono con loro un'ideologia profondamente diversa: la Palestina diventa a tutti gli effetti una terra nullius, una terra di nessuno, quindi gli ebrei in quanto popolo superiore, sono autorizzati a prendersi la loro terra, cacciando via gli arabi che vi abitavano.

Le prime operazioni di pulizia etnica dei palestinesi cominciano ben 40 anni prima del terribile Olocausto nazista.


 
 
 
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