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Origin Realism [ corrente di pensiero in fase evolutiva ] by A. Mazzuoli in arte Ghiberti

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Abbiamo un numero talmente alto di potenziali energie...
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molto interessante, grazie
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bellissimo!!!
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il 12/04/2011 alle 16:23
 
Anche se non vengono dichiarati apertamente, sono molti i...
Inviato da: francesconapoli_fn
il 30/03/2011 alle 22:58
 
 
 

 

Futuro nel deserto

Post n°96 pubblicato il 05 Aprile 2011 da katarealismo
 
Foto di katarealismo

Edilgreen - 11 marzo 2011

 

La desertificazione è uno dei più grandi cambiamenti al quale il pianeta va incontro. Nel futuro spazi sempre più vasti diventeranno sempre più aridi e meno vivibili per l'uomo. Ma i progettisti greci Anna-Maria Simatou e Marianthe Dendrou hanno una soluzione: Living Mountain.

Una cattedrale nel deserto, un'oasi futuristica ma realizzabile, presentata al Concorso eVolo 2011 Skyscraper, che è riuscita a guadagnarsi una menzione d'onore. Il progetto è stato pensato per il deserto del Taklamakan, nella regione nord-occidentale della Cina, e racchiude una serie di soluzioni che permetterebbero di ricreare un microclima naturale e vivibile all'interno di un'enorme struttura costruita con materiali locali e poggiante su un basamento di cemento armato, in grado di resistere alle sabbie mobili. Acciaio e cemento armato compongono quindi la sovrastruttura principale ricoperta poi da un materiale traslucido, che rende il progetto nel complesso molto simile a una grande serra.

All'interno della struttura sono collocati dei prefabbricati di circa 2.000 metri quadrati ciascuno, pronti a ospitare una colonia di abitanti, i quali avrebbero accesso alle dimore grazie a degli ascensori.

L'acqua piovana viene raccolta dalla parte superiore della struttura e va a formare poi delle cascate che si riversano nell'atrio centrale, un filtraggio degli agenti inquinanti dell'acqua e dell'aria provvede a depurare l'ambiente, favorendo la crescita della vegetazione interna. Alla base della montagna di vetro è collocato un lago per immagazzinare l'acqua in eccesso e contribuire a ripristinare il paesaggio in un ambiente abitabile. Più montagne potrebbero essere poi collegate tra loro tramite una funivia.

Ecco una rivoluzionaria proposta: una città grattacielo, una montagna trasparente nel deserto per combattere il duro clima del deserto, il riscaldamento globale e il futuro sovrappopolamento del pianeta.

 

 
 
 

