IO E TE...NAPOLISEDUTO IN MEZZO AL TRAFFICO HO VISTO UN ANGELO VERO...VOLAVA SOPRA AL VOMERO...IL CIELO ERA SERENO. DA S.MARTINO VEDI TUTTA QUANTA LA CITTà,COL MONDO IN TASCA E SENZA DIRSI UNA PAROLA...IO TI RICORDO ANCORA. MA è LA MIA CITTà...FRA L'INFERNO ED IL CIELO DIMMI SE SEI TU QUELL'ANGELO VERO... |
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NAPULE E'...
Napule è a voce de' creature che saglie chianu chianu
E tu sai ca nun si sule
Napule è nu sole amaro Napule è addore e mare
Napule è na carta sporca e nisciuno se ne importa
E ognuno aspetta a 'ciorta
Napule è na' camminata, inte e viche miezo all' ato
Napule è tutto nu' suonno e a sape tutto 'o munno
Ma nun sann' a verità
Napule è mille culure, Napule è mille paure
Napule è nu sole amaro, Napule è addore e' Mare
Napule è na carta sporca e nisciuno se ne importa
Napule è na' camminata inte viche miezo all'ato
Napule è tutto nu suonno e a sape tutto o' munno….
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IL RAGÙ DELLA DOMENICA
« 'A VIERNO 'O FRIDDO... | NA CANZUNCELLA... » |
Mimì vive in un basso di vico Pace a Forcella . L'altro giorno mi ha raccontato che aveva avuto per tre giorni il televisore conl'udio scassato e che nessuno della famiglia se n'era accorto. Avevano sentito con l'audio degli altri. Insomma,nella vita del basso il problema del "CHE COSA FACCIO STASERA" non esiste più. le opportunità si affacciano da sole sulla porta aperta del basso napoletano. Non c'è privacy,però non c'è nemmeno il malato che resta solo. Ma ci pensate voi alla vecchiaia? essere vecchi e soli,vivere in un appartamento al sesto piano in un quartiere residenziale. Si e no ti resta il telefono per comunicare col resto del mondo. Nel basso,invece no,nel basso un vecchio non può rimanere solo,nel basso un bambino ha sempre un amico con cui giocare. In pratica è come quando si sta in crociera,ognuno ha una sua cabina,però poi ci si incontra tutti sul ponte a parlare. Ebbè,fate conto che a Napoli ci sono almeno duecentomila persona che vivono in crociera.
Dovete sapere che i bassi in questi ultimi secoli hanno svolto un'importantissima funzione sociale: non avete mai pensato che Napoli è l'unica grande città del mondo priva di quartieri esclusivamente popolari? I ghetti del sottoproletariato,tipici delle città fortemente industrializzate ,come Torino o come Chicago,non sono mai esistiti nella mia città. A Napoli il popolino abitava nei bassi,i nobili nel cosiddetto "primo piano nobile" e la borghesia ai piani superiori. Questa stratificazione sociale di tipo verticale ha ovviamente favorito gli scambi culturali tra le classi,evitando uno dei peggiori mali del classismo e cioè il sempre maggior divario culturale tra il povero e il ricco.
Adesso molti potranno dire che quella che vediamo realmente non è la mia Napoli,quella Napoli che esiste solo nella mia testa e che forse non è mai esistita...
E chi lo sa! Chi lo sa com'è Napoli veramente. Comunque io certe volte penso che anche se Napoli,quella che dico io,non esiste come città,esiste sicuramente come concetto,come aggettivo. E allora penso che Napoli è la città più napoli che conosco e che dovunque sono andata nel mondo ho visto che c'era bisogno di un poco di napoli.
INFO
I FANTASMI DI NAPOLI...
Ella avrebbe dovuto percorrere quei gradini per coronare il suo sogno d'amore ma, proprio nel giorno fissato per il matrimonio, morì di tisi.
Curiosità: il Fantasma sembra apparire solo alle ragazze nubili
Il fantasma dell'impiccato
In zona Corso Garibaldi, pare vi sia un condominio infestato dal Fantasma di un impiccato. La sua testa appare lungo le scale ed ha terrorizzato molte persone.
L'apparizione sarebbe da imputarsi ad un soldato spagnolo che fu impiccato dal popolo in rivolta.
Il fantasma di via Bovio
Lungo le strade che confluiscono nella piazza, appare lo spettro di una donna
del Seicento.
Il suo Fantasma fugge disperato come se fosse inseguito.
Nessuno é riuscito però a scorgere il suo volto e ad avvicinarla.
Si ritiene che l'apparizione sia quella di una donna violentata e poi uccisa dai
saraceni molti secoli fa.
Il fantasma del Palazzo reale
Maria Carolina di Borbone, sposa di Ferdinando IV di Napoli, dà vita a
sfarzosi ricevimenti nelle sale del museo di Capodimonte.
Nei saloni apparirebbero luci e misteriose figure.
Le danze sono accompagnate dal suono di antichi strumenti musicali.
Il fantasma di Palazzo Fuga
Questo antico palazzo, che alcuni secoli addietro ospitava i poveri della città, secondo alcune indiscrezioni sarebbe ancora popolato da misteriose presenze: bagliori alle
finestre, strane figure e lamenti animano questo luogo.
I fantasmi del Ponte Sanità
Il ponte si trova in zona Capodimonte. Secondo alcune testimonianze, durante le notti piovose, sarebbero udibili i lamenti e i pianti di coloro che ivi si suicidarono
Il fantasma di via Marina
Lungo questa via appare lo spettro di un soldato della marina americana.
Costui apparirebbe (cosa curiosissima!) solo quando negli appartamenti della zona vengono preparate delle patatine fritte.
Biondo e con un amichevole sorriso, in testa porta la tipica bustina della marina militare.
Il fantasma della Chiesa di santa Chiara
Giovanna I d'Angiò, regina di Napoli, fu uccisa nel 1382 nel castello di Muro per ordine di Carlo III di Durazzo che ne aveva invaso il regno.
Poiché ella aveva appoggiato l'antipapa Clemente VII, papa Urbano VI non le
concesse la sepoltura in terra consacrata.
Ebbene, secondo una tradizione partenopea, ogni anno nella ricorrenza della
sua morte, Giovanna apparirebbe nel chiostro della chiesa di Santa Chiara.
Secondo quanto si narra, avanzerebbe lentamente lungo i vialetti o rasente ai muri
col capo chino.
Nel suo incedere, di tanto in tanto, farebbe qualche sosta sollevando lo sguardo.
Una nota di colore vuole che la sua espressione sia così terribile da determinare la
morte di chiunque incroci i suoi occhi.
Una segnalazione che sembra molto legata alle leggende popolari della zona più che a qualche episodio concreto ma che vale tuttavia la pena di sottolineare
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(Nell'urtarsi) si stacca e si ritocca,si unisce e si separa,si avvicina e si allontana. [Plutarco]
A ben guardarla,anche la materia sembra pervasa da una grande voglia di fare l'amore e di un'altrettanto grande voglia di libertà. Le molecole,sollecitate come sono dal secondo principio della termodinamica,si desiderano e si respingono. éinnegabile,infatