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Adesso...

Post n°842 pubblicato il 24 Settembre 2015 da ComPensAzione

 
 
 

Gli angeli di Monteverde

Post n°841 pubblicato il 10 Agosto 2015 da ComPensAzione

 
 
 

Squarci

Post n°840 pubblicato il 15 Gennaio 2015 da ComPensAzione

 

 
 
 

Terrore

Post n°839 pubblicato il 08 Gennaio 2015 da ComPensAzione

Denis Grace

Denis Grace

 
 
 

Tracce

Post n°838 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da ComPensAzione

Robert Lohman

 

... e si frastaglia il tempo, come i pensieri... 

 
 
 

Addio Mitoraj

Post n°837 pubblicato il 06 Ottobre 2014 da ComPensAzione
Foto di ComPensAzione

 
 
 

Spezzata

Post n°836 pubblicato il 22 Maggio 2014 da ComPensAzione

Marek Zyga

 
 
 

Esplosione

Post n°835 pubblicato il 30 Aprile 2014 da ComPensAzione

Martin Klimas - Carmina Burana

 
 
 

Solitudine

Post n°834 pubblicato il 21 Aprile 2014 da ComPensAzione

John Fisher

Anna Izzo

Walter Awlson

 

 

 
 
 

Augurio

Post n°833 pubblicato il 18 Aprile 2014 da ComPensAzione

Francesco Messina

Nulla turbi il tuo pensiero

nemmeno gli sguardi

procedi impetuosa

il passato è

alle 

spalle

...

.

 

 
 
 

Ricomincia a ballare

Post n°832 pubblicato il 30 Marzo 2014 da ComPensAzione

Kossut


 "Bisogna avere un caos dentro di se', per generare una stella danzante."

Friedrich Nietzsche

 
 
 

Incontri

Post n°831 pubblicato il 06 Febbraio 2014 da ComPensAzione

I nasi si toccarono con dolcezza - Allora tu sei Dharma ? - Il 'rosegotto' di coda di Khora si agitava come impazzito. Dharma chinò la testa di lato - E chi vuoi che mandassero per farti da guida ? - Poi abbassò lo sguardo su quella lunga cicatrice che le segnava il ventre - Eh, essere ingordi si paga - Oh, i cani non ridono, ma me li  immagino  farlo lo stesso, rotolandosi sul biancore delle nuvole. -  Ti immaginavo proprio così, Dharma, sempre piena di ironia; bene, a chi si abbaia qui ? -  -  Qui non si dovrebbe abbaiare, ma tu sei una nuova venuta e credo che se ti vuoi sfogare nessuno troverà da ridire - Khora si guardò intorno - Gatti ce ne sono ? - - Oh, quelli, fanno la stessa cosa che facevano in terra : dormono rannicchiati qui e là, ogni tanto si stiracchiano, e quando girellano ne vedi solo la coda ritta che spunta dalle spumiglie - Lo sguardo di Khora si strinse lungo la distesa di nuvole - Non vedo code - - Hanno saputo del tuo arrivo, non li vedi ma sono piazzati tutti intorno nascosti a curiosare - - Mai fatto niente di male ai gatti, che razza di idea si sono fatti di me ? - - Non per dire, ma non è che hai un aspetto molto rassicurante, eh - - Trovi che io sia spaventosa ? - Dharma fissò Khora, le girò intorno - Be', hai una bella stazza, muscoli possenti, per non parlare poi delle fauci. Prova un po' ad abbaiare ? -  - WOOF, WOOF, WOOF . - Dharma strizzò gli occhi sorpresa, un movimento di nuvole attorno rivelò la fuga di numerose code ritte - Fai un certo effetto, accidenti - Khora si abbassò sulle zampe anteriori, lasciando ritte le posteriori e regalò a Dharm il suo sguardo più supplichevole - Quindi non ti ispira giocare con me ? - - Non disdegno mai il gioco, lo adoro quanto le crocchette, facciamo una corsetta ? - E senza attendere risposta se ne partì veloce, Khora rimase un attimo sorpresa ed indecisa, poi, a trotto, seguì la nuova amica... piccolì sbuffi bianchi le accompagnarono nella corsa...

Dharma, abbi cura della mia figlia pelosa...

 
 
 

AMARCORD

Post n°830 pubblicato il 24 Gennaio 2014 da ComPensAzione

Sono entrata nel Blog di Lady Juliette per curiosità più di due anni fa.. mi ricordo che c'era la proposta a tema sul tradimento e in quattro e quattrotto ho buttato giù un racconto su Giuda e glielo ho inviato via mail... da quel giorno Lady è entrata nella mia vita. Man mano che la conoscenza proseguiva e imparavo a conoscere non solo lei ma tutto il seguito delle anime che pascolavano nel suo blog, mi rendevo conto di quanto amore metteva lei in ogni cosa che faceva, e di quanto amore ognuno aveva verso di lei.  Ci sono anime che si conoscono da sempre, il destino magnanimo le fa incontrare di vita in vita, e penso proprio che quella di Lady e la mia siano legate a doppio nodo marinaio. Abbiamo riso e pianto insieme, lei c'era sempre quando ne avevo bisogno e di questo gliene sono eternamente grata. Ci sono dei momenti che la vita traccia su nostro cuore segni indelebili, ci affatica di tristezze e ci fa rinascere nella gioia... questo per Lady è un momento faticoso, e per questo voglio condividere un regalo che le ho fatto e che lei non ha tenuto per se' perché nulla mai trattiene nelle mani ma distribuisce... la mia intenzione non è rammentarle un passato che potrebbe indurla alla tristezza, ma sottolineare che tutto si supera con l'affetto e l'amore che la circonda... 
Ti voglio bene, tanto...

C'era una volta un prato, proprio un bel prato perfetto, irrigato e tagliato con maniacale regolarità, i confini divisi da un basso muretto con una cancellata in ferro battuto, veramente un prato splendido quasi da sembrare finto.
Il prato del vicino era invece punteggiato da trifoglio, nontiscordardime, margheritine, dente di leone, piantaggine, ranuncoli, un prato disordinato, irrigato personalmente la sera dal proprietario che si sedeva su una sdraio con la canna in mano e tagliato quando capitava, senza seguire le fasi lunari, con un vecchio tagliaerba a spinta, il taglio raccolto poi con un rastrello che solleticava piacevolmente il terreno. 
Naturalmente i due prati non si scambiavano parola l'un l'altro, il primo perché non si sarebbe mai abbassato a discorrere con l'imperfezione, il secondo perché gli era sufficiente il chiacchericcio dei fiori che lo riempivano - e non possiamo nemmeno immaginare quanto pettegoli siano - e poi aveva un'intensa vita sociale - giorno e notte - tra insetti , lombrichi , talpine... non si annoiava di certo.
Anche se non gli rivolgeva la parola il prato perfetto ascoltava quanto capitava accanto, a volte persino con una sottile invidia che non avrebbe mai e poi mai rivelato a nessuno.
I fiori che c'erano dalla sua parte erano fiori educati e silenziosi, 
crescevano in aiuole vicino alla casa, separati da lui da un marciapiede di sassi di fiume levigati posati ad arte, le loro conversazioni erano sussurate e non arrivavano al prato nemmeno nei giorni di vento. 
Nessuno lo calpestava, ne' con le scarpe ne' a piedi nudi, solo il 
trattorino per il taglio lo percorreva facendo ogni volta lo stesso giro, in alcuni periodi passavano dei giardinieri che parevano medici professionisti che controllavano meticolosamente il suo stato.
Successe che un giorno il prato perfetto si accorse che proprio nell'angolo più angolo del suo confine dal lato del prato imperfetto stava crescendo qualcosa, qualcosa di diverso, qualcosa che lo incuriosiva: nel timore che il trattorino potesse nuocere al nuovo evento si scosse un pochino creando una piccola conca a protezione e, giorno dopo giorno, seguiva la crescita di quella piantina così insolita.
Appena ebbe sufficienti foglioline da vibrare il prato iniziò a parlarle, piano per non farsi sentire dal vicino.
Era in verità un po' confuso, all'inizio, su come avrebbe intavolato la conversazione non avendone l'abitudine, ma poi cadde ogni dubbio perché il suo era praticamente un monologo su se' stesso. Raccontava alla piccola pianta com'era nato, il tipo di erba sopraffina di cui era composto, il concime che veniva usato per farlo crescere così compatto, i periodi in cui era nel suo migliore aspetto. 
Poi iniziò a raccontare delle sue sensazioni nelle diverse situazioni : il ticchettio dell'acqua di irrigazione che scorreva piano lungo i fili d'erba, la sensazione di caldo nido quando d'inverno veniva ricoperto di neve, il fremito della crescita in primavera e si accorse che quello di cui parlava erano cose che non aveva mai avuto occasione  di valutare al pieno perché le viveva come qualcosa di scontato .  
Si rese conto che la sua vita poteva essere riempita di  poesia, questo forse perché voleva dare alla nuova piantina una immagine diversa della sua realtà, rendersi più interessante di quello che in verità fosse veramente. 
Intanto la pianta cresceva e insieme alle foglie apparve al centro il 
piccolo gambo di un fiore.
Il prato riusciva a distinguere, tra tutte le radici che lo percorrevano, quelle di questa piccola intrusa, gli facevano un effetto di tenerezza che non aveva mai provato. 
Scordava ormai di ascoltare le conversazioni del vicino e si beava nei suoi lunghi monologhi. 
Finché un giorno il bocciolo stiracchiò i suoi piccoli petali bianchi aprendo il suo cuore dorato e finalmente gli rispose :
- Anche se sono dentro di te, anche se mi sono cibata del tuo cibo, io non ti appartengo e ti conosco perché come ho ascoltato te ho ascoltato anche le voci di chi vive al di là di questo muro, quindi so della tua altezzosità e del tuo egoismo: la tua non è fame d'amore perché di amore ne sei colmo, ma solo per te' stesso. 
Il destino mi ha fatta nascere dalla parte del muro sbagliato, sono consapevole che non potrò cambiarti perché la tua  vita è ricolma solo di parole che grazie a me ti sei dilettato ad ascoltare .  
Ma io rovino la tua perfezione e prima o poi sarai privato della mia presenza. 
Quindi ... taci!

 
 
 

DistricArsi

Post n°828 pubblicato il 03 Dicembre 2013 da ComPensAzione

Non c'è preghiera

non più

Discende l'anima

nella tragedia

e guarda il mondo

senza essenza

Chi volge 

gli occhi al Cielo?

Impasta 

lacrime e tempo

per un pane 

da sbriciolare

anno dopo anno

Ogni pezzo 

condito di cuore

dal sapore di sangue

salato di lacrime

e di speranza

disillusa

...

.

 

 
 
 

Jazz Dancer

Post n°827 pubblicato il 23 Novembre 2013 da ComPensAzione

Ruskybird

 
 
 

Uneasy

Post n°826 pubblicato il 16 Novembre 2013 da ComPensAzione

Anne Curry

Judi Ann Cropper

 
 
 

Sfaldata

Post n°825 pubblicato il 15 Novembre 2013 da ComPensAzione

 Anthony Cragg

 

 
 
 

Tiredness...

Post n°824 pubblicato il 07 Ottobre 2013 da ComPensAzione

Stefano Maderno

 

Forse è questo tempo

che lacrima

o sono io

che non so più farlo

s'annida un nero cupo

di brividi in ricordi

e sono stanca

stanca

 

 
 
 

Per Alice

Post n°823 pubblicato il 02 Ottobre 2013 da ComPensAzione

Scuote e stringe

il pensiero di un dolore intenso

quello che chiude gli occhi al mondo

preferendo il silenzio

nel tremore le labbra

soffocano l'urlo di rabbia

Quali e quante preghiere

condite di lacrime

abbracci solo a parole

altro non posso

...

e ti penso

 
 
 

Tocchi di naturale magia

Post n°822 pubblicato il 20 Settembre 2013 da ComPensAzione

Anna Gillespie

 
 
 
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