TUM TUM LA LEGGENDAENERGIA COSCIENTE |
GIOCO LETTERARIO
Si è dato inizio ad un gioco letterario
affinchè la poesia dell’Anima,
e l’iniziativa dello Spirito
dirigano Mente creativa
al non-luogo agognato
'Il gioco dell'Anima'
Commenta ed aggiungi quelli che consideri gli opportuni sviluppi.
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in quello che più
hanno amato:
il loro danaro
VOLERò
Da radici di terra
sorgerò anima nuova,
suggerò linfa buona
dalla Madre che nutre...
Mi alzerò nella coscienza,
dal torpore dei ginocchi,
e guardandomi negli occhi
finalmente, volerò...!!!
Katartica
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Post n°42 pubblicato il 29 Aprile 2011 da joulesal
Non ho ancora visto il film C'è un gran lavoro che precede la realizzazione e lo sviluppo della pellicola, fatto da persone di alto spessore nei più svariati campi della scienza, arte e comunicazione visiva e scritta. Spero che il risultato ne sia all'altezza. Un saluto ai cari Amici ed Amiche JouleSal
Tratto da The Soul game: “Io li ho visti” disse Peter, il ragazzo introverso, “ Io invece li ho sognati...” disse Hanim’a, una ragazza molto somigliante alla protagonista del film - Sei giorni sulla terra - “Cosa hai sognato?” le chiese Alex “Da piccola veniva sempre nella notte, lo vedevo sai… vicino al mio lettino che voleva prendermi, ….Un drago altissimo… con le zampe e la coda, ero tanto impressionata che dormivo sempre tutta rannicchiata per la paura. Poi però giungeva subito quello bello alto e biondo e gli faceva segno di andarsene e quello subito gli ubbidiva! Così mi riaddormentavo piccola, piccola e placida, nelle sue enormi braccia” ..stava raccontando Hanim’a, Allora Alex facendo segno a Maja e alla Ricercatrice di Sogni continuò molto dolcemente: “ ..e poi.?” “Poi una volta è venuta anche una Signora bellissima, anche lei alta e biondissima e mi ha preso in braccio. mamma e papà scomparivano dal letto quando lei scendeva dall’alto… mi diceva: “Siamo noi i tuoi veri genitori, non quelli che dormono nel letto. Tu appartieni a noi, non sei di questa Terra, solo noi ti vogliamo bene e ti salveremo l’Anima!” “Ah, così diceva…” Alex, con Maja e Sogno accanto, le chiedeva mentre il resto del gruppo si spostava verso il telescopio di bordo “Certo! Mi diceva che ero speciale perché io li vedevo e gli altri no, e poi che non dovevo dirlo a nessuno, altrimenti poi erano tutti invidiosi di me… che mi proteggevano sempre, però se non li seguivo e facevo tutto quello che volevano da me, beh! allora mi avrebbero fatto prendere da quell'altro: il Serpente-Drago”... Hanim’a “E cosa dovevi fare?” .... Alex "Mi facevano giocare ad uccidere i cattivi.".. Hanim'a "Giocare … e.. poi?..". Alex "Poi, una volta ho anche visto un Essere tutto luminoso fluttuante, che mi sorrideva e diceva di volermi tanto Bene e mi pare che mi abbia portato su, su, in alto….però non ricordo dove e cosa mi facevano, perchè mi addormentavo, ma mi pare ci fossero anche altri bambini che piangevano, ed avevo paura, ma loro mi rassicuravano: io ero buona gli altri erano cattivi.."... Hanim'a “E tu cosa hai fatto, lo hai raccontato poi, ai tuoi genitori?” ...Alex Si, una volta glielo detto, c’era anche una zia e si sono messe a ridere …. Poi la zia .. ha detto:” giochiamo i numeri al lotto?” e poi hanno perfino vinto! Allora ogni volta che veniva a casa questa zia mi chiedevano sempre se vedevo qualcosa sotto il soffitto che diventava sempre tutto luminoso, per giocare al lotto, così poi mi compravano un gioco che mi piaceva tanto, oppure un vestitino più bello: non eravamo ricchi. Si vede subito la differenza, tra il Bene ed il Male, è facile, non trovi? Disse la ragazza che aggiunse: “Quelli Bene sono sempre di pelle bianca, alti e biondi: tutti lo sanno ed è sempre stato così, anche nei quadri!” “Si, ma a quanto pare, anche questi alti e biondi ti portavano via uguale” le disse Alex: “gli hai mai chiesto il perchè?” “Perchè sono speciale” Hanim’a rispose: “ sono una loro Prescelta, è così che mi hanno detto” "Ma Tu sei Speciale Hanim'a, sempre! Anche senza di loro; Ed ora, se vuoi, ti insegneremo A, M, S a non farti più prendere" " Si...si" disse Hanim'a " la notte non mi fanno dormire" Gli occhi della 'triade' erano velati di lacrime quando, con la ragazza 'libera' raggiunsero gli altri al telescopio. La gita cosmica volgeva al termine ma per alcuni.... era appena iniziata la ricerca della Verità! -NoiVibriamo- Joule- Pasqua, come la volta passata, stava per venire e sulla starship (ora pirata) non c'erano più ragazzi e ragazze incasinati a scaldare il cuore. D'altro canto non c'era manco più l'equipaggio, quello ancora asservito alle Interforze, loro.. Sì ma 'ignoranti'.. non ancora .. pazzi ma Coscienti. Non s'aspettava certo la resurrezione, ora là, in sala colazione, s'era richiamato un 'ricordo felice' perchè bisognava esser forti, Certi di .. poter intraprendere la rotta... e mettere fine alla non-umana Tirannia.. . -Joule- |
Post n°41 pubblicato il 23 Aprile 2011 da joulesal
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Post n°40 pubblicato il 17 Aprile 2011 da joulesal
Sal, che in simili frangenti non riusciva a frenare la smania di versificare, “ Prima che a Morfeo si affidino corpi da cullare" disse: " vorrei, senza ritegno, giusto 27 versi ‘azzeccare’ un brindisi, l’ultimo, prima che tutti ci si vada ad adagiare” quindi al pensiero diede fiato: “ Corsare e Pirati Anima nel cosmo, ci hanno pre-scritto con parole accorte.... 'Siate formiche attente, ligie, devote alla regina, ed abbi fede... gregge, lasciati guidare ci son quì apposta recinto e pastore' Sei l’armento, non sai pensare, lascia lo faccia per te il bovaro’. Hanno rinserrato la nostra parte animale imprimendogli un dogma per farla naufragare. Ma voi corsare.. siate la tigre pronta ad azzannare, e voi pirati.. il leone presto ad attaccare. Non un dio soltanto è il nemico da affrontare, ma non-umani ...Uno e Tanti .... che han fatto mezzo del 'porgi l'altra guancia ' per ridurci a servi. Appena nati, alimentati e costretti a pappette zeppe di sensi di colpa concentrati A guisa di ricatto poi, grettamente, ci hanno rifilato: ..senza bollini-bontà ...umana razza ... paradiso Niente! Mentre il loro cuore in legacci d'odio era costretto, son scesi a soggiogare chi Mai è stato avvezzo, e per imbalsamarlo, fargli vacillare la mente, hanno dato il via.... all' inferno! Ma d’ora innanzi al giogo mortale, sarà la loro testa a penzolare, Quindi alzo il mio boccale e brindo affinché, col Nostro Rinascere: ' Possano, sotto il peso d’ Anima,... Schiattare ' S’è alzato il vento, stirpe del lampo, prole del tuono, Quando è tempo, E' tempo!
Le pinte colme di spumeggiante birra all’unisono si levarono nella starship al grido in crescendo: ‘Quando è tempo, E’ Tempo! ’ - J - Ringrazio Alex per l'opra sua
P.S. ( previsione sconvolgente ) L'orologio segnava l'una e venti ma tutto era iniziato all'01.11 del 23 aprile, nella notte tra il 22 e 23 aprile: ' la tomba di Pietro rivide la luce, un terremoto sconvolse Roma facendo emergere la falsità sulla quale era strutturato il mondo'. ' Nulla fu più lo stesso ' |
Post n°39 pubblicato il 31 Marzo 2011 da joulesal
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Post n°37 pubblicato il 27 Marzo 2011 da joulesal
Ringrazio Miya per avermi fatto scoprire il Tautogramma. Lo riporto per la sua bellezza ed il particolare significato contenuto e liberato dal simbolo S
Sei Sibilla Spettacolo sensuale Soffio sulle spalle Sublime senso specchiato su strati Stellari. Sei sole splendente Sommesso silenzio Serratura sul seno scaldato sotto sospiri Sognati. MIYA Dal blog La.Pergamena.Bianca
Provo ad intesserne uno, preso dall'entusiasmo, ma Silentemente..ss Sssss.. segno sanscrito, scrittura sullo sviscerato serpente. Striscia scorbutica, schivando strali, stralunati spazi, si sostiene. Senza sottostare... semplicemente Sola! Sente Spirito scoppiare Sè ...Sssss.. sà |
Post n°36 pubblicato il 12 Marzo 2011 da joulesal
Il vascello ‘Woodenship’ è di solido legno come ‘Spitama’ l’albero maestro. Nutriti e dalla ninfa ‘Dafneland’ fortificati ‘NoiVibriamo’ con vele d’Anima all’impetuoso ‘SorrisodiVento’ Muove la folle rotta: Mente ‘Semprepazza’ che volitiva frange indomiti flutti. Pirati mai sazi e Corsare riarse con ‘Occhidigatta’ indagano l’orizzonte, ‘AllaRicercadiunSogno’ e della ‘Katartica’ visione. 'Lapergamenabianca'' ‘Alex’ ‘Sophia’,‘Radovicka’,‘d4ny3L4’ con Capitan ‘JouleSal’ tutti in uno Spirito errante nel mare della webpoetica
e e Alex e Joule e Sal e
e Su ‘ La pergamena bianca ’ vi era tratteggiata una clessidra che, inondata da fotoni, al sole nascente, rimodellò lo spazio e iniziò! non segnava il tempo ma, lasciando cadere granelli di poesia, raccontava una storia. Poi, volta ricominciava, ma mai la stessa e e e Non potevo non issare l'insegna del Soul game reload, Perdonerete la mia temporanea assenza Sal e laS aznessa aenaropmet aim al eterenodreP daoler emag luoS led angesni'l erassi non ovetop noN |
