TUM TUM LA LEGGENDAENERGIA COSCIENTE |
GIOCO LETTERARIO
Si è dato inizio ad un gioco letterario
affinchè la poesia dell’Anima,
e l’iniziativa dello Spirito
dirigano Mente creativa
al non-luogo agognato
'Il gioco dell'Anima'
Commenta ed aggiungi quelli che consideri gli opportuni sviluppi.
H'ARIA
AREA PERSONALE
MENU
I HAVE A DREAM
A sea of money
Un mare di soldi
I HAVE ANOTHER DREAM
Dove vederli affogare
in quello che più
hanno amato:
il loro danaro
VOLERò
Da radici di terra
sorgerò anima nuova,
suggerò linfa buona
dalla Madre che nutre...
Mi alzerò nella coscienza,
dal torpore dei ginocchi,
e guardandomi negli occhi
finalmente, volerò...!!!
Katartica
FORUM PREFERITO
Forum della verità
FILM CONSIGLIATO
Nirvana
Salvatores
LIBRI CONSIGLIATI
Tutti quelli di
PHILIP K. DICK
IL LIBRO DEL MESE
The Search for
Philip K. Dick
Libro di memorie
di
di Anne R. Dick
THE SOUL GAME
Collegamento al sito
Energia cosciente
dove leggere
dall'inizio
Il gioco dell'Anima
Clicca sulla copertina
I MIEI BLOG AMICI
- giorgiw
- Araya
- ormedianima
- rimanescenze
- Animaweb
- tiportonelcuore
- luponellanotte
- Nebbie
- AlfaZulu31
- aurore
- ETEREA
- REXpira
- tuadolcedonna
- vanillasky
- respiramidentro
- Intensa_Mente
- nottisenzapelle
- nefertiti
- SOULGAMES
- tempesta
- RespiriDiSeta
- radovicka
- Ecatina
- Unformicaio
- exstrasensoriale
« webpoetica Il gioco del... | WEBPOETICA Il gioco dell... » |
Post n°13 pubblicato il 07 Dicembre 2010 da joulesal
“Tenetevi forte” intimò, voltandosi appena, l’uomo al volante, il gigante che poco prima lo aveva afferrato abbassando l’intera fiancata; una brusca frenata, un rapido cambio di marcia una decisione trasferita al volante e le ruote rifumarono nella direzione opposta. Ma non durò molto tanta decisione, degna di miglior causa, poiché andarono quasi a sbattere contro un posto di blocco della polizia. Il gigante abbassò il vetro: "Cosa succede?" chiese indispettito all'agente che lo fissava con la stessa aria impassibile di un pesce lesso; dietro ai suoi occhiali da sole, questi lo fissò muto per un istante infinito, poi rispose:"So già tutto,dovete assolutamente seguirmi: tornare indietro è un suicidio. Vi stanno cercando...". I tre passeggeri si guardarono in faccia meravigliati: possibile che fossero già stati scoperti? Il poliziotto li convinse ad abbandonare il veicolo, giusto in tempo per non finire arrostiti dal lampo che lo ridusse a carcassa fumante. Salirono di corsa sul mezzo corazzato del poliziotto che scartò un altro colpo, schizzando verso l'alto col pilota aggrappato alla cloche che sudava e imprecava..."Vi porteremo noi", stava dicendo l'uomo in divisa all'affranto scienziato che si era ritrovato tra le braccia la sua ex allieva sconvolta dalla piega improvvisa degli eventi. "...Abbiamo le vostre mappe e progetti, c'è una starship che vi aspetta..." (Woodenship) Capitolo II Non erano ancora le sette, nei sogni di Lei l'eco delle risa e le margherite profumate era stato soppiantato dall’approssimarsi di un’oscura presenza, s’era alzata agitata, sulla faccia acqua ghiacciata e mentre in fretta si vestiva qualcuno le comunicava di allontanarsi: era il pensiero di Lui Stava calzando le scarpe, un sibilo acuto mandò in frantumi i vetri della camera da letto, Lei si lanciò per le scale ed aveva ancora una scarpa in mano quando uscendo dal portoncino, incontrò Pat, il musicista del primo piano, che non riuscendo a dissimulare la sorpresa esclamò: “Ehi, quanta fretta!” “Certo” Lei rispose prendendolo sottobraccio: “Ho proprio bisogno di un caffè” (NoiVibriamo)
Il bar era pieno dei mattinieri lavoratori agitati dall’evento che stamane aveva anzitempo risvegliato il quartiere nord della grande mela. “ E’ uno di quei mezzi sperimentali che il governo sta provando” diceva con l’aria saccente un’ impiegato col giornale ben aperto davanti, “ Non sembra nostra, è un’ astronave” diceva un altro guardando l’enorme discoide scuro obliquamente appoggiato al palazzo. La sagoma si manifestata ad intermittenza poi s’era stazionata sul ‘ c’è ’, dalla nuvola di povere e fumo emergevano Pat che stupefatto si voltava continuamente e Lei che lo tirava a fatica verso il bar. Una luce sfocata si avvicinava, rischiarandosi man mano sino ad abbagliare raggiunto lo spiazzo ed atterrare, Lui uscì dalla starship e corse ad abbracciarla poi i tre salirono sul velivolo che si allontanò rapidamente come era venuto. Una volta a bordo Lui spiegò: “Hanno rotto il trasduttore di virtualità”, la ragazza ribelle aggiunse: “Adesso si vedranno, e senza manco gli occhiali” “Ti riferisci al film, Essi vivono?” chiese uno sbigottito agente facendo cadere i fascicoli che il capitano aveva ordinato. Una risata echeggiò tra le sottili pareti in volo. Intanto nel locale l’ologramma del barista, perdendo consistenza, versò il cappuccino attraverso il giornale direttamente sull’impiegato arrogante che poco finemente bestemmiò in babilonese prima di rarefarsi e mutare in alone macchiato. Lo stupore era palpabile tra gli avventori del bar Orione, gli habituè si guardarono sgomenti quando dalle ceneri del ragionier Jack Cuozzo si materializzò un sauroide dal muso enorme ancora sporco di cioccolato.(J S) Il cioccolato gli sporcava tutte e due le membrane color porpora che si estendevano dal collo fino al ventre. Con sguardo di chi cercava guai, fisso' prima il barista, che si dissolse in un istante, e poi i malcapitati, che gia' svelti, fecero scivolare quasi d'istinto e silenziosamente, le loro mani sulle loro armi a io-troni, in grado di fulminarlo in un lampo. Ma ecco, al centro del Bar ..aprirsi un varco spazio temporale, circolare, perfetto nella sua luminosita'... le sedie iniziarono a tremare, i tavoli si sollevarono di un paio di centimetri....la luce si annullò. (Dafne) Un istante dopo il sauroide s’era eclissato ed il varco richiuso; sull’astronave madre nella sua traiettoria costante celata dalla luna i led rossi che segnalavano la caduta di tensione della virtualizzazione si accendevano in serie, come su di un albero in festa. Il crash della navicella ‘Adamo’ visibile e pesante tanto da aver reso ‘pendente’ il palazzo, l’esaurimento della parrocchia spia bar ‘Orione’, e di conseguenza le satelliti confraternite pub, sala giochi, negozi ‘Pleadi’ disseminate nel territorio, aveva reso necessario l’utilizzo massiccio del tunnel spazio–temporale in una vasta zona dell’emisfero nord–occidentale e stava pesantemente incidendo sulla riserva d’energia della orbitante ‘mamma’ spaziale. Si vedevano in giro per la città decine di bassi, grigi personaggi dalla testa spropositata e le movenze ripetitive, erano gli androidi fuggiti dalla navicella in panne mentre i loro dei-padroni, simili alle mantidi terrestri ma eretti e altissimi, s’erano precipitosamente spostati nella loro dimensione parallela lasciandoli soli e senza direttive. Alcuni bambini, convinti fossero ET telecomandati, stavano per toccarli ma erano stati prontamente rincorsi ed allontanati dai genitori: quei cosi puzzavano in modo terrificante! ....(J S) |
https://blog.libero.it/JouleSal/trackback.php?msg=9600825
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: occhi_digatta
il 05/01/2022 alle 18:55
Inviato da: Katartica_3000
il 20/01/2013 alle 12:42
Inviato da: Volo_di_porpora
il 19/01/2013 alle 17:13
Inviato da: o3radovicka
il 15/01/2013 alle 19:10
Inviato da: o3radovicka
il 21/12/2012 alle 23:46
THE SOUL GAME
Collegamento al sito
Energia cosciente
dove leggere
dall'inizio
Il gioco dell'Anima
Clicca sulla copertina
GRAZIE PER LA VISITA
THE SOUL GAME
Collegamento al sito
Energia cosciente
dove leggere
dall'inizio
Il gioco dell'Anima
Clicca sulla copertina