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Il federalismo fiscale, la svolta?

Post n°232 pubblicato il 25 Gennaio 2009 da mizar_s_light
 

Stamattina, fresco di una notte finalmente riposante, ho voluto dedicare un paio d'ore all'approfondimento del tema "federalismo fiscale", che come tutti certo saprete è una delle riforme prioritarie dell'attuale coalizione di governo, ed in particolare della Lega Nord, che ha posto tale riforma come condizione essenziale per continuare a dare il proprio appoggio al Governo. Le modifiche alla Costituzione in tema di finanza regionale ed autonomie locali sono state apportate già nel 2001, quello che Giovedì scorso è stato approvato al Senato, e che ora passa alla Camera, è il disegno di legge che regola l'attuazione di quanto riscritto nella Costituzione.

Non ho timore di riconoscere i miei limiti, poiché la questione, nella sua totalità, è davvero complessa e di non facile comprensione, per cui non posso far altro che condividere con voi alcune considerazoni, non prima di aver fatto un'importante precisazione: nonostante si parli di federalismo, la riforma in corso d'attuazione segue una percorso noto con il nome di "devoluzione". Si parla di federalismo infatti quando autonomie territoriali preesistenti decidono di unirsi (federarsi) per delegare alcune competenze ad un organo di governo centrale (Stato Federale) che può meglio espletare tali compiti nell'interesse dei confederati. E' il caso degli Stati Uniti, oppure, per non andare troppo lontano, dell'Unione Europea, ma non il nostro come avrete certamente intuito. Nel nostro caso degli Enti Territoriali (le Regioni) chiedono allo Stato Centrale di acquisire competenze in ordine alla ripartizione delle entrate provenienti dal prelievo fiscale, al fine di poterle meglio utilizzarle negli interessi della comunità. Probabilmente a qualcuno in alto non piace il termine devoluzione, che nelle menti di alcuni potrebbe essere impropriamente associato ad "involuzione" (il prefisso "de" ha valore privativo, non potrebbe essere quindi associato a "evoluzione") , e per un mero discorso di opportunità si è deciso di chiamarlo federalismo.

La riforma prevede che le entrate delle Regioni non derivino più dallo Stato centrale, che ripartisce le entrate fiscali e le distribuisce (eccezion fatta per alcun imposte alle quali gli Enti Territoriali già partecipano, vedi addizioale Irpef), ma che ogni Regione possa disporre di una fetta molto più grande dei proventi derivanti da imposte e tasse pagate dai propri cittadini, che potranno essere così convogliate e meglio sfruttate in ambiti che diventano di stretta competenza delle regioni stesse, come scuola, sanità e sicurezza, il tutto in misura del reddito procapite che è strettamente collegato al gettito fiscale (più alto è il reddito, più tasse si pagano). Ed è qui che sorgono i miei dubbi.
Regioni come la Lombardia, ed il nord in generale, hanno sempre avuto un ruolo determinante e trainante per l'economia nazionale, per mille motivazioni che non potrei prendere in considerazione in questo post, ma che vanno da fattori storici, culturali ed infrastutturali ad innegabili reponsabilità delle regioni meridionali. Pur tenendo conto delle cattedrali al veleno finanziate dallo Stato e lasciate a far bella mostra di se un pò in tutto il meridione. La disparità in termini di Pil pro capite è abbissale. Stando ai dati del 2005 dell'Eurostat (che se volete potete consultare
qui, alla pagina 5) si va dai 15.494 Euro della Campania, pari al 66,9 % della media dei 27 Paesi della UE, ai 31.618 Euro della Lombardia (136,5% media UE), e non c'è una sola regione del sud che superi i 20.000 Euro di Pil pro capite. Certo, sono condivisibili le recriminazioni di chi paga più tasse rispetto al valore dei servizi ricevuti, ed è altrettanto condivisibile la volontà di riformare la ripartizione del gettito fiscale tra le Regioni, ma mi chiedo, si può soprassedere alla possibilità per ogni cittadino di avere uguali diritti quale che sia la regione di Residenza? Visto che il ddl (disegno di legge) prevede anche la possibilità di introdurre "tasse di scopo", si paventa il rischio per le Regioni del sud di un considerevole aumento della pressione fiscale per assicurare un adeguato livello di servizi? E' stato calcolato il rischio di aumentare ancor di più il divario tra nord e sud facendo dell'Italia, di fatto, una nazione solo sulla carta più di quanto non lo sia oggi? Le mie considerazioni sono ovviamente di parte, essendo io residente in una delle regioni più povere d'Italia, alle quali un qualsiasi cittadino dell'oltre Po potrebbe rispondere tranuillamente chi se ne frega
Ma in soccorso ai miei dubbi trovo, sui testi che ho consultato, il "fondo perequativo", previsto dal disegno di legge per i territori con minore capacità fiscale per abitante, per compensare parzialmente lo svantaggo che il nuovo sistema fiscale comporta.
Se siete arrivati a leggere fin qua questo lunghissimo post, vi starete chiedendo
e di che ti preoccupi allora?
Beh, non è rassicurante leggere le dichiarazioni di Tremonti che, una volta tanto, abbandona il suo ottimismo (probabilmente risente ancora degli effetti del fallimento della finanza creativa statunitense, a lui tanto cara) riconoscendo che E' difficile stabilire le cifre dell'impatto economico che potrà avere il federalismo fiscale.
Ad oggi, quindi,  non c'è una stima dei costi di questa nuova riforma.
Andiamo bene...

