IO E TE...NAPOLI

SEDUTO IN MEZZO AL TRAFFICO HO VISTO UN ANGELO VERO...VOLAVA SOPRA AL VOMERO...IL CIELO ERA SERENO. DA S.MARTINO VEDI TUTTA QUANTA LA CITTà,COL MONDO IN TASCA E SENZA DIRSI UNA PAROLA...IO TI RICORDO ANCORA. MA è LA MIA CITTà...FRA L'INFERNO ED IL CIELO DIMMI SE SEI TU QUELL'ANGELO VERO...

 
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NAPULE E'...

Napule è mille culure, Napule è mille paure
Napule è a voce de' creature che saglie chianu chianu
E tu sai ca nun si sule

Napule è nu sole amaro Napule è addore e mare
Napule è na carta sporca e nisciuno se ne importa
E ognuno aspetta a 'ciorta

Napule è na' camminata, inte e viche miezo all' ato
Napule è tutto nu' suonno e a sape tutto 'o munno
Ma nun sann' a verità


Napule è mille culure, Napule è mille paure
Napule è nu sole amaro, Napule è addore e' Mare
Napule è na carta sporca e nisciuno se ne importa
Napule è na' camminata inte viche miezo all'ato
Napule è tutto nu suonno e a sape tutto o' munno….

 
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IL RAGù DELLA DOMENICA

Il ragù è la salsa più profumata del mondo con cui ogni famiglia napoletana "verace" celebra la domenica ed ogni altra festa familiare. L'etimologia della parola è francese ragout, che proviene da ragouter (rinforzare il gusto) che a sua volta proviene dal latino gustus. L'origine della nostra salsa non può essere molto antica tanto che il  Cavalcanti ne dà alcune ricette senza darne importanza,quindi,a mio parere,deve essere stata creata verso la metà del 700 trasformando qualche Ragù all'italiana.immagine
 

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E DAMM' STA VUCCHELLA...CA PE M'AVVELENA' E ZUCCHERO SE FA'...
 

PULCINELLA...

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« IL BASSO......A PROPOSITO DI SADE... »

NA CANZUNCELLA...

Post n°91 pubblicato il 12 Giugno 2007 da XXXGIUSIXXX
 
Tag: musica

...a chi si perde e si ritrova... sul filo dei sogni...

                                             

 ...a chi si sente una stella senza cielo...

                

                      ...a chi riesce ad essere sexy anche in accappatoio...

                                                                    

                                                            ...a chi vive la vita in piccoli sorsi...

...a chi potrà parlare quanto sparire e non farsi più vedere nè sentire...

                              

              ...a chi,seppur con fatica,mantiene tutto in equilibrio,tutto
                                 ciò che vede,che sente,che resta...

        

                 ...a chi è solo...

                                                 

                                             ...a chi rimane e si trasforma...

            ...a chi non ha scelto di nascere e vuole vivere come gli pare...

        

                  ...a chi non ha paura di farsi accarezzare delicatamente il cuore...

...a chi giorno per giorno crede nelle favole,ma non dorme ad occhi aperti...

              

                                ...a chi vuole la libertà...

                                                

                                                                    ...a chi ama le stelle...

                      ...a chi pensa e quindi è,rimanendo pur sempre se stessa...

                                 

          ...a chi è leggermente folle,ma conosce se stesso...

                                                              ...a chi è senza censura e senza veli...

              

         ...a chi ha pero le parole,o forse sono loro che perdono lui...

                               

                                          ...a chi vive di passioni...

Aggio girato 'o munno sotto e ncoppa
E cammennanno so' arrivato ccà
Me porto sempe appriesso 'o pianoforte
Pecché nun pozzo sta' senza sunà
Faciteme cantà 'na canzuncella
Che a tutti quanti voglio dedicà
Voglio cantà 'na canzuncella doce doce
Che parte 'a Napoli e luntano vò arrivà
'Na canzuncella che facesse truvà pace
A tutt'a gente ca int'a pace nun ce sta
'Na canzuncella che trascesse dint'o core
Putesse fà rummore pè chi non vò sentì
'Na canzuncella che dicesse a tutti quanti
Vuliteve chiù bene e io so cuntento
Oh oh oh oh
Oh oh oh oh
Me piaceno 'e guagliune nnamurate
Si 'e vedo stritte stritte 'e s'abbraccià
Pecché se vonno bene uno cu'll'ato
E 'nzieme tutt'a vita vonno stà
Oinè basta nu' poco 'e sentimento
E po' cantà cu' me chi vò cantà
Jamme a cantà 'na canzuncella doce doce
Che parte 'a Napoli e luntano vò arrivà
'Na canzuncella che facesse truvà pace
A tutt'a gente ca int'a pace nun ce sta
'Na canzuncella che trascesse dint'o core
Putesse fà rummore pè chi non vò sentì
'Na canzuncella che dicesse a tutti quanti
Vuliteve chiù bene e io so cuntento
Oh oh oh oh
Oh oh oh oh
'Na canzuncella che trascesse dint'o core
Putesse fà rummore pè chi non vò sentì
'Na canzuncella che dicesse a tutti quanti
Vuliteve chiù bene e io so cuntento
Oh oh oh oh
Oh oh oh oh

...a chi ha miliardi di ammiratrici...

...a chi ha abbandonato i fogli del suo romanzo d'amore,ma l'ultimo è ancora nella sua borsa...bianco...

...a chi balla e siscatena.perchè sa che 'o munn se move insieme a lui...

                                  

                                      ...a chi ama la musica...

...a chi ti porterebbe vicino al mare e tenendoti per mano e ti direbbe due parole per non  lasciarti più...