condominio completamente autonomo

Post n°93 pubblicato il 31 Marzo 2011 da katarealismo
 

Asti: condominio completamente autonomo

tetto fotovoltaicoGli impianti sfruttano l’energia geotermica del suolo. Il calore prodotto è utilizzato per riscaldare d’inverno e raffrescare in estate. Neppure il gas serve: per cucinare si utilizzano piani cottura a induzione «I vantaggi ecologici delle fonti energetiche rinnovabili applicate all’edilizia – spiega Nicola De Ruggiero, assessore regionale all’Ambiente – si accompagnano anche a notevoli risparmi economici sulle bollette di luce e gas. E hanno un impatto nullo sull’ambiente». Chi non vorrebbe una casa totalmente autosufficiente in fatto di consumi energetici? L’idea non è futuristica, dal momento che le tecnologie esistono da tempo. Nonostante ciò, la diffusione di fonti rinnovabili è ancora molto limitata. La causa, probabilmente, dipende dai costi aggiuntivi degli impianti, in fase di costruzione, anche se, nel giro di pochi anni, «i conti tornano». L’occasione era quella dell’inaugurazione di un condominio (composto da due palazzine) ad Asti, fra via Malta e via Fiume (zona corso Volta), dove sono state utilizzate fonti geotermiche e fotovoltaiche per il riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria. Il progetto è stato oggetto di un finanziamento da parte della Regione Piemonte, che ha coperto parte dei costi di realizzazione degli impianti (in pratica, la Regione ha pagato 100 mila dei 500 mila euro dei costi aggiuntivi degli impianti termici).
«Il contributo regionale – ha spiegato l’assessore De Ruggiero – ha voluto premiare la volontà di proporre tecnologie ormai consolidate, a impatto nullo sull’ambiente, ma purtroppo ancora poco utilizzate».
La struttura ecologica è dotata di impianti che sfruttano l’energia termica del suolo, grazie a un sistema di 24 sonde poste a 100 metri di profondità nel terreno. Un sistema di pompe di calore è in grado di sfruttare la temperatura costante del suolo a queste profondità (17 gradi), portando l’acqua degli impianti alle temperature necessarie per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua sanitaria. Il calore prodotto dalle pompe di calore, infatti, viene distribuito negli appartamenti tramite un sistema a pavimento a bassa temperatura (35 gradi). Lo stesso sistema è utilizzato anche in estate per raffrescare gli appartamenti, dissipando nel terreno il calore in eccesso. Al sistema geotermico è associato anche un impianto di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica da irraggiamento solare, realizzato sfruttando i contributi del «Conto energia».
«Se si considera che i costi degli impianti vanno suddivisi su 40 alloggi delle due palazzine realizzate – spiega Gianmarco Cagnazzo, della ditta Chibro – si capisce che ciascun proprietario affronterà un costo di impianti di circa 10 mila euro, che riuscirà a ripagarsi nel giro di un paio di anni, risparmiando sulle bollette energetiche». Le palazzine, infatti, non necessitano neppure di un allacciamento alla rete del gas, dal momento che anche per cucinare si utilizzano piani di cottura a induzione. Il progetto dei due immobili è dell’«Immobiliare Molino» di Asti, mentre gli impianti sono stati realizzati da una collaborazione fra le ditte Chibro di Como (che ha fornito le tecnologie geotermiche) e Gianuzzi di Asti, che ne ha curato l’installazione. L’impianto è invece stato progettato dallo studio Progeco di Asti.

Fonte: Eco dalle Città
– da La Stampa del 10.07.2009 Claudia Canegallo

 
 
 

Rinnovabili, il nostro futuro sul quale investire: un esempio

Post n°92 pubblicato il 31 Marzo 2011 da katarealismo
 

Da wikipedia

Il Brasile ha uno dei più grandi programmi per l'energia rinnovabile al mondo, coinvolgendo la produzione di bioetanolo dalla canna da zucchero e l'etanolo ora fornisce il 18% del carburante automobilistico. Come risultato, assieme allo sfruttamento delle locali profonde riserve petrolifere, il Brasile, che in passato doveva importare una grande quantità di petrolio necessario al consumo interno, ha recentemente raggiunto la completa autosufficienza petrolifera.

 
 
 

Suicidio per perdita lavoro

Post n°91 pubblicato il 30 Marzo 2011 da katarealismo
 
Tag: sociale

Suicidio per perdita lavoroAveva una lettera in tasca, e' illeggibile a causa della pioggiaANSA 29 marzo, 17:10

(ANSA) - SESTO FIORENTINO (FIRENZE), 29 MAR - Si e' tolto la vita dopo aver perso il lavoro e dopo la fine della cassintegrazione. E' quanto ricostruito dagli investigatori che indagano sul ritrovamento del cadavere, ieri, in un parco pubblico a Sesto Fiorentino (Firenze). Il suicida aveva 47 anni.

Per togliersi la vita si e' messo un sacco di nylon in testa. In tasca aveva una lettera, ma le intemperie l'hanno resa illeggibile. La morte risalirebbe a diversi mesi fa. In quel parco andava spesso con la figlia di quattro anni.(ANSA).