Post n°35 pubblicato il 04 Marzo 2011 da joulesal
Tag: anima, attimo, attimo del divenire, divenire, fantasia, gioco dell'anima, illusione, insensata favola, inventiva, invenzione, joul, joule, joulelife, joulesal, la lupa della luna, lupa della luna, mare, poesia, poesiaweb, reale, reale virtuale, realtà, soul game, tragicomica, virtuale, webpoesia, webpoetica |
Post n°34 pubblicato il 02 Marzo 2011 da joulesal
Tag: acqua, anima, collaborazione letteraria, contorno di rumore, falso monologare, fantasia, gioco dell'anima, good padrone, il gioco dell'anima, illusione, improvvisazione, insensata favola, inventiva, invenzione, joul, joule, joulelife, joulesal, la leggenda, la lupa della luna, mare, musica, narrativa, poesia, poesiaweb, precessione, reale virtuale, soul game, tragicomica, tumtum, velo di maya, vento, virtuale, webpoesia, webpoetica
Alcun libro potrà esserti d'aiuto, se non letto con - occhi d'Anima - come i segni e le rughe sulla pelle
Si potrà affermare: Anima non ha occhi è Matrice di punti di luce
E' vero! come è vero che non potrai scoprirli se non con - occhi d'Anima -
- Alex - Joule - Sal -
Riflessi nell'imo gli sguardi al presente solfeggiano note di tutti i giorni contornando la vita
- La Pergamena Bianca -
Coro di più voci innalza una Melodia d'Altri tempi in non-luoghi senza tempo
Anima non mostra, non ha, - occhi d’Anima - osserva con quelli di chi sa scorgerla dentro di sè
e quando guardi il mondo con - occhi d'Anima - ti accorgi di quanto sia meraviglioso e prezioso ogni attimo assaporato il senso d’ogni cosa
Dafne – Katartica - Sogno
con - occhi d’Anima - leggi l'intima essenza che ti fa Uno, Una.. Coscienza
Joule - Lady _ Anima |
Post n°33 pubblicato il 26 Febbraio 2011 da joulesal
Puoi raccontarmi dei limiti del mare tu che nel tuo viaggiare hai lambito la terra per approdare dove la roccia ferma il mare? Ed il marinaio al viandante: racconta tu dove il vento smette e l'alito di vita affonda senza potersi rialzare Il silenzio è l'unico a conoscere la verità, ma non la racconta a nessuno
..J..
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Post n°32 pubblicato il 23 Febbraio 2011 da joulesal
Sunshine primavera 2013
Sarò là il giorno in cui le tenebre nasconderanno il pallore mortale della luna Correrò incontro al sole quando finirà di nascere saluterò la sua morte atroce nascosto agli sguardi di chi ha visto il rosso del suo sangue e mi immergerò nel tramonto assassinato. Mi rotolerò nel sangue degli assassini e la speranza col nome di un dio, loro mandante, rotolerà con me Io griderò di gioia il giorno in cui la fine libererà l’universo da questa schifosa, ipocrita razza.
Maledette le guerre e chi ne lucra! |
Post n°31 pubblicato il 17 Febbraio 2011 da joulesal
Tag: anima, bohm, good padrone, joul, joule, joulesal, leggenda, musica, narrativa, poesia, poesiaweb, racconti, racconto, reale, reale virtuale, realtà, romanzo, storia, velo di maya, virtuale, webpoesia, webpoetica, webpoetice
Ti hanno detto: “ Non guardare il sole, non fissarlo! La sua luce, come spilli ardenti, accecherà i tuoi occhi. Non uscire dalla tana, resta attaccato alla tua soffice catena, fuori non c’è il Good padrone” E per anni hai creduto, hai pascolato all’altare. Ma quella notte hai sognato d’uscire: 'fissare il sole e scaldare il cuore ai suoi raggi'. Hai visto rompere la catena, spaccare la montagna, appassire impotente il good padrone come quercia secolare rosa da termiti. Eri Libero! Imparavi dagli uccelli a volare, dai pesci a nuotare, la gioia, l’ amore. Ma il dolore all’osso ti svegliò, il cuore pulsava forte, urlava nelle vene. Corresti col sudore sugli occhi verso la grande pietra che si ergeva, maestosa chiusura della caverna Ti scagliasti contro con la furia di un’orso disturbato nel sonno e giù,.. giù... nel fango travolgendo in un vortice tutto quanto ti era intorno.. Una smorfia, di stupore dipinse il tuo viso quella grossa, insormontabile pietra, che, per anni, aveva chiuso i tuoi confini non era che una putrida , lercia carcassa, troppo fragile ostacolo per la tua ira che affogò in un mare di perchè?! Si perse nel deserto delle non-certezze. Ma, eri libero...libero. Il sole assaporava il tuo corpo, ti carezzava la fronte. Un dolce tepore dava forza al tuo braccio, avresti potuto, voluto volare...ma un fastidio ..noto ..ti fece rabbrividire...la catena?! la catena era ancora là, alla caviglia..... ..........
