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Post n°75 pubblicato il 13 Maggio 2014 da lupa.mora
QUESTO E' IL POST DI MIA FIGLIA... SONO MOLTO ORGOGLIOSA COME OGNI MAMMA DEI MIEI FIGLI VI AMO, SIETE LA MIA VITA! E poi un giorno così di colpo ti ritrovi grande dentro a un grande contenitore chiamato mondo con in tasca una possibilità chiamata vita, questa grande possibilità che tu mi hai donato con l'amore più grande che io abbia mai conosciuto. — con Lupamora Mariavittoria.Chi...ssà cosa sognavi per me quando mi tenevi in braccio quando con coraggio mi presentavi alla vita. Non so cosa sia rimasto dei mi raccomando, delle non caramelle dagli sconosciuti, dei torna presto, certamente una scia di tempo e di asfalto percorsi con il fiato corto per rincorrere una vita spietata e veloce. Ma so certamente a cosa sono serviti, sono serviti a farmi crescere a farmi diventare quello che sono. Ancora adesso quando mi sento sola, quando la vita mi fa paura, quando vago disperata dentro i miei sogni dimenticati, so che a quel numero civico posso trovare ancora una parola, una speranza, una carezza. Posso trovare ancora te che sei la mia mamma Sei il faro nella notte, il rifugio sulla montagna, l'isola in mezzo al mare. Tu non chiedi niente, ma non si risparmi a dare. Ti ho tatuata sulla mia pelle e non me ne pentirò mai.. Auguri mamma
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A te che sei tutto
E di tutto l’estremo contrario
Non è facile
Levare il canto
Per i molti tuoi doni
E gli insondabili abissi
Tra cui ti nascondi
In te
e solo in te
si confondono
regni lontani
quando dei
animali
e piante
e per ultimo l’uomo
si intrecciano
inestricabili
tra le onde dei tuoi capelli danzanti
al ritmo dei tuoi devoti
e dei suoni
che da sempre
abitano
il vasto universo
....Sei tu che l’ebbrezza
del comune sentire
concedi ai viventi
che in cuore ti onorano
per il dono del vino lucente
che levando lo spirito
dalle strette di affanni infiniti
mette le ali alle dolci
ingannevoli attese
......Tu che radici
hai profonde
nella oscura
nell’umida terra
tu parimenti
nell’alto del cielo
scagli le gemme
dei fruttiferi rami
e col canto ispirato
di poeti
che del tuo sangue
si nutrono
scandisci il duro cammino
perché si sciolga
in amabile danza
Tu della vita
ci conduci ai confini
dove la nera soglia
delle tue grandi pupille
ci invita
con riso dolente
ad inoltrarci
in oscuri sentieri
che non hanno ritorno
se la dolce promessa
del tuo eterno rinascere
non ci accompagna
più amica