Creato da lupa.mora il 06/12/2013

LUPA

di tutto un pò

 

 

lupa.mora

Post n°66 pubblicato il 04 Aprile 2014 da lupa.mora

 
 
 

PRIMA DI PARLARE PENSA.....

Post n°65 pubblicato il 26 Marzo 2014 da lupa.mora

"Posso anche non condividere la tua idea, ma darei la vita affinché tu la possa esprimere." (voltaire)

Per libertà di parola si intende il più ampio diritto di parlare, manifestare, scrivere, ed esprimersi come noi riteniamo più opportuno, nella convinzione che l’atto di pronunciare un pensiero, una opinione, non sia mai un crimine. Questo diritto non è un diritto naturale di per sé ma deriva anch’esso dal diritto di proprietà. Noi abbiamo il diritto di fare ciò che vogliamo con il nostro corpo (incluse le corde vocali) dove vogliamo (se è nostra proprietà). Parlare liberamente non significa quindi dire quello che vogliamo dove ci pare ma solamente dire quello che vogliamo dove ne abbiamo diritto (a casa nostra, in un posto affittato per l’occasione, a casa di un nostro amico compiacente, ecc…). Allo stesso modo libertà di stampa non significa poter scrivere sui muri di proprietà di altri, ma sul muro di casa nostra -

La costituzione italiana (art. 21) ci dice che "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione".
In ogni Stato la legge fissa i limiti alla libertà d’espressione, per esempio in caso di buon costume, di apologia di reato, di diffamazione

La mia attività in Rete mi ha fatto conoscere moltissimi permalosi/violenti. Per loro ho confezionato una risposta standard; dopo due o tre risposte "costruttive", una volta verificato che il livello di incompatibilità è alto (e quindi inutile un dialogo via mail) mando una risposta standard: "Le nostre posizioni sono troppo distanti. Non replicare tanto non ti rispondo più". Naturalmente il permaloso/violento non sa smettere e, volendo avere l’ultima parola, rimanda una mail, spesso chilometrica (che ovviamente non leggo neppure). Al che riceve nuovamente la mia mail standard e così via. Il record è di un soggetto che su un tema piuttosto banale è riuscito a rispondere 18 volte alla mail standard pur di avere l’ultima parola.

Alcuni ritengono che giudicare sia sbagliato e si vantano di non giudicare mai. Se è vero che molte persone non le valutiamo semplicemente perché entrano marginalmente nella nostra vita, è altresì vero che quelle che "ci toccano" da vicino subiscono la nostra valutazione. Il santo tende a essere tollerante (anche se a volte confonde la tolleranza con il rispetto), ma tollerare non vuol dire non giudicare, tant’è che comunque non può esimersi dall’usare aggettivi negativi quando parla di persone con lui incompatibili, soprattutto moralmente. Può permettersi di credere di non giudicare solo perché porta a sé stesso esempi in cui tutto sommato non gli importa nulla del difetto dell’altro. Se però ha un minimo di personalità, ecco che, quando discute di argomenti per lui vitali, non lesina a mostrare valutazioni indirette come stima, biasimo ecc.

Se ha una personalità forte, un alibi che usa molto spesso è di disprezzare comportamenti o categorie, ma non direttamente i singoli, senza accorgersi che quando disprezza un comportamento disprezza automaticamente tutti coloro che lo manifestano e quando disprezza una categoria disprezza tutti coloro che vi appartengono.
Per smontare la sua aureola, basterebbe che riflettesse: se per lui l’argomento X è prioritario, non può stimare allo stesso modo chi plaude a ciò in cui lui crede e chi per esempio irride gli stessi valori. In realtà il santo si autoconvince di non giudicare perché per lui l’essere buono è il fondamento della sua autostima, non a caso è spesso patosensile.

La soluzione – In realtà basta considerare ogni giudizio valido non in assoluto bensì relativamente al nostro modo di vedere il mondo che, a meno di non essere intolleranti, è una delle possibilità, uno dei punti di vista, non l’unico (per esempio, sono convinta che XXX sia una strada che porta alla felicità, non ho la pretesa che sia l’unica).
Se dico che Tizio è una persona che non stimerò mai ecc. non faccio altro che sottintendere "coerentemente con i miei comportamenti non posso che giudicare Tizio ecc.". Ovvio che Tizio può fare lo stesso con me. La consapevolezza che io sono il metro di giudizio rende la valutazione valida solo per me (per esempio, per costruirmi il mondo dell’amore) e blocca sul nascere ogni intolleranza: "tu dici un sacco di sciocchezze, ma ti tollero perché tu puoi pensare lo stesso di me".
Premesso che esiste la legge per sancire i limiti della libertà d’espressione, è utopistico sperare di usare un linguaggio che non ferisca mai nessuno. Se una persona (che non è necessariamente debole psicologicamente, anzi magari è forte) mi vuole vendere delle sciocchezze, ho tutto il diritto di esplicitare il mio pensiero.
Del resto, i giudizi non si danno solo con le parole: più di una frase sgarbata, può fare la bocciatura per un posto di lavoro o un voto a scuola. Quando un professore dà 4 a un tema di uno studente equivale a dirgli che il suo tema fa schifo!