 
 
 

USA/ Bambino si sveglia dopo un’operazione: Ho incontrato il bisnonno in Paradiso

Post n°90 pubblicato il 29 Marzo 2011 da katarealismo
 

USA/ Bambino si sveglia dopo un’operazione: Ho incontrato il bisnonno in Paradiso

giovedì 24 marzo 2011

 

USA/ Bambino si sveglia dopo un’operazione: Ho incontrato il bisnonno in Paradiso La visione sarebbe avvenuta durante un'operazione Diffondi il Link a questo articolo

Un bambino americano che ha rischiato di morire di peritonite acuta ha parlato in televisione della sua commovente esperienza, affermando di avere incontrato il bisnonno in Paradiso.

OPERATO D’EMERGENZA - Le straordinarie affermazioni di Colton Burpo sono arrivate dopo che nel 2002 gli era stata erroneamente diagnosticata un’influenza, mentre la sua famiglia di Imperial, nel Nebraska, si trovava in viaggio in Colorado. Da quando è tornato a casa, il bambino che all’epoca aveva quattro anni è rimasto seriamente malato e si è dovuto sottoporre per due volte alla chirurgia d’emergenza. Colton, che oggi ha 11 anni, ha raccontato che quando si è trovato disteso nella sala operatoria, la sua anima è volata in Paradiso. Un libro che racconta la sua esperienza è subito diventato un best seller del New York Times.

INCONTRO CON LA SORELLINA - Parlando alla tv MSNBC, il piccolo Colton ha rivelato come nel suo viaggio in Paradiso ha incontrato Gesù, una sorellina nata morta a causa di un aborto e il suo bisnonno. Come scrive il quotidiano inglese Daily Mail, Burpo ha dichiarato: «Sono venuti alcuni angeli, mi hanno preso con loro e mi hanno portato di fronte a Gesù. Mi trovavo seduto di fronte allo Spirito Santo ed è arrivata una persona che mi ha chiesto: “Tu sei il figlio di Tod?”. Io gli ho risposto di sì e lui ha aggiunto: “Bene, io sono il tuo bisnonno”».

 
 
 

Un'azienda agricola biologica nel deserto egiziano

Post n°89 pubblicato il 27 Marzo 2011 da katarealismo
 

Un'azienda agricola biologica nel deserto egiziano

Dal sito: http://www.swissinfo.ch/ita/

 
Didascalia: Doris Leuthard durante la sua visita al centro di Sekem, con Yvonne Floride e Helmy Abouleish (swissinfo)

Nel corso del suo viaggio in Egitto, la ministra dell'economia Doris Leuthard ha visitato l'azienda agricola di Sekem. Oltre a coltivare prodotti biologici, questo centro agricolo innovativo ha sviluppato anche scuole, laboratori di ricerca ed una clinica medica.

 

I terreni coltivati di Sekem si trovano in pieno deserto, a 60 km a nord-est del Cairo. La loro superficie, pari a 500 ettari, corrisponde alle dimensioni di un migliaio di campi di calcio. Oltre a coltivare prodotti biologici, il centro agricolo si occupa anche della loro trasformazione e del commercio. A Sekem si trovano inoltre numerose scuole, da un asilo infantile fino ad un'università, un laboratorio di ricerche e un ospedale.

Ad accogliere la delegazione elvetica è il direttore delle finanze Helmy Abouleish. Di solito occorrono almeno due giorni per visitare il centro di Sekem, spiega agli ospiti svizzeri. Doris Leuthard ha previsto però soltanto due ore per la sua visita e si reca quindi senza perdere tempo sui campi, in cui vengono coltivati legumi, frutti, cotone e piante medicinali.

Materiale agricolo è stato ammucchiato sul terreno su una lunghezza di diverse centinaia di metri. "Sono i resti di piante di riso ammassate per il compostaggio", indica Abouleish. Questo materiale, mescolato con il letame proveniente da alcune centinaia di mucche del centro agricolo, è l'unico fertilizzate impiegato a Sekem.

 

Potenziale non sfruttato pienamente

La delegazione elvetica rende poi visita all'ospedale. "Questa clinica viene impiegata per le cure del nostro personale e delle circa 35'000 persone che abitano nelle vicinanze", rileva Yvonne Floride, responsabile delle scuole e dell'infrastruttura medica.

