Creato da catia_71 il 30/09/2005 |
Secondo il filosofo Platone, all’inizio della creazione, gli uomini e le donne non erano come oggi.
Esisteva un essere unico, piuttosto basso, con un corpo ed un collo; la sua testa presentava due facce, ciascuna delle quali guardava in una direzione.
Era come se fossero due creature unite per le spalle, con due sessi diversi, quattro gambe, quattro braccia.
Gli dèi greci, però, erano gelosi. Si resero conto che una creatura con quattro braccia lavorava di più, che le due facce la rendevano sempre vigile e non la si poteva attaccare a tradimento, che le quattro gambe le consentivano di non sottoporsi a grandi sforzi per stare in piedi o camminare a lungo.
Inoltre – e si trattava della cosa più pericolosa – quell’essere possedeva entrambi i sessi e dunque, non aveva bisogno di nessuno per continuare a riprodursi sulla terra.
Allora Zeus, il signore supremo dell’Olimpo, disse: ”ho un piano per far si che questi mortali perdano la loro forza”
E con un fulmine, tagliò quell’essere in due, creando l’uomo e la donna.
In tal modo aumentò la popolazione del mondo e, nello stesso tempo, la disorientò e la indebolì; coloro che abitavano la terra adesso dovevano andare alla ricerca della parte perduta, riabbracciarla e, in quella stretta, recuperare l’antica forza, la capacità di evitare il tradimento, la resistenza per percorrere lunghe distanze e sopportare i lavori faticosi.
E noi definiamo “sessuale” quell’abbraccio in cui i due corpi si fondono di nuovo.
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da "IL MANUALE DEL GUERRIERO DELLA LUCE"
Paulo Coelho
"Il guerriero della luce deve sempre avere scolpite nella mente le cinque regole del combattimento, scritte da Chuan Tzu tremila anni fa.
La fede. Prima di affrontare una battaglia è necessario credere nel motivo della lotta.
Il compagno. Scegli i tuoi alleati e impara a lottare in compagnia, perchè nessuno vince una guerra da solo.
Il tempo. Una lotta in inverno è diversa da una in estate; un buon guerriero presta attenzione al momento giusto per entrare in battaglia.
Lo spazio. Non si lotta nella stessa maniera in una gola o in una pianura. Pensa a ciò che esiste intorno a te, e al modo migliore di muoverti
La strategia. Il migliore guerriero è colui che pianifica il proprio combattimento."
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*** NICOLAI LILIN ***
Anni '80......
E' possibile non farsi scappare una lacrimuccia???
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Post n°465 pubblicato il 12 Settembre 2008 da catia_71
Oggi voglio raccontarvi una storia…. Voglio parlarvi di un uomo ed una donna, due delle persone più importanti della mia vita… forse le due più importanti, poiché se non fosse stato per loro ora non sarei qui… Era il 1932… 4 marzo… nasce lei, Lidia… Ha altri quattro fratelli… I genitori sono persone semplici, lavorano la terra e mantengono la famiglia…. Tutto fila liscio fino a tre anni dopo… Suo padre muore a 33 anni per una polmonite, lasciando la moglie, cinque figli ed una in arrivo…. 28 Giugno dello stesso anno… nasce lui, Ennio, ma per tutti Giancarlo… Genitori semplici anche lui, tre fratelli, un padre che partirà presto per la Libia…. Ed altri tre fratelli che presto arriveranno…. 1940…. Arriva la guerra… Giancarlo e Lidia vivono alla bene e meglio, ma nonostante tutto riescono a sopravvivere al conflitto mondiale ed a crescere tra stenti e problemi ma con tanta forza d’animo, aiutano le famiglie con il loro lavoro…. 1948…. Giancarlo è un bel ragazzo, le donne non gli mancano… Ma un giorno, passando da un paese vicino al suo incrocia Lidia… bella ragazza anche lei… Anche lei con molti pretendenti… Ma lui sa che non può farsela scappare, e nonostante i ripetuti rifiuti di lei, riesce a farla capitolare ed i due si fidanzano… E’ l’11 gennaio 1953…. 13 settembre 1958… Giancarlo e Lidia convolano a giuste nozze…. Sono felici, innamorati e, come spesso accadeva allora, con mezzo kilo di cambiali da pagare… Ma hanno il loro amore, ed i debiti e gli sforzi sono superati ben presto… La vita coniugale viaggia bene… Decidono di allargare la famiglia…. 13 ottobre 1961…. Nasce il primo figlio, Fabrizio… Sarebbe stato la gioia del padre di Giancarlo, purtroppo morto qualche mese prima… 7 ottobre 1963…. Nasce la seconda figlia, Nicoletta…. Qualche problema di salute, qualche tribolazione… Fortunatamente tutto si risolve… Ci sono i soliti problemi comuni di salute di bambini… Fabrizio è ancora piccolo, Nicoletta ha pochi mesi… Giancarlo lascia il lavoro di camionista ed entra a far parte di una famosa azienda che produce pneumatici… Gli anni passano veloci…. 6 settembre 1971…. Nasce la terza figlia, Katia… Uno splendore di bambina, vispi occhi azzurri ed innata simpatia, intelligentissima già dai primi vagiti, da piccina ha la faccia di quella che nella vita saprà farsi valere (per chi ancora non l’avesse capito… SONO IOOOO!!!!) Insomma, una bella famiglia, tre figli…. Giancarlo lavora nella grande azienda, ha un secondo lavoro e se capita anche un terzo… Non si tira indietro, sa che ogni sua fatica è finalizzata a far crescere i suoi tre bambini… Lidia dal canto suo è un’ottima madre, sempre presente, cura una grande casa e si occupa dei figli… Sono una coppia salda, affrontano insieme i problemi e li superano…. I bimbi crescono…. Ormai Fabrizio è un bel ragazzo, Nicoletta va ancora a scuola e Katia è l’ombra del fratello… Per lui ha un’adorazione, pensa addirittura di volerlo sposare, lui si comporta da fratellone, la coccola e lei è felice… Tutto trascorre tranquillo, pur avendo i problemi di tutte le famiglie di quadrature di bilancio familiare. 1985… Fabrizio lavora, vuole sposarsi con Monica, la ragazza con cui sta da qualche anno… anche Nicoletta, e non ha nessuna intenzione di sposarsi…. Katia invece ha appena iniziato le scuole superiori…. Una sera Giancarlo si sente male, sviene nel giardino di casa mentre scende dalla sua auto… Un’ischemia cerebrale lo costringe ad un ricovero ospedaliero ed a tutta una serie di accertamenti…. La famiglia, già provata in passato dai problemi di salute di Lidia che ha subito un’isterectomia anni prima, e dal precedente tumore di Giancarlo, si compatta… Si affronterà tutto insieme… Aprile 1986….. Fortunatamente l’operazione va bene… La convalescenza è lunga, riprendere a parlare per Giancarlo non è facile, e soprattutto non è facile capire che anche se ha questa menomazione, rimane comunque un uomo valido che si occupa della famiglia e non fa mancare mai nulla ai suoi cari… Entra anche a far parte dell’AIL, l’Associazione Italiana Laringectomizzati, divenendo il presidente della sezione della sua città ed aiutando tante persone, che hanno subito il suo stesso calvario, a riprendere una vita il più possibile normale…. Dal canto suo Lidia è una moglie premurosa… Si occupa di Giancarlo, lo sostiene moralmente e cerca di spronarlo a ritrovare la serenità….. Nello stesso anno, a novembre, Fabrizio e Monica si sposano…. 1991… Katia conosce un ragazzo, Marcello…. Stanno insieme un anno e mezzo… Lei capisce subito che lui è probabilmente l’unico in grado di sopportarla… quindi… meglio non farlo scappare…. 20 settembre 1992 Katia e Marcello si sposano…. Nicoletta, al contrario degli altri due figli, non ne vuole sapere di sposarsi…. Vive ancora con Giancarlo e Lidia…. Fino a che conosce un ragazzo spagnolo durante una vacanza ad Ibiza… Da li il passo è breve… Lui si trasferisce in italia e decidono di andare a convivere…. 1995…. Giancarlo e Lidia hanno da poco passato la sessantina, hanno tre figli in gamba (inutile dire che la migliore rimane sempre Katia!!!) e tutti sistemati…. Vivono sereni nella loro grande casa…. Da lì a poco però sarebbero arrivati altri guai…. Dopo settimane di sofferenza, a Giancarlo viene diagnosticato un altro tumore alla prostata…. L’asportazione è inevitabile…. Un altro duro colpo da superare… Ma Giancarlo è un uomo forte, sia moralmente sia fisicamente… L’intervento riesce… Anche questa volta è andata bene…. 13 gennaio 1997…. Arriva la prima nipotina, Rebecca… Giancarlo e Lidia sono felicissimi… Gli zii anche… Mamma Katia un pochino meno vista la mole di pannoloni farciti che è costretta a cambiare…. Tutto scorre tra alti e bassi, tanti problemi superati…. 13 settembre 2008…. Giancarlo e Lidia festeggiano 50 anni di matrimonio…. Sono una coppia vecchia maniera… Nonostante i litigi, le differenze caratteriali ed i guai comuni a tante famiglie italiane, sono riusciti a crescere tre figli, non hanno mai fatto mancare loro nulla… Soprattutto l’amore e tutti gli insegnamenti che potevano passare a noi figli…. Si amano ancora, anche se credo che mai ammetteranno che nessuno dei due potrebbe stare senza l’altro…. Questa è la storia dei miei genitori, persone comuni ma speciali allo stesso tempo…. Vorrei avere la loro forza, la loro tenacia…. Spero tanto che possano stare insieme ancora per molti anni…. Questo è l’unico augurio che posso far loro…. Di continuare ad amarsi, così come hanno fatto fino ad ora…. Per altri 50 anni…. Papà… Mamma… Vi voglio un mondo e mezzo di bene…. La vostra “piccolina”…… Katia |
Sono gli eventi della vita che non si fermano
Per cui gli anni passano
Ed i pensieri invecchiano
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Aiutami a guardare il cielo,
ed io ti regalerò una stella;
insegnami ad amare la natura,
ed io ti regalerò una rosa;
aiutami ad ascoltare il mondo,
ed io ti regalerò un soffio di vento;
insegnami ad amarti,
e ti regalerò un momento d'amore.
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....
vuoi leggerlo qui come vivo la mia vita e passo le mie serate...
o ti mando un sms... così non stai in ansia?????
LA DONNA VERGINE.....
E’ sensibile, è disponibile nei confronti dell’uomo che ama, si concede totalmente al compagno con amore, dedizione. Ama la casa, la cucina, è una buona cuoca, una buona mamma!
..... Non importa quanti uomini io abbia ucciso,
l'importante è che vada d'accordo con quelli ancora vivi!.....
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I vincitori non mollano...
Chi molla non vince...
Quando il gioco si fa duro...
Io picchio più forte...
L’Amicizia è pura come l’Anima,
che è limpida e sincera…
L’Amicizia riempie il Cuore,
perché è una sfumatura d’Amore…
L’Amicizia dona Forza e Speranza,
ché da soli è difficile…
L’Amicizia riempie di Pace,
perché è convivenza tra diversità…
Hikaru
Nessuno può darci le certezze che dimorano solo dentro di noi.
L'ascolto di se stessi rivela risposte a volte sorprendenti.
K
I’m the voice inside your head
You refuse to hear
I’m the face that you have to face
Mirroring your stare
I’m what’s left
I’m what’s right
I’m the enemy
I’m the hand that took you down
Bring you to your knees
Sono la voce nella tua testa
Quella che tu rifiuti di sentire
Sono il viso che devi affrontare
Quello che rispecchia il tuo sguardo
Sono ciò che rimane, sono ciò che è giusto,
Sono il nemico, sono la mano che ti ha fatto cadere,
che ti ha messo in ginocchio
Se una parola
Cancellasse i brutti pensieri
Ti racconterei una favola
Se una stella
Servisse a farti sorridere
Le ruberei tutte al cielo
Per vederti ridere
**************************************
Il tempo che s'impiega,
coltivando amicizia ed amore,
si riguadagna spesso e volentieri
in autostima
THE END – THE DOORS
Ride the King's highway
Weird scenes inside the gold mine
Ride the highway West, baby
Ride the snake Ride the snake
To the lake To the lake
The ancient lake, baby
The snake is long
Seven miles
Ride the snake
He's old
And his skin is cold
The West is the best The West is the best
Get here and we'll do the rest
The killer awoke before dawn
He put his boots on
He took a face from the ancient gallery
And he walked on down the hall
He went into the room where his sister lived
And then he paid a visit to his brother
And then he walked on down the hall
And he came to a door
And he looked inside
Father
Yes son?
I want to kill you
Mother, I want to. . . fuck you
La Fine
cavalca la King Highway, baby
strane scene all'interno della miniera d'oro
cavalca l'autostrada ovest, baby
cavalca il serpente, cavalca il serpente
fino al lago, l'antico lago, baby
Il serpente è lungo, sette miglia
cavalca il serpente... è vecchio e la sua pelle è fredda
l'ovest è il meglio, l'ovest è il meglio
Vieni qui e ci occuperemo del resto
L'assassino si svegliò prima dell'alba, s'infilò gli stivali
Prese una maschera dall'antica galleria
e s'incamminò verso l'atrio
andò nella stanza dove viveva sua sorella e... poi lui
fece una visita a suo fratello, e poi lui
s'incamminò verso l'atrio
arrivò a una porta... e guardò dentro
padre, sì figlio, voglio ucciderti
madre... ti voglio... fottere
Smetterò di amarti solo quando un pittore sordo riuscirà a dipingere il rumore di un petalo di rosa cadere su un pavimento di cristallo di un castello mai esistito
Le poesie hanno i lupi dentro salvo una,
la piu meravigliosa di tutte,
lei danza in un cerchio di fuoco
e si sbarazza della sfida
con una scrollata
Arriva la notte con la sua legione porpora,
ritiratevi ora nelle tende e nei sogni,
domani entriamo nella città della mia nascita
voglio essere pronto.
bel commento... grazie ancora! a presto!
ka