Quindi cerchiamo di non vivere di utopie, ma chiediamoci quale sia il limite della libertà d’espressione. A mio avviso, dico che tale limite è nell’incompatibilità dell’espressione con la società in cui ci si esprime.
Io con un pedofilo, un neonazista, un fondamentalista islamico uno spacciatore ecc. ecc. compatibile non sono.

Quindi tu che stai leggendo ricorda :- prima di parlare pensa,prima di giudicare pensa,se ti riferiscono pensa , prima di intrufolarti nella vita degli altri senza sapere che sia verità pensa, prima di parlare di una persona pensa.Anche se credi di avere il potere di farlo.....!

lupa.mora

 

 
 
 

lupamora

Post n°64 pubblicato il 12 Marzo 2014 da lupa.mora

"Nun c'è niente de più bello de na persona in RINASCITA… Quanno s'ariarza dopo na caduta, dopo na tempesta e ritorna più forte e bella de prima. Con qualche cicatrice in più ner core sotto la pelle, ma co la voglia de stravorge er monno, anche solo co un soriso!"

(Anna Magnani)

 
 
 

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Post n°63 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da lupa.mora

Succede spesso anche a me di ricercare, di voler ricreare, momenti o situazioni di vita trascorsa, ma non si può. Certe cose sono belle in un determinato momento e non in un altro. La fortuna è di averle vissute ma occorre poi depositarle nello scrigno della memoria e trasformarle in felici ricordi. Il tempo non torna indietro, soltanto nella mente, fa giri concentrici su se stesso. E'curioso come piccoli momenti...un semplice gesto...o un odore...riescano a portati indietro nel tempo o ti aiutino a ricordare situazioni passate che oggi giorno...con qualche anno in piu...ti accorgi quanto erano indispensabili...non perché avessero un ruolo determinante...ma perché nella loro semplicità erano bellissime...e una volta vissute si legavano a te per sempre...nella tua mente... Mi ritrovo ad alzarmi presto per andare fuori ... già nell' aria sento che c'è qualcosa di diverso...e me ne accorgo proprio quando vado in cucina e vedo la colazione pronta...era dai tempi della scuola che non accadeva...poi, con il passare del tempo e il lavoro, i miei orari sono cambiati rispetto agli altri e cosi quei piccoli momenti sono spariti...ma guardando quella tazza di caffellatte...mi è venuta in mente proprio questa domanda...passerò per nostalgica, ma quella tazza mi ha regalato un mezzo sorriso...e tanti bei ricordi...
a voi non mancano certi momenti?
chiedo scusa se mi sono dilungata

lupa.mora

 

 

 

 
 
 

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Post n°62 pubblicato il 26 Febbraio 2014 da lupa.mora

È inutile illudersi, "certe cose non tornano più.… anche se son le cose che hai amato di più…"
Mi rivolgo a tutti quei ragazzi e quelle ragazze che stanno pensando di dare una seconda possibilità alla persona che amano, alla quale hanno dato tutto quello che avevano da dare e anche quello che non avendo, si sono inventati… ma dalla quale sono stati traditi. A quelli ai quali questa seconda possibilità viene chiesta in ginocchio ma anche e soprattutto a quelli (che paradossalmente sembrano più numerosi) che questa seconda possibilità pensano di darla ancor prima o addirittura senza che sia richiesta….
E quando parlo di tradimento non parlo solo di tradimento fisico. Mi riferisco anche a chi è stato tradito in modo più sottile. Traditore è colui che si è allontanato pian piano, senza farsene accorgere, cercando anzi di nascondere le tracce dell’insoddisfazione, del disagio, dimenticandosi dei discorsi sulla condivisione del bello e del brutto, dell’importanza del dialogo, della sincerità, colui che ha cominciato a vivere fuori del rapporto lasciando l’altro ignaro di tutto o, peggio, negando che qualcosa non andasse…
Dopo averlo scoperto (ed è inevitabile: amiamo sì ma non siamo completamente deficenti!!) per tanto tempo ho sofferto le pene dell’inferno, combattendo per salvare il nostro amore, quello che ho considerato la cosa più importante della mia vita negli ultimi quattordici anni. E con le ferite aperte e sanguinanti, ho guardato avanti oltre quello che vedevo in quei momenti bui, sperando di svegliarmi ed accorgermi che era solo un incubo o che, almeno, fosse finalmente finito…
E alla fine quell’incubo è finito. Ma niente è più come prima.
Certe cose non tornano più…la fiducia, la stima incondizionata si costruiscono negli anni ma si distruggono in un tempo molto più breve… e difficilmente si ricostruiscono.
State attenti ad aprire le braccia ai traditori: a volte è solo il ricordo di quello che è stato che ci fa combattere per qualcosa che a ben vedere forse non esiste più.
Ma questo è solo uno sfogo dell’anima…io non posso e non voglio in realtà più scegliere perché ho già scelto anni fa, nel bene e nel male, in salute e malattia. E per me questo vale decisamente di più di un sogno infranto…ad un certo punto cambiano le priorità e bisogna crescere ed assumersi le proprie responsabilità…
Scrivo solo per chi non ha ancora una famiglia ma si trova a soffrire le pene dell’inferno per quello che reputa l’amore della sua vita.
Durante il periodo in cui fate di tutto per rimettere insieme i cocci, vi umiliate, chiudete gli occhi, evitate abilmente il confronto con le verità scomode, rimandate al poi il dover affrontare "certe" questioni che al momento vi sembrano irrilevanti ma che tutti coloro che vi vogliono bene vi dicono essere fondamentali e insormontabili, vi prego, respirate. Perché in realtà non lo state facendo. E’ come se stesse facendo a nuoto una vasca lunga chilometri, senza prendere aria, dando il massimo di voi stessi, non dando peso al fatto che non avete più energia, che non vi riposate da settimane, mesi forse, che in realtà non state vivendo più ma state semplicemente aspettando di raggiungere il bordo piscina sperando di trovarci voi due, innamorati e felici, giusto premio ai vostri sacrifici, alle vostre rinunce, alle vostre sofferenze. E’ solo un’illusione. Perché VOI DUE esistete solo nella vostra mente e nel vostro cuore.
Comunque, nell’ipotesi (malaugurata secondo me nella maggior parte dei casi) in cui lui o lei dovessero tornare, un importante indizio del fatto che "certe cose non tornano più" è il fatto che cominciate a notare i suoi difetti, fisici e comportamentali, di cui prima non vi siete mai accorti. E li notate perché adesso quando lo guardate cominciate a "vederlo" da lontano in quanto non siete più una cosa sola: voi siete voi e lui è un altro. Potrebbe consolarvi il pensiero che forse non lo eravate nemmeno prima una cosa sola altrimenti non vi avrebbe tradito…
Però vi assicuro che si può perdonare ma che non si dimentica.
Per me è finita l’epoca dei sogni ed è iniziata quella delle responsabilità. Nel mio caso, lo ripeto, rifarei tutto perché io ho una famiglia. Quindi per me l’amore eterno è l’amore della mia famiglia. Ma chi non è sposato, chi non ha figli, stia attento…non tutti si meritano il vostro amore soprattutto se siete abituati ad amare con tutto voi stessi…
Scrivo questo per ringraziare tutti coloro i quali nei mesi "infernali" mi hanno aiutato direttamente o senza nemmeno saperlo…Le vostre parole di supporto, di consiglio o di semplice condivisione delle vostre storie mi hanno dato più di quanto voi possiate immaginare.
Un abbraccio affettuoso a tutti.
lupa.mora

 

 

 
 
 

 

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A te che sei tutto
E di tutto l’estremo contrario
Non è facile
Levare il canto
Per i molti tuoi doni
E gli insondabili abissi
Tra cui ti nascondi

 

In te
e solo in te
si confondono
regni lontani
quando dei
animali
e piante
e per ultimo l’uomo
si intrecciano
inestricabili
tra le onde dei tuoi capelli danzanti
al ritmo dei tuoi devoti
e dei suoni
che da sempre
abitano
il vasto universo

....
Sei tu che l’ebbrezza
del comune sentire
concedi ai viventi
che in cuore ti onorano
per il dono del vino lucente
che levando lo spirito
dalle strette di affanni infiniti
mette le ali alle dolci
ingannevoli attese

 

......Tu che radici
hai profonde
nella oscura
nell’umida terra
tu parimenti
nell’alto del cielo
scagli le gemme
dei fruttiferi rami
e col canto ispirato
di poeti
che del tuo sangue
si nutrono
scandisci il duro cammino
perché si sciolga
in amabile danza

Tu della vita
ci conduci ai confini
dove la nera soglia
delle tue grandi pupille
ci invita
con riso dolente
ad inoltrarci
in oscuri sentieri
che non hanno ritorno
se la dolce promessa
del tuo eterno rinascere
non ci accompagna
più amica

 
 

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