Non si baratta un dogma per una certezza, quanto è zavorra và annichilito! - certa la morte – folle la vita dite la vostra ... che ho detto la mia J |
Post n°30 pubblicato il 12 Febbraio 2011 da joulesal
Lupa della luna Numero repertorio Siae 891010046 del 11-04-1989
Intesse tele di ragno la bella lupa della luna E gioca su quei fili fino a farsi girare la testa Trama ali di rondine con foglie di velluto da attaccare ad alberi piantati nel fosforescente
del tappeto mobile, semitrasparente che scorre nella parte inferiore dell’universo sul tappeto mobile, semitrasparente che scorre e ti si manifesta a sud dell’universo
un uomo lo attraversa a piedi misurando contando i passi dev’essere nuovo di qui ingabbiato com’è nei suoi fogli di polistirolo ha rotto le corde del tempo tese alla circonferenza alla palla spaziale che gli spettava ed ora ascolta-vaga-canta
musica……
La lupa della notte lo aspetta a gambe aperte non è volgare ma dannata e divina nei denti e nella pelle d’angelo La vita gli sgorga dalla ferita dove porgi le labbra E prima di scoppiare imparate ad Amare
Là sul tappeto mobile, semitrasparente che scivola nella parte inferiore dell’universo E’ tappeto mobile, semitrasparente che scivola e ti si manifesta a sud dell’universo
Solo chi viene dalla terra può amare come te Ti guarda ora solo negli occhi e ne rimane perduta Lei ha nello sguardo la bellezza di un meteorite incantato ne scopri la dolcezza e la porti con te
musica……..
L’amore si veste di nero che si materializza sulla luce Nero in un blocco di nero assoluto sulla lava incandescente Fluido scorre tra i due corpi che si amano E s’amano ancora ed ancora ..continuamente Volano sul tappeto mobile, semitrasparente Che scivola nella parte inferiore dell’universo E’ tappeto mobile, semitrasparente Che scivola e ti si manifesta a sud dell’universo
Le stelle rifrangono i colori tra gli occhi Le pupille ne imprigionano la luce Sembrano felici di morire così felici si di morire d’amore |
Post n°29 pubblicato il 11 Febbraio 2011 da joulesal
Pre- Cap1 “Ha ragione” disse il Prof “Ma lei sa bene, quanto me, che tutti noi in questa sala, siamo meno che virtuali, neanche una manifestazione, solo una espressione letteraria. Un po’ come i viventi sul quel piccolo pianeta azzurro che le carte cosmiche chiamano ‘Terra’. Facciamo il mio esempio, fatto risvegliare per gioco, una sera, da JouleSal, poi fatto sbandare e diventare professore da Woodenship, sfuggito ad un’astronave ed imbarcato in un’altra per finire su un satellite, con il bene placido di tutti: Noi Vibriamo, Spitama, Semprepazza, Sorrisodivento, Dafne, Sophia e Joulelife, tutti, anche solo commentando, nessuno escluso, sviluppatori del ‘gioco’. Ecco, ora lei mi chiede quali siano gli scopi della missione ed io” scese con un balzo dalla consolle e lambendo le prime file: “ Non posso far altro.... che...” prendendo posto, disse: “ …aspettare!”. Maja lo guardò affondare comodamente nella poltrona accanto alla sua ed alzandosi di scatto gli apostrofò: “Allora sei un asino col fiocco, Prof !” Si allontanò ignorando la replica e raggiunto il quadro resettò lo sfondo. Sul firmamento apparso iniziò a cancellare, una ad una, con furia sistematica, tutte le stelle di Orione. Determinata mormorava: “Ti ridurrò in meno di una cacca, Cacciatore d’Anime!” emettendo tanta di quella energia da inchiodare tutti sulla poltrona. Solo giunta alla nebulosa rallentò; fece sparire, lentamente 8 1 e 8 2 orionis, il trapezio, ‘la spada appesa alla cintura’ e sentenziando: “Ora, tocca a voi ” abbattè Alnitak, Alnilam e Mintaka, polverizzando di conseguenza anche le tre famose piramidi, rendendo così ancora più piana quella di Giza. Lo spazio sembrò ritrarsi, richiamando le coordinate, fece saltare le fila e gli occupanti; un vortice improvviso e irrefrenabile ...occultò il sole. “ Prof riprendi il tuo posto” Maja urlò lanciandogli il libro: “ Altrimenti faccio sparire ogni cosa, compreso il web” “ Nooo” i blogger, i 'profilati' di facebook, i tifosi del web esclamarono, mentre .." Sii..ii " altri invece incitarono. “ OK….. ok regina delle tempeste” il professore acconsenti ed afferrato il libro attraversò l’uragano che si placò solo quando, giunto al quadro di comando, vi infilò il volume. Lo sguardo fiammeggiante di Maja e quello imprecante dei web-dipendenti erano su di lui. “ Il gioco dell’Anima” annunciò il prof : “ Ricomincia” e la tensione sfociò in un applauso e qualche fischio di derisione. Cap 1 L'eco memorizzava senza ripetere, voleva, per una volta, solo ascoltare: Il pomeriggio tempestoso cedette il passo ad una notte stellata (leggermente ma nel profondo modificata) spinta