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Commenti al Post:
eos62
eos62 il 25/01/09 alle 17:09 via WEB
Mi vien che piangere,Eh si Giuseppe stiamo sulla stessa barca trabballante in un mare tempestoso...speriamo di non affondare.Godiamoci per il momento questa domenica
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 25/01/09 alle 20:55 via WEB
Io sto già buttando l'acqua fuori bordo Aurora ;) se lavoriamo tutti assieme forse ce la facciamo. Buona serata :)
 
Superfragilistic
Superfragilistic il 25/01/09 alle 17:30 via WEB
Il mio post sull'argomento è stato volutamente 'leggero', se così si può dire, ma è chiaro che dalla mancanza di solidarietà sociale e di valori condivisi, scaturiscono riforme che possono essere solo peggiorative e per i più deboli.....che spesso poi nwanche capiscono di esserlo e votano e rivoterebbero coloro che li stanno affamando. O tempora,o mores!!!!
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 25/01/09 alle 20:56 via WEB
Certo Mina, ho compreso il senso del tuo post, ironico e di denuncia allo stesso tempo... io mi sono un po' lasciato andare :p Buona serata
 
semprepazza
semprepazza il 25/01/09 alle 18:19 via WEB
Dovrei scrivere un commento ancora più lungo di questo post per rispondere adeguatamente... Fatti salvi i dubbi che esprimi e le questioni di principio, non volermene, ma le regioni economicamente trainanti si sono fatte sempre carico della parti più deboli e generosamente. In Lombardia è difficilissimo non pagare le tasse e farla franca, guidare l'auto ed avere la pensione per cecità, non pagare il canone tv, non pagare l'ICI, fare lavori anche piccoli di restauro e manutenzione senza passare per il comune con relative gabelle, non pagare lo smaltimento rifiuti, non pagare mille altre cose che, nel loro insieme, fanno parecchie migliaia di euro ogni anno per persona. Sarebbe perciò equo che, pagando tutto e così tanto, ci si aspetti un ritorno in servizi adeguato e un reimpego delle risorse comuni per migliorie generali. La situazione del Sud è apparentemente senza via d'uscita, sistemi consolidati di clientelismi e mafie rendono impossibile una gestione corretta delle risorse euna legalità diffusa. Non sono certo in grado di suggerire soluzioni ma, se si tolgono soldi dei contribuenti che vanno ad alimentare interessi clientelari e di mafia verrà forse a mancare qualche mattone che contribuisce a tenere in vita un sistema illegale e corrotto che non porta beneficio alla sua gente. Si dovranno tassare di più i cittadini del Sud? E come? I redditi e le opportunità di lavoro sono già basse e più di così non si può. I servizi fanno già schifo anche adesso con il vecchio sitema (vedi sanità e monnezza, per esempio), perciò non è detto che questo provvedimento non prenda la piega sperata, cioè quella di eliminare gli sprechi (costruzioni assurde mai portate a termine ed inutili) e concentrarsi invece sulle reali necessità della gente. E, soprattutto: LEGALITA'. Ognuno paghi quello che deve e che può, anche poco ma PAGHI.
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 25/01/09 alle 20:52 via WEB
Cara Diana, innanzitutto grazie per il tuo commento. Ho riconosciuto già nel mio post l'indubbio ruolo trainante delle regioni del nord per l'economia nazionale, ma non faremmo male anche a ricordare che le stesse grandi aziende che hanno sfavillanti sedi nelle grandi città settentrionali hanno ricevuto fior di quattrini per insediare propri distaccamenti nel "depresso" sud, salvo poi andar via quando lo Stato ha chiuso i rubinetti, lasciando qui i loro veleni. E l'elenco di queste aziende è lunghissimo.

Quanto alla piaga dell'evasione fiscale, i calcoli sul potenziale gettito fiscale sono stati fatti relativamente al pil pro capite, che è ovviamente più alto in regioni più dinamiche economicamente e, non dimentichiamolo, più dotate infrastrutturalmente, non considerando l'evasione, che non è un fattore rilevante almeno in quel calcolo.
Se vogliamo prendere in considerazione tale piaga, se pure è vero che le percentuali più alte di evasione fiscale rispetto alle tasse ed alle imposte che andrebbero pagate sono riscontrabili nelle regioni meridionali, è anche vero che il 10% dell'importo totale delle cartelle esattoriali inviate dall'agenzia delle entrate nei primi sei mesi del 2007 sono a carico di grandi contribuenti, tutti residenti in Lombardia, come potrai verificare tu stessa da questo articolo del Sole24ore. Con questo non voglio dar vita ad una sterile battaglia campanilistica su chi è il peggior evasore, ma farti comprendere che il problema dell'evasione riguarda tutta l'Italia e non solo il sud. La storia ci insegna che l'aumento delle tasse non ha mai tenuto in considerazione le reali possibilità dei contribuenti, e se proprio dovesse farlo vorrà dire che calerà il livello dei servizi erogati.La situazione del sud è vero che è complicata, non dimentichiamo però che i magistrati che hanno voluto far luce sugli inciuci tra mafia e politica, cercando magari di dare un contributo al ripristino della legalità, sono stati isolati come politicizzati ed antidemocratici, da uno che si chiama Berlusconi e che non mi pare sia nato e vissuto a Canicattì (con tutto il rispetto per i suoi abitanti per carità), lo stesso che s'è guardato bene da ricoprirsi di una spessa armatura di immunità. Quindi, nonostante il timbro made in the deep south della mafia puoi ben comprendere che i suoi tentacoli sono estesi a tutti i livelli istituzionali ed in tutte le regioni come potrai verificare tu stessa facendo delle semplici ricerche.Concludendo, il mio post non era un appello a non lasciarci soli, in balia delle nostre mafie e della nostra evasione fiscale, ma una profana considerazione sugli effetti che questa legge potrà avere. Per il resto, se tutto andrà come sembra dovrebbe andare, in qualche maniera ce la caveremo, non sarà mica la fine del mondo...
Con sincera ed immutata stima, ti auguro una felice serata.

 
IlDemolitore
IlDemolitore il 25/01/09 alle 19:24 via WEB
Penso che ci siano tutte le risposte ai tuoi quesiti nei fatti storici della gestioni delle regioni ma anche nella morfologia del territorio. Il nord pagherà comunque questa riforma in termini indiretti, questa è la mia opinione, non riuscirà comunque a fare il suo interesse... se non una sorta di temporaneità. Ci sono state alcune riforme passate e la redistribuzione dei confini per appunto una maggiore gestione del territorio ma questo non ha fermato comunque la tendenza. Alcuni progetti che sono anche diventati leggi delle gestione territoriale Extra Regionale (comunità montane) è in grado adeguatamente di rispondere alle domande di oggi su scala nazionale. Ottima analisi comunque, quello che manca a tutti è la storicità della gestione territoriale, i pressidenti delle regioni sarebbero in grado di dare risposte, come ogni ente che è nato per gestire un territorio.
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 25/01/09 alle 20:59 via WEB
Francamente non vedo quali possano essere gli svantaggi per il nord che, bontà loro, comprensibilmente batto i pugni sul tavolo. I fattori storici sono si importanti, di grande rilevanza, ma non meno fondamentali di altri. Ciao Demolitore e grazie per il tuo commento. Buona serata
 
Luxxil
Luxxil il 25/01/09 alle 20:46 via WEB
Da semplice cittadina che vive al nord, con ritmi di lavoro non indiferrenti, pagando ogni minima cosa in maniera superiore al sud, dove chi fa il mio stesso lavoro riceve lo stesso stipendio e può vivere meglio di me e la mia famiglia, a malincuore dico che è necessario. Non può essere più una scusante che al sud ci sia la mafia, la ndrangheta, la corono del cavolo ect ect...chi vive in quei luoghi se ne deve liberare e incentivare le risorse che ha, per mettersi al passo con il resto del paese. Da noi le fabbriche per buona parte hanno chiuso, si cerca di riciclarci come zone turistiche, l'Italia , ogni sua regione ha delle bellezze inimitabili, forse si dovrebbe puntare su quello. detto senza pensare di sapere la soluzione, però di fatto il peso per il nord per aiutare il sud ormai è eccessivo.Anche perchè da noi la crisi si sente e molto . ciao e buonaserata ^___^ Giò
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 25/01/09 alle 21:11 via WEB
Cara Gio, avrei molta voglia di farti conoscere i miei ritmi, di farti vedere i 926 Euro della mia busta paga, le tasse che pago senza aver mai preso un centesimo fuori busta, e poi farti sentire i miei colleghi del nord che spesso incontro durante i corsi che facciamo a Milano. Stesso lavoro, stesse responsabilità, e stipendi da capogiro. Certo è che il costo della vita è diverso ma, mi dispiace dirlo, stiamo affogando in un mare di luoghi comuni... Per quanto sia forte ed innegabile l'ingerenza della mafia al sud, il Po non è una sorta di linea Maginot che divide l'Infermo dal Paradiso. Forse è vero, sarebbe meglio che le due estremità dello stivale prendessero direzioni diverse. Ah dimenticavo, nei primi sei mesi del 2008 il ricorso alla cassa integrazione in Basilicata è aumentato del 75%, seconda solo alla Marche... qui, praticamente, stanno chiudendo tutti da un paio d'anni, se non è crisi questa...
Con immutata stima, buona serata
 
   
Luxxil
Luxxil il 26/01/09 alle 19:56 via WEB
L'Italia è ancora uno stato giovane, che deve superare le sue prove. Mi rendo conto di essere caduta in luoghi comuni. Anche in altri paesi europei c'è il federalismo, è funzionano bene. Qui sembra che quando si parla di federalismo si parli di dividere l'Italia in due, caso mai di rendere più responsabili le nostre regioni davanti ai suoi cittadini. Non sono una leghista, ma ogni abitante del nord viene visto come tale se non dice che è contro il federalismo.Con immutata stima e simpatia Giò
 
     
mizar_s_light
mizar_s_light il 27/01/09 alle 00:27 via WEB
La Repubblica Federale "modello" in Europa credo sia la Germania, escludendo Svizzera ed Austria per l'esiguità dei loro territori e la federazione Russa per motivi culturali. In quel caso parliamo di una repubblica nata federale, con meccanismi collaudati ed efficenti, e poi, come ripeto, non è di federalismo che si parla in Italia ma di devoluzione. Quanto a l'essere leghisti credo che dopo le ultime elezioni tale definizione sia andata ben oltre i soliti patetici "Padania libera" e "Roma ladrona", visto il numero di consensi ricevuti ha fatto della Lega Nord un partito che ha saputo ricoprire un ruolo sociale non indifferente, sostituendosi probabilmente al fantoccio della sinistra. Credo comunque che il pallino del senatur sia sempre lo stesso. Auspico comunque, Gio, un rinnovato buon senso che permetta di scegliere una soluzione che garantisca un uso efficente delle risorse, limiti al massimo gli sprechi, tutelando i diritti di ogni cittadino.
Un abbraccio, 'notte :)
 
CherryM00N
CherryM00N il 25/01/09 alle 21:43 via WEB
Sono daccordo con te su tutti i punti, la mia opinione e' che cio' che sta accadendo sia vergognoso. Ricordo che prima delle elezioni, si parlasse di un referendum.. malgrado lo scoraggiante corso della politica italiana, buona serata Miz
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 26/01/09 alle 00:08 via WEB
Calare decisioni dall'alto, magari ponendo la fiducia se necessario, è molto più facile, ma anche nella improbabile possibilità che si facesse ricorso ad uno strumento di democrazia diretta come il referendum credo che il tutto si tradurrebbe in un mero nord contro sud. Grazie Cherry, a presto.
 