"Senza l'aiuto dei paesi europei non ce l'avremmo mai fatta", dichiara Ibrahim Ablouleish, il fondatore del centro di Sekem, al termine della visita. Da parte sua, Doris Leuthard afferma di essere rimasta molto impressionata da quanto ha potuto vedere in queste due ore.

La ministra dell'economia sottolinea l'importanza dell'accordo di libero scambio concluso tra l'Egitto e l'Associazione europea di libero scambio, di cui fa parte anche la Svizzera, ed entrato in vigore nell'estate del 2007. "Dal 2008 entrambi i paesi hanno beneficiato del rafforzamento dei rapporti economici, ma buona parte del potenziale esistente non è stato ancora sfruttato, in particolare per quanto concerne il commercio, il turismo e l'agricoltura".

Il centro agricolo di Sekem, in cui lavorano anche ingegneri agricoli e medici europei, esporta in Svizzera principalmente cotone biologico per la fabbricazione di tappeti. Il mercato europeo più importante è però quello tedesco, che importa soprattutto piante medicinali.

 

Visione di sviluppo sostenibile

Dopo aver studiato e lavorato in un'industria farmaceutica in Austria, Ibrahim Abouleish è ritornato nel 1977 in Egitto, dove ha fondato il centro agricolo di Sekem. Per questa sua iniziativa, il 70enne farmacista ha ottenuto nel 2003 il premio Nobel alternativo.

Un riconoscimento accordato per premiare la sua visione in favore di "uno sviluppo sostenibile della società egiziana", nel rispetto della natura e dei diritti umani.

A Sekem, gli utili conseguiti con l'agricoltura e il commercio vengono utilizzati per finanziare progetti condotti dalla fondazione nel campo della medicina, della ricerca e della cultura. Il centro dispone da anni di un certificato del commercio equo.

 

Influssi antroposofici

I promotori di Sekem hanno cominciato creando un'azienda di agricoltura biologica. "All'inizio tutti si sono presi gioco di me, affermando che un simile progetto non poteva funzionare da queste parti", ricorda Ibrahim Abouleish. Oggi questo centro impiega 2'000 collaboratori e coopera strettamente con una cinquantina di aziende agricole biologiche egiziane.

Durante la sua esperienza in Austria, Ibrahim Abouleish si era appassionato per gli insegnamenti antroposofici di Rudolf Steiner. Ancora oggi il centro agricolo di Sekem lavora seguendo parzialmente le regole dell'agricoltura biodinamica definite dalla scuola antroposofica.

Le scuole di Sekem si orientano invece verso la cultura islamica, mentre nella clinica la medicina tradizionale prevale rispetto a quella antroposofica. "Dall'antroposofia prendiamo le cose migliori", spiega Yvonne Floride.

swissinfo, Andreas Keiser
(traduzione Armando Mombelli)

 

 
 
 

Deserto verde

Post n°88 pubblicato il 27 Marzo 2011 da katarealismo
 

Dal sito: http://www.goisrael.com/Gli insediamenti e l’agricoltura nel nord del Negev
Livello: medio


“il Negev è il vero test per il popolo di Israele”, disse il primo Primo Ministro di Israele David Ben Gurion, pioniere degli insediamenti nel Negev. Fattorie, kibbutzim, scuole e campi coprono vaste aeree di terra strappate al deserto negli ultimi 60 anni. Il movimento Sionista ha fatto del deserto una terra in contiua fioritura.

 

Ci sono diverse forme di insediamento nel Negev: città fondate per assorbire l’immigrazione degli anni ’50 e

’60; kibbutzim, aziende agricole comuni fondate dal movimento Sionista che vivono di agricoltura e di piccole industrie; moshavim, organizzazioni comunitarie dove ogni famiglia riceve un appezzamento di terra da coltivare; aziende agricole del deserto, nuove nello scenario israeliano, in posti isolati che offrono diversi servizi, da alloggi a boutique di vino e olio. Gli abitanti originari della zona, i Beduini, sono divisi tra piccoli villaggi nomadi e alcune città organizzate. Ogni casa nel deserto ha una storia, non c’è modo migliore di scoprirla che in bicicletta.  