impetuosamente da un vento di maestrale che non amava lasciare tracce. La luce lunare gocciolava velando d’argento le finestre di una camera da letto dove si udiva la suoneria urlare: “mi hai programmata per svegliarti, sono le cinque, ben alzato”. Aveva iniziato un quarto d’ora prima con tono suadente e volume dispiaciuto accentuando man mano e solo ora lui, fuoriuscendo dalle nebbie del sogno, materialmente si abbatteva sulla sveglia innocente. Con furia moderata dalla consapevolezza che quella di Lei era programmata per le sette e stava ancora prodigandosi in chakra soporiferi, la spense. Finalmente in piedi ma stordito ed abbagliato dalla luce del bagno, alzava l’asse cercando di ricordare: ‘cosa stava a sognare’… (JSal) … la donna a letto, come per magia, lo aiutò! (N.Vib) Si era riposizionata dopo la brusca fermata che il ‘Sognatore’ (l’Intercity della verità) aveva effettuato ed il telecomando, lasciato sulle lenzuola, era caduto con un tonfo ovattato ma amplificato dall’ora silente. Avevano la notte precedente sintonizzato il soffitto digitale sul cielo stellato dopo aver lanciato il dolce sfrigolio della risacca Amalfitana registrata poco prima di ripartire per New York ...erano trascorsi t re giorni e durante il viaggio ne avevano parlato…... Ecco cosa aveva sognato! “ La precessione, l’allineamento, la porta del tempo, la scelta di restare insieme oltre l’eterno…poi..un titolo stampato nello spazio onirico... (J.S) …“pensieri a ruota libera di un ‘astronomo sognatore” (Spitama)
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Post n°28 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da joulesal
Tag: bohm, cogito ergo sum, illusione, joule, joulesal, quantistica, realtà, velo di maya, vituale, webpoetica Ponendo le sue basi nel ‘Cogito ergo sum ’ il presente indicativo: ‘Io sono’ appariva essere una ‘sicurezza’ l’Amletico dubbio: ‘Essere o non essere ’ iniziò a minarne la stabilità che il pensiero quantistico, scuotendone le fondamenta stesse, ha fatto crollare con tutto il fabbricato socio- filosofico- scientifico strutturatovi Travalicando il ‘ dilemma ’ precedente ha fatto emergere una nuova domanda: ‘Sono reale o non sono reale ’ La realtà è un’illusione? confermando le tradizioni esoteriche, sia Occidentali che Orientali è il velo di maya? di cui la filosofia indiana ha sempre parlato. Bohm grazie al concetto di “ologramma” è riuscito a spiegarlo in termini scientifici: Noi vediamo solo la parte e non il tutto, non riuscendo dunque a capire che il tutto è la parte e la parte è il tutto.
Ho cercato un Dio a cui affidare la mia anima Ho provato con quello delle religioni più grandi, poi quelle minori sino a pregare in quelle, che il generalismo chiama, ‘sette’. In tutte ho trovato buoni venditori di azioni per l’Aldilà ’ che avrebbero custodito l’anima, come in banca, traendone un qualche profitto. Poi ho sentito di non ‘avere’ un’anima ma d’essere Anima, Anima tra Anime e d’Io non custode o creatore ma contenitore e contenuto J
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Post n°26 pubblicato il 04 Febbraio 2011 da joulesal
Nella cabina, intanto, si era materializzata anche una proiezione del Prof., inviata sulla Starship per spiegare alcuni punti fondamentali della missione.... .Woodenship osservava Pat e Maja rovistare negli gli scaffali tra carte nautico-stellari, tomi sconosciuti catalogati seguendo un’ordine cronologico che dapprima illogico si chiarificò poi partire da una fonte, che la proiezione Prof non vide a causa di un corto-circuito-mentale. Il corto investì anche Mc Njor che ritrovando se stesso fuoriusciva dal roveto ancora spruzzato di colore e sollevata di peso Sally si apprestò di corsa a tornare presso la nave dove dagli schermi e nella sala si rappresentava una commedia comica: IL Caos. Nella cabina invece cassetti senza serratura erano appena visibili sotto la gigantografia di una foto d’epoca: la Berliner Philharmoniker diretta da von karajan ma qualcosa d'inesatto, la data era sbagliata ‘primavera 2013’. Pat fu attratto da alcuni segni nascosti nella parte inferiore della foto che rivelò essere al tatto un dipinto perfettamente liscio, innaturalmente senza rilievo, tranne quelle..escrescenze. ..erano note e righi musicali celati tra le fila degli spettatori. Il musicista chiuse gli occhi e le toccò seguendone il tempo .ta..tatataà....ta... La parete sud si illuminò e cassetti enormi si aprirono in sequenza tracciando una scala cromatica che quasi colpiva Maja. Ripresasi dallo stupore la ricercatrice iniziò ad ispezionarli ed, il mito emerse! Il ‘Corpus hermeticum’, più in basso la tavola di smeraldo, il Libro di Dzyan