                                          

                                             ...a chi ama il mare...

...a chi non asciuga le lacrime,ma vi ci poggia le labbra catturandole...

                                                  

                                           ...a chi sa che napoli è tutto un mondo a parte...

 ...a chi è consapevole che nulla è impossibile...

                                                                  

                                                            ...a chi vuole riprovare...

...a chi non giudica,non commenta,non risponde. Racconta e basta...

                             

                          ...a chi cerca un'alternativa per essere libera...

           

                      ...a chi ama la vita...

...a chi non promette mai perchè sa di mantenere le promesse fatte...

...a chi si sente parte della gente,gente che lotta insieme senza prendere in giro nessuno...

                            

                                  ...a chi ama la natura...

                                                 

...a chi non ha paura...

...a chi sa che vale la pena di vivere,e per i nostri pensieri e per le nostre passioni...

    ...a chi scrive in rosa,ma ha il cuore azzurro...

 
 
 
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Un blog di: XXXGIUSIXXX
Data di creazione: 30/01/2007
 

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LUCIANO DE CRESCENZO

"Penserò al Napoli da quando mi sveglierò fino alla fine della partita. Lo vedrò a casa grazie a Sky. Non inviterò Arbore, perchè lui di calcio non capisce nulla. E poi in queste circostanze bisogna soffrire da soli. Il dolore non si condivide." 
 

I FANTASMI DI NAPOLI...

Il fantasma della basilica dell'Incoronata
 In questa Basilica, in alcuni periodi dell'anno (ed in particolare durante la primavera), lungo le adiacenti gradinate appare lo spettro di una giovane ragazza in abito nuziale.
Ella avrebbe dovuto percorrere quei gradini per coronare il suo sogno d'amore ma, proprio nel giorno fissato per il matrimonio, morì di tisi.
Curiosità: il Fantasma sembra apparire solo alle ragazze nubili
 

Il fantasma dell'impiccato

In zona Corso Garibaldi, pare vi sia un condominio infestato dal Fantasma di un impiccato. La sua testa appare lungo le scale ed ha terrorizzato molte persone.
L'apparizione sarebbe da imputarsi ad un soldato spagnolo che fu impiccato dal popolo in rivolta.

Il fantasma di via Bovio

Lungo le strade che confluiscono nella piazza, appare lo spettro di una donna
del Seicento.
Il suo Fantasma fugge disperato come se fosse inseguito.
Nessuno é riuscito però a scorgere il suo volto e ad avvicinarla.
Si ritiene che l'apparizione sia quella di una donna violentata e poi uccisa dai
saraceni molti secoli fa. 

Il fantasma del Palazzo reale

Maria Carolina di Borbone, sposa di Ferdinando IV di Napoli, dà vita a
sfarzosi ricevimenti nelle sale del museo di Capodimonte.
Nei saloni apparirebbero luci e misteriose figure. 
Le danze sono accompagnate dal suono di antichi strumenti musicali.

Il fantasma di Palazzo Fuga

Questo antico palazzo, che alcuni secoli addietro ospitava i poveri della città, secondo alcune indiscrezioni sarebbe ancora popolato da misteriose presenze: bagliori alle
finestre, strane figure e lamenti animano questo luogo.

I fantasmi del Ponte Sanità

Il ponte si trova in zona Capodimonte. Secondo alcune testimonianze, durante le notti piovose, sarebbero udibili i lamenti e i pianti di coloro che ivi si suicidarono

Il fantasma di via Marina

Lungo questa via appare lo spettro di un soldato della marina americana.
Costui apparirebbe (cosa curiosissima!) solo quando negli appartamenti della zona vengono preparate delle patatine fritte.
Biondo e con un amichevole sorriso, in testa porta la tipica bustina della marina militare.

Il fantasma della Chiesa di santa Chiara

Giovanna I d'Angiò, regina di Napoli, fu uccisa nel 1382 nel castello di Muro per ordine di Carlo III di Durazzo che ne aveva invaso il regno.
Poiché ella aveva appoggiato l'antipapa Clemente VII, papa Urbano VI non le
concesse la sepoltura in terra consacrata.
Ebbene, secondo una tradizione partenopea, ogni anno nella ricorrenza della
sua morte, Giovanna apparirebbe nel chiostro della chiesa di Santa Chiara.
Secondo quanto si narra, avanzerebbe lentamente lungo i vialetti o rasente ai muri
col capo chino.
Nel suo incedere, di tanto in tanto, farebbe qualche sosta sollevando lo sguardo.
Una nota di colore vuole che la sua espressione sia così terribile da determinare la
morte di chiunque incroci i suoi occhi.
Una segnalazione che sembra molto legata alle leggende popolari della zona più che a qualche episodio concreto ma che vale tuttavia la pena di sottolineare

                                   

 

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Qnt è vero....qnt mi mancano le vecchie riunioni di...
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In some peace life insurance weight tables of life...
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immagine(Nell'urtarsi) si stacca e si ritocca,si unisce e si separa,si avvicina e si allontana. [Plutarco]

A ben guardarla,anche la materia sembra pervasa da una grande voglia di fare l'amore e di un'altrettanto grande voglia di libertà. Le molecole,sollecitate come sono dal secondo principio della termodinamica,si desiderano e si respingono. éinnegabile,infatti,che ogniqualvolta siamo soli vorremmo averecompagnia,e che quando ci vediamo circondati da una folla vorremmo isolarci. A questo punto,però,vorrei chiedere agli amici e alle molecole:cos'è più difficile da sopportare per voi:la solitudine o l'oppressione?Londra o Napoli?

 

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