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Post n°81 pubblicato il 11 Luglio 2007 da la.romana
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Post n°79 pubblicato il 25 Giugno 2007 da la.romana
Vanno, vengono, ogni tanto si fermano e quando si fermano sono nere come il corvo, sembra che ti guardano con malocchio. Vanno, vengono, ritornano, e magari si fermano tanti giorni che non vedi più il sole e le stelle e ti sembra di non conoscere più il posto dove stai. |
Post n°78 pubblicato il 14 Giugno 2007 da la.romana
Da un po' di giorni ho le lacrime facili. Quanto mi dà fastidio dare questa immagine di me soprattutto a chi di me proprio non gliene importa niente. di Gianni Rodari Un giorno tutti saremo felici. Le lacrime, chi le ricorderà? I bimbi scoveranno nei vecchi libri la parola "piangere" e alla maestra in coro chiederanno: "Signora, che vuol dire? Non si riesce a capire". Sarà la maestra, una bianca vecchia con gli occhiali d'oro, e dirà loro: Così e così. I bimbi lì per lì non capiranno. A casa, ci scommetto, con una cipolla a fette proveranno e riproveranno a piangere per dispetto e ci faranno un sacco di risate... E un giorno tutti in fila, andranno a visitare il Museo delle lacrime: io li vedo, leggeri e felici, i fiori che ritrovano le radici. Il Museo non sarà tanto triste: non bisogna spaventare i bambini. E poi, le lacrime di ieri non faranno più male: è diventato dolce il loro sale. ...E la vecchia maestra narrerà: "Le lacrime di una mamma senza pane... le lacrime di un vecchio senza fuoco... le lacrime di un operaio senza lavoro... le lacrime di un negro frustato perché aveva la pelle scura..." "E lui non disse nulla?" "Ebbe paura?" "Pianse una sola volta ma giurò: una seconda volta non piangerò". I bimbi di domani rivedranno le lacrime dei bimbi di ieri: del bimbo scalzo, del bimbo affamato, del bimbo indifeso, del bimbo offeso, colpito, umiliato... Infine la maestra narrerà: "Un giorno queste lacrime diventarono un fiume travolgente, lavarono la terra da continente a continente, si abbatterono come una cascata: così, così la gioia fu conquistata". |
Post n°77 pubblicato il 04 Giugno 2007 da la.romana
Aria satura di Zerofollia all'Olimpico. DAL MESSAGGERO: Una rimpatriata tra la mia gente di Renato Zero Apro la posta e trovo: Noi c'eravamo e Voi? Grazie Louise del biglietto Tribuna Monte Mario che mi hai regalato per il mio compleanno e per il mio primo concerto di Renato |
Post n°76 pubblicato il 22 Maggio 2007 da la.romana
A PROPOSITO DI VACANZE In ufficio dobbiamo presentare il piano ferie entro il 25 maggio e ogni anno la storia si ripete. Non so quando non so come non so dove ma alla fine anche se dovessi rimanere a Roma non ne sarò affatto dispiaciuta. La città di sera e ancor piu' nelle nottate estive ha colori, suoni, odori e sapori particolarmente esagerati ma allo stesso tempo tenui e soffusi. Vado senza una meta e mi ritrovo a sorprendermi ogni volta. |
Post n°75 pubblicato il 07 Maggio 2007 da la.romana
Patricia era una ragazzina di 13 anni che ne dimostrava a mala pena 10. Nera di pelle e ricci che scivolavano a carezzarle la schiena, viveva o meglio sopravviveva in un paese qualsiasi dell'America Latina. Alle spalle soltanto violenze ma il cuore gonfio di speranza perchè sapeva che l'antica profezia affidatale dalla nonna, si sarebbe avverata. Giorno dopo giorno, così come faceva da tanto tempo, si recava in riva all'oceano, si sedeva su quel vecchio tronco e aspettava. Percivall scrive Patricia, con gli occhi pieni di sole, vide in fondo all'oceano una vela che si avvicinava, o almeno, così le sembrò. Assaggiò l'acqua e leccò il sale sulle labbra, come faceva sempre. La vela ora era una grande balena di legno che si faceva grande sempre di più. Il sole era alto sulla sua testa bruna. Pregò il serpente perché non fosse una delle solite allucinazioni. Ma Quetzalcoatl non poteva più sentirla. Il suo regno era terminato in un fulmine di distruzione e incenso. Patricia si sfregò gli occhi lucidi di sale e mise a fuoco il nuovo Serpente Piumato nella sua pelle di ferro lucente. Ora avrebbe imparato una nuova lingua e dimenticato la sua. Ma questo non lo sapeva ancora... Lucrezya Patricia per la prima volta ascoltò il mare...senti chiaramente ciò che le stava dicendo.."in qualunque posto andrai, non restare mai seduta ad aspettare qualcosa o qualcuno che cambi le cose per te...non pensare mai di privarti delle emozioni per non soffrire...vivile.." Oggi 7 maggio ho pensato di continuare così Si perdeva dietro alla spuma raccogliendo conchiglie e il leggero soffio del vento le sollevava la candida veste come in un gioco malizioso. "Piccola mia io devo andare è finito il mio tempo... dammi la mano e ascolta ...il mare è nostro padre, da lui abbiamo protezione, non temere le sue onde minacciose, non fuggire se la sua forza sembra dominarti. Osserva senza paura la sua casa che da sempre è nostro rifugio". Verrà il giorno che...."Patricia pensava alle parole di sua nonna e un leggero brivido le corse lungo la pelle. Patricia chiuse gli occhi per meglio ascoltare per non perdere neanche un sfumatura di tutto quel dire. |
Post n°74 pubblicato il 07 Maggio 2007 da la.romana
Apri le bracci senza parlare Ascolti il mio cuore senza capire Mi guardi, sorridi, mi prendi le mani Sento il tuo cuore battere forte E.G. |
Post n°73 pubblicato il 04 Maggio 2007 da la.romana
SCRIVE ELVIO che su mio suggerimento ha aperto un suo blog Una stella che brilla solitaria Ho imparato… |
Post n°71 pubblicato il 30 Aprile 2007 da la.romana
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Post n°70 pubblicato il 27 Aprile 2007 da la.romana
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Inviato da: nadiaemanu
il 02/10/2012 alle 17:24
Inviato da: pepitapablita
il 01/10/2012 alle 06:36
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