e le tavolette dei Naacal, la planimetria del Shambhala, Pat sfogliava uno dei ‘vid’ senza comprenderci nulla quando una entusiasta Maja glielo sfilò esclamando: è sanscrito e precedente ai Rig Veda. Iniziò a salire usando i cassetti come pioli e nel frattempo elencava:" libro di Thot, quello di Enoch, tavole della legge, la Qabbalah, papiro Nekhen" poi ancora: " manoscritto autografo di Platone, di Aristotele, gli schizzi di Dante", e più su "gli studi di Keplero, di Newton, i calcoli di Einstein e di Nils Bohr" era quasi sulla cima vi si arrampicò ed estratto il libro esclamò: " Lo sapevo!" Ancora sull’occhio satellitare dell’entità Sally riemergeva dall’orgasmo stellare in maniera inversamente proporzionale al pianeta, scosso sin nel midollo, ed in perfetta forma arrivò alla starship che, in automatico si preparava allo stacco dalla superfice. Il corto aveva rotto l’equilibrio elettro-bionico tra l’entità e la materia che stava implodendo in se stessa sempre più velocemente. Giunti alla trasparente sotto-plancia del velivolo Mac e Sally gesticolavano verso gli splendidi esemplari di razza umana 7xxy7 che cercavano senza successo di farli entrare, “Belli quanto stupidi” commentò il gigante che strappò la sicurezza dalla leva e lanciò la ragazza nell’apertura creatasi, la nave ritrasse le zampe e scattò decisa con il gigante appeso alla paratia che si richiudeva alle spalle un pianeta riatomizzato. Di corsa risalirono tutti in plancia mentre la parete luminescente della cabina si riprendeva i cassetti smaterializzando man mano la separazione tra questa e la sala principale. Maja si ritrovò senza metallo sotto i piedi, un libro in braccio e in caduta libera. Pat fece appena in tempo ad azionare l’antigravitazionale che Mc gli aveva lasciato ed accolse, non proprio dolcemente, la ricercatrice tra le braccia. “Ehi Pat” gli apostrofò il gigante entrato dalla parete ora inesistente aiutando Maja a rialzarsi: “ Ma che le fai alle donne?" e sorridendo: "ti cascano tutte tra le braccia” Nella sala gremita, gli schermi erano finalmente muti e vuoti ed una risata si trasmise senza interferenze, sincera! Sally guardava il libro con un interrogativo dipinto sul viso, Maja le confermò: “E’ proprio quello che pensi”. Si avviarono al centro della sala e lo posero sul 3DS, il capitano diede l’impulso al primo laser che invase le pagine, Pat accese il secondo che rimbalzò sulla luce riflessa del primo, infine lo schema risultante dalla zona di interferenza venne impresso sulla pellicola. Maja la prese poggiandola poi sul lettore, il laser partì e l’ologramma riempì lo spazio della luce del primo fotone infuocato dalla passione coscienziale. La Manifestazione, erroneamente descritta nei vari testi denominati sacri quale creazione, aveva invaso la sala ed immerso ogni singola particella del ‘pubblico’ rendendolo protagonista, regista, comparsa e spettatore allo stesso tempo di un film di idee anche ironiche, soprattutto ironiche, bizzarre: “Follia, semplice e pura follia allo stato brado". Poi il led della guardia imbranata, quella dei progetti, iniziò a trasmettere il faccione del Prof, barbuto e possente, che sudava sotto il peso delle pesanti tavole di pietra mentre scendeva la montagna. Raggiunto il pianoro sottostante lasciava cadere le tavole e radeva al suolo barba e capelli con le sei braccia spuntategli, cercando uno scopo si rimpinzava di pizza, riso, vitello e quanto ben di dio gli offrivano i fedeli. Ingrassato riperdeva le braccia e sedeva incrociando le gambe, cadendo in quella che poteva sembrare meditazione ma era .. in verità....una pennichella colossale. Il sogno divino re-indirizzava le frequenze degli 'essere particella viva' mentre la starship raggiungeva la velocità di dissolvenza lanciando i titoli di testa: "Inverno 2012, primavera 2013, estate 2014 e poi basta non autunno ne tanto-meno 2015.- Istruzioni per l’uso". Il volto del Prof, ora giovane e perfettamente sbarbato, si ripeteva nei led degli umani -schermi-tridimensionali e quale conferenziere leggeva: “Il pomeriggio tempestoso cedette il passo ad .." “ Scusi professore…” Una voce dalla sala: “Prima di ricominciare la storia… “Si, dica….signor….” Rispose il prof, “ Albert, tenente di vascello Albert” Replicò prontamente l’imbranato agente che aveva sognato la trasformazione degli dei: “ Prima di ricominciare , dicevo, vorrei che spiegasse, finalmente, gli ‘alcuni punti fondamentali della missione....’ che ci ha fatto anticipare dall’entità nel terzo capitolo e proprio in questo , il quinto, ha lasciato rimanere …ignoti.” “Ha ragione” disse il Prof “Ma lei sa bene, quanto me e tutti i presenti in questa sala, che siamo meno che virtuali, neanche una manifestazione, solo un’espressione letteraria. Un po’ come i viventi sul quel piccolo pianeta azzurro che le carte cosmiche chiamano ‘Terra’. Facciamo il mio esempio, fatto risvegliare per giocare, composto di sana pianta una sera da Sal, poi fatto sbandare e diventare professore da Wooden, sfuggito ad un’astronave ed imbarcato in un’altra per finire sul satellite (‘sguardo’ delle entità nella quarta dimensione ad un solo ‘salto’ dalla terra) con il bene placido di tutti gli autori. Ecco, ora lei mi chiede quali sono i punti fondamentali della missione… ed io non posso che …aspettare!" Joule