 
 
 

Pratini nel deserto

Post n°87 pubblicato il 27 Marzo 2011 da katarealismo
 

Agricoltura nel deserto

07/04/2008 by Alexei dal sito:

http://it.googlesightseeing.com/2008/04/07/agricoltura-nel-deserto/

 

Guardate questi bizzarri cerchi di terra coltivata, sparsi in mezzo al deserto Libico. Queste strutture dell’aspetto improbabile sono diventate realtà grazie alla costruzione della Great Man Made River, forse il più grande sistema per il trasporto dell’acqua mai costruito. Questo fiume artificiale consiste in una rete di tubi sotterranei, ciascuno di 4 metri di diametro. Negli anni 60, durante la ricerca del petrolio nel sud della Libia, sono stati scoperti enormi quantità di acqua fresca sotterranea, e oggi la Great Man Made River porta più di 5 millioni di metri cubi d’acqua sotto il deserto, aumentando notevolmente le superfici arabili del paese.

Comunque, apparentemente queste sorgenti d’acqua (che si sono create durante l’era glaciale) dureranno per circa 50-100 anni ancora, ma il costo di questo progetto è stimato intorno ai 25 milliardi di dollari.

Si possono vedere tanti altri cerchi simili intorno –

Comunque, apparentemente queste sorgenti d’acqua (che si sono create durante l’era glaciale) dureranno per circa 50-100 anni ancora, ma il costo di questo progetto è stimato intorno ai 25 milliardi di dollari.

c’è qualcuno che pensa che in realtà non stiano facendo altro che disegnare un cane gigante?

 
 
 

Alberi nel deserto

Post n°86 pubblicato il 27 Marzo 2011 da katarealismo

http://www.youtube.com/watch?v=sohI6vnWZmk

 
 
 

Agricoltura nel deserto

Post n°85 pubblicato il 27 Marzo 2011 da katarealismo
 

Dal sito genitroncviluppo.com

Fra Israele e la Giordania, a circa due chilometri dal Mar Morto, dove il suolo e la pioggia scende raramente e dove la temperatura media ad agosto è di 50°C un esperimento di permacultura ha già dimostrato che si può far crescere alberi da frutto nel deserto . Ora, una società situata negli Emirato Arabi Uniti (EAU), DIME ha creato una sabbia impermeabile idrofoba che si può stendere direttamente a terra o su un foglio a strati utilizzando le nanotecnologie. L’obiettivo è quello di impedire il rilascio della preziosa umidità che si forma nel deserto durante la notte rendendola disponibile alle radici delle piante. Questo sottilissima coltre di “super sabbia” è attualmente in fase di produzione al ritmo di 3000 tonnellate al giorno e promette una rivoluzione nel deserto.

http://www.genitronsviluppo.com/2009/03/11/lagricoltura-nel-deserto-grazie-alla-sabbia-idrofoba-collaborazione-fra-eau-germania-sviluppare-una-nanotecnologia-tanto-rivoluzionaria-quanto-semplice/

 

 

 
 
 

Canzone viola

Post n°84 pubblicato il 14 Febbraio 2011 da katarealismo

 

http://www.youtube.com/watch?v=2nrvKSSWkis

 
 
 

:)

Post n°83 pubblicato il 02 Settembre 2010 da procino995

 
 
 

tegola solare

Post n°82 pubblicato il 03 Maggio 2010 da katarealismo
 

Da: TEGOLEDISOLE

Giorni delle Rinnovabili - Impianti aperti ai cittadini'

Post n°60 pubblicato il 29 Aprile 2010 da Tegolasolare
Foto di Tegolasolare

Si è appena conclusa a Sassari la bella manifestazione "I Giorni delle Rinnovabili - Impianti aperti ai cittadini", il più importante evento nazionale per la promozione delle energie rinnovabili, lanciato da Ises Italia (sezione Italiana dell'International Solar Energy Society).