   
CherryM00N
CherryM00N il 27/01/09 alle 00:45 via WEB
Caro Miz, al di la' dell'improbabile referendum, mi sembra sbagliato cadere nell'errore di inquadrare la questione un braccio di ferro nord/sud. Questo e'cio' che cercano d'istigare i politici che la auspicano. Credimi discuto regolarmente con persone (chiaramente di idee diverse da quelle governative!) che pur essendo nelle zone da cui vengo originariamente anch'io (Lombardia)sono completamente contrari al federalismo fiscale. Che al nord d'Italia tutti dovrebbero sentirsi di farne bandiera e' il solito plagio morale e informativo. Sono le false priorita'che nascondono la piu' totale mancanza di politiche economiche per portare il Paese fuori dalla crisi. In Italia si sta alimentando odio e cercando di creare divisioni, in un momento in cui bisognerebbe cementare l'unita'. Grazie a te per i tuoi argomenti up-front : )
 
     
mizar_s_light
mizar_s_light il 27/01/09 alle 00:54 via WEB
E' vero, quella di alimentare contrasti è sicuramente una pratica subdola e realmente attuata, si sa, la malainformazione muove le masse. Non avevo dubbi sul fatto che non tutti siano d'accordo con questo modello di federalismo fiscale, così come non nutro alcun pregiudizio verso i miei connazionali del nord e penso che questo sia riscontabile nelle mie parole. Al momento, purtroppo, pare non ci sia via di scampo, a meno di clamorosi ribaltoni (le europe alle porte potrebbero incrinare le allenaze) il futuro che si prospetta è più o meno questo... up-front???? Wow!!! ihihih :p 'notte cara redMoon
 
     
CherryM00N
CherryM00N il 27/01/09 alle 16:02 via WEB
So che non nutri pregiudizi verso nessuno e che non tolleri le discriminazioni, e' ovvio da tutto cio' che scrivi. Non intendevo lontanamente isinuare cio', quanto l' insopportabile coercizione e l'isulto da parte di certi politici che conducono le proprie campagne inneggiando all'uso dei fucili durante i comizi, che coniano termini inesistenti con i quali magari io poi mi sento chiamare (voi della padania!)e che pretendono di rappresentare le popolazioni per intero di certe zone d'Italia. Aggiungerei che gli stessi signori hanno fondato e fatto fallire una banca (come credenziale in materia economica mica male eh?!), il frutto dello stesso delirio dovrebbe essere la cosiddetta "riforma"..Come ben dici, intanto vediamo le europee. Buona giornata carissimo : )
 
     
mizar_s_light
mizar_s_light il 28/01/09 alle 00:25 via WEB
Il pensiero che tu potessi insinuare qualcosa non mi ha nemmeno sfiorato Cherry, era solo un'inutilecorollario del mio commento :) A proposito... ma quello del fucile, non era contrario all'entrata nell'Europa Unita etc etc? E si presentano alle Europee... un altro punto a favore ;) 'notte carissima redMoon
 
     
CherryM00N
CherryM00N il 28/01/09 alle 02:45 via WEB
..si e' sempre quello, un figurone in Europa con un curriculum del genere e altre perle come sindaci del suo partito(quello di Verona) condannati per razzismo in tribunale..meglio di cosi..Sogni d'oro Miz : )
 
giornodimaggio
giornodimaggio il 26/01/09 alle 20:16 via WEB
ho aspettato un po' a commentare questo post. sinceramente non so cosa sia meglio, indubbio è che a tutti, indifferentemente da dove è la residenza, dovrebbero essere fatti salvi gli stessi diritti. se federalismo significa sperequazione non sono d'accordo. se invece è stimolo ad un piu' proficuo impiego delle risorse locali allora sì. non sono molto ferrata in materia, causa il mio disamore per la res publica che ormai va avanti da anni. visto il mio girovagare per l'Italia sono apolide e quindi non credo di essere di parte nell'affermare che se le cose non vanno non è per il federalismo o meno è per l'inefficienza con cui i nostri soldi vengono gestiti. a tutti i livelli. dovremmo prima cominciare da lì, senza buttare la sabbia negli occhi con riforme i cui effetti reali si vedrebbero solo a distanza di tempo. ciao, Mizar ^-_-^
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 27/01/09 alle 00:30 via WEB
Gettare sabbia negli occhi, parole sante, ed è quello che si fa più spesso ultimamente. Sono assolutamente d'accordo con te, maggior efficenza nella gestione delle risorse tutelando i diritti dei cittadini. 'notte occhidighiaccio
 
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Un blog di: mizar_s_light
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MIZAR

Zeta Ursae Majoris

Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.

I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.

Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.

Ed io non le conosco tutte...

 

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01 Febbraio 2009 - Diga San Giuliano - Matera

 

 

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