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Post n°25 pubblicato il 02 Febbraio 2011 da joulesal
Abbiamo lasciato il prof sul lago Izabal, diamo un'occhiata:
Si era arrestata, di fronte all'insensibilità del Prof che, invece di tremare e preoccuparsi, si era rivolto al cameriere con un tono di rimprovero: "Avevo ordinato una bistecca ed insalata, non una omelette ai funghi! " Il cameriere, visibilmente contrariato, rispose: " Hei, gringo,hai voglia di scherzare? E' passata di qui, poco prima che tu arrivassi, una vieja a dire che saresti arrivato e che avresti voluto mangiare una omelette con funghi... hai qualcosa da obiettare?..." terminò la frase e tornò a pulirsi le unghia con la minacciosa navaja che aveva recuperato da sotto il bancone. La fame era tanta. Il prof si rassegnò ad aggredire la frittata. E la donna riprese: "..Voi ci chiamate ancora mangiatori d'arsenico, ma noi non lo siamo più da un pezzo: Ci siamo evoluti da semplici batteri, siamo diventati organismi complessi come voi e meglio di voi...Siete già sotto il nostro potere, ma il vostro orgoglio vi spinge ad ignorarci...". Mentre parlava il prof vedeva quelle labbra avvicinarsi sempre di più alla sua bocca. Sentiva un alito ardente scuoterlo fin nelle viscere. Ad un tratto gli cadde di mano la forchetta con l'ultimo pezzo di fungo e si ritrovò abbracciato a lei in un amplesso furioso. Non esisteva più nulla, tutto si era disciolto nelle acque scure del lago. Loro si stavano amando sullo specchio d'acqua, mentre era iniziata una sarabanda infernale attorno. Erano le fosforescenze che si manifestavano in modo tanto vorticoso da creare un mulinello ed un gorgo che gli strappò di mano la donna, proprio quando stava per avere l'orgasmo. Una vecchia maya, aiutata dal cameriere, lo tirò fuori dall'acqua e lo coprì con un poncho. Il cameriere gli stava dicendo che doveva essere completamente pazzo a lasciarsi incantare in quel modo. La vecchia invece lo rimbrottò, dicendogli che aveva esagerato con i funghi:ancora un po' e si sarebbe consumato l'amplesso, alla faccia dell'effetto che avrebbe dovuto essere depressivo. Il Prof non riusciva a dire una parola,ancora preda di una eccitazione folle che gli si notava ancora tra le gambe. La vecchia decise che era meglio rispedirlo sulla starship:lì,oramai, era troppo in pericolo. La mangiatrice sarebbe tornata. C'era andata troppo vicina allo scopo, per rinunciare. Prima o poi qualcuno avrebbe dovuto spiegare al prof qual'era la sua vera natura e quale la posta in ballo. Era meglio rispedirlo sulla Starship. Chiese alle fluorescenze del lago di occuparsene. Lei avrebbe avuto il suo bel da fare per tenere indietro il nemico... Il prof , ancora in preda alle sue visioni, si stava girando il suo film trasformando il musicista Pat Methana in una biondina e ne solfeggiava il copione: " Maja e Pat stavano entrando nella cabina del comandante, quando inciamparono in qualcosa che le fece ruzzolare l'una nelle braccia dell'altra. Sembrava un corpo umano,e, subito,ne ebbero la prova: il corpo si era levato a sedere e si stava massaggiando le costole. Era nudo. Le due donne si portarono la mano alla bocca nel vedere lo stato in cui versava la virilità dell'uomo. In quell'attimo sopraggiunse il capitano,che le pregò di chiudere la porta: la faccenda era maledettamente seria. Dovevano cercare di far riavere il Prof.,altrimenti la missione sarebbe fallita. Entrambe si diedero da fare a lungo,fino a quando il Prof. finalmente manifestò ancora qualche segno di lucidità. Aprì gli occhi e si vide ancora sul pianeta classe Solaris, li richiuse. Qualche secondo,nuova apertura:stavolta era sulla Starship. Il comandante gli stava dicendo che era stato temerario nel lasciarsi irretire a quel modo. Se la creatura avesse ottenuto il suo sperma,sarebbe stata la fine:l'unico passaggio mancante alla completa mutazione degli alieni era quella". Nella cabina, intanto, si era materializzata anche una proiezione del Prof., inviata sulla Starship per spiegare alcuni punti fondamentali della missione... .Woodenship. |