L'idea degli organizzatori è stata quella di avvicinare tutti i cittadini all'utilizzo delle energie rinnovabili,  mostrando le diverse tecnologie e spiegandone il funzionamento, gli incentivi e le possibilità di sviluppo. L'iniziativa sassarese rientra nel progetto di educazione ambientale "Rinnovabil.Mente 2010", promosso dall'associazione culturale JoinUS, il cui evento conclusivo avrà luogo al Parco di Monserrato a Sassari il 7, 8 e 9 maggio 2010. All'evento nazionale hanno aderito tre impianti: un impianto industriale, collocato sul capannone della ditta Lovisi, a Predda Niedda, che permette di vedere come tali strutture possano agevolmente diventare ottime superfici per il fotovoltaico.

Un impianto ad isola (ovvero autonomo, non collegato alla rete elettrica), che alimenta le lampadine a led (bassissimo consumo) nella Cicloofficina (sede anche del gruppo locale di Greenpeace), in via Gazometro n. 23, che mostra come con pochissima potenza (210 watt) sia possibile illuminare un locale notturno. Un impianto domestico da 8 kW, totalmente integrato nel tetto, installato su una tipica villetta nell'Agro di Sassari, unito anche ad un impianto solare-termico per la produzione di acqua calda sanitaria, esempio tipico della "buona pratica" per puntare a case passive, ad emissioni zero.

 

TEGOLASOLARE

 

 

 
 
 

India: senza cibo e acqua da 74 anni

Post n°81 pubblicato il 30 Aprile 2010 da katarealismo
 

India: senza cibo e acqua da 74 anniPer medici è un mistero. L'uomo, di 82 anni, si trova sotto esame in un ospedale29 aprile, 17:52 fonte ANSA
Prahlad Jani
India: senza cibo e acqua da 74 anni

NEW DELHI  - Un asceta indù sopravvive senza mangiare e senza bere da 74 anni. L'uomo, che si chiama Prahlad Jani e ha 82 anni, si trova sotto esame in un ospedale dello stato settentrionale del Gujarat, secondo quanto riporta Ahmedabad Mirror. Un team di medici del Defence Institute of Physiologist and Allied Science (Dipas), un centro di ricerca della difesa, intende scoprire qual è il segreto di questa sua straordinaria capacità di resistenza, dovuta a un'antica tecnica di meditazione yoga. Jani era già stato esaminato nel 2003 da un'altra squadra di medici, che non erano riusciti a spiegare scientificamente il fenomeno. Sembra che lo "yogi", che si trova in perfetta salute, "sia capace di produrre urina nella sua vescica e poi in base alla sua volontà di rimandarla in circolo" spiega il medico Sudhar Shah. Nato in un povero villaggio del Gujarat, il santone sostiene di aver ricevuto questi suoi poteri speciali da una divinità all'età di otto anni. La tecnica è conosciuta come "breatharianismo" e consiste nel raggiungere con il potere mentale il totale dominio delle proprie funzioni corporee.

 
 
 

salari,gap Italia su altri paesi

Post n°79 pubblicato il 02 Febbraio 2010 da katarealismo

Sacconi:salari,gap Italia su altri paesiTermini: tavolo alla ricerca soluzione migliore e economicita'02 febbraio, 12:20
Sacconi:salari,gap Italia su altri paesi (ANSA) - ROMA, 2 FEB - Il ministro del Lavoro Sacconi riconosce l'esistenza di un gap tra salari italiani e quelli di altri grandi Paesi. I salari italiani sono piu' bassi, spiega, 'perche' in Italia ha pesato la contrattazione collettiva centralizzata'. Sulla situazione di Termini Imerese, il negoziato sulla Fiat per Sacconi deve puntare 'alle soluzioni migliori tendo conto anche delle economicita''. Infine, sul fronte mobilita', il ministro annuncia la firma di accordi con Israele.

 
 
 
 
 

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