Post n°24 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da joulesal
Capitolo 4 ( su webpoetica) Lo schermo sulla starship aveva praticamente ipnotizzato l’equipaggio inondando la sala, tappezzata di led omni- dimensionali, dell’onirico mare di Sally alla guida della sua ‘straordinaria’ astronave. Lei, spericolata, attraversava i limiti dell’universo trasmettendo l’adrenalinica vista di corpi celesti dalle forme sensuali coinvolgendo, come in un video gioco senza paragoni, chiunque fosse tra le fonti visive. L’universo elegante delle strighe energetiche si fondeva, nella visione della ragazza, con lunghi polimeri ubriachi che in ogni replica perdevano una informazione spezzando così la catena ... DNA e flash mnemonici liberi, senza rielaborazioni di ratio, producevano un sogno tanto reale da sembrare virtuale. Le intenzioni dell’entità si manifestavano ora più chiaramente e non si rivelavano essere propriamente pacifiche: ‘aveva legato, infatti, al nucleo liquido del satellite le percezioni sensoriali dei tre umani scesi sulla superfice tramite la membrana rice-trasmittente, celata nella nebbiolina scintillante che la ricopriva’. Aveva in tal modo liberato l’accesso ai pensieri reconditi e li leggeva come in un libro aperto scompaginato dal vento ed incapace di trattenere l’inchiostro. La soluzione gelatinosa stava risalendo lenta ma inesorabile le zampe titaniche della starship, richiamata dal battito cardiaco come squalo dal sangue. Le sue appendici mentali erano in fibrillazione, pronte a graduare la pellicola, nell’attimo precedente al contatto, sulla presunta personalità del soggetto che sarebbe stato raggiunto ed avvinto. Il piano strategico era stato condotto decisamente male ed applicato peggio: La vitalità esuberante di Sally, l’estremità dei picchi cui perveniva stava mandando in crash il sofisticato programma erroneamente tarato sulla sensuale ma equilibrata personalità dell’assistente, la ricercatrice Maja. Gli estrogeni in eccesso sfuggivano al filtro praticato dal sistema e stavano per ridurre a poco più che uno straccio da cucina la cerebrale entità da millenni distaccata dalla sfera sessuale. Sally prendeva il sopravvento, gli imput dell’entità davano segni di squilibrio, messaggi tipo: .‘Si è staccata la sfera destra di Budda, abitanti del pianeta lo scroto cosmico stà per abbattersi sulla terra’ .. invadevano lo spazio-tempo accompagnate da risate multi stereo-grafiche.."La dea madre è stufa di partorire figli irriverenti.. echeggiava nella astronave ed in questo evolversi degli eventi , Maja e Pat riuscirono con relativa facilità ad eludere la doppia sorveglianza ed accedere, spalancando porta dopo porta in un crescendo febbrile, nella cabina del capitano. (Joule) |
Post n°23 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da joulesal
Mambo ha il pizzetto bianco è di poco più vecchio di me E’ mio amico, come lo sono io.. ..riconoscente E’ l’istinto primordiale la mia parte animale un lupo Ecco, forse …dove volevo arrivare: il virtuale ha le zampe atte a sostenere, il reale-virtuale le gambe. Il Reale non ha nulla da o dove appoggiare solo grandi ali per ri-acciuffare l’inizio e la fine del divenire. Ricontratto nel punto focale decidere o meno di ricominciare |
Post n°22 pubblicato il 22 Gennaio 2011 da joulesal
Un ‘ falso monologare ' Il gruppo di studio Joule fu concepito puramente 'come ipotesi di sviluppo' allo scopo di 'condensare' in una 'opera unica' le varie correnti, liceali ed artistiche, che vi confluivano. Si trovò che l'espressione più adatta per risaltare ciascuna fosse il Teatro. Tra i narratori si decise di rimbalzarsi le sensazioni abbozzandole di getto, lasciando che i poeti enfatizzassero quanto sembrava da trattenere. I musicisti procedevano di pari passo, componendo, facendo da collante tra le varie 'menti' . Quando l'ipotesi concettualizzata divenne progetto, il gruppo Joule nacque. Vide la luce in viaggio, per Roma , l'entusiasmo decise, sarebbe stato un 'falso monologo' dal titolo: " Insensata, tragicomica favola in LA minore con contorno di rumore". I manipolatori della materia, grafici, scultori, pittori disegnarono le scene; le progettarono con chi ne coglieva il riflesso, la parte nascosta, fotografi, futuri registi. Interpretare le impressioni della pellicola, fu amaro. La tragica morte di Andrea, amico comune che non volle assaporare l'estate, spense gli entusiasmi appena post-adolescenziali e quanto era emerso dal nulla vi fece ritorno.
La vita come fotone nel buio ' Acceca ' ..poi .. si spegne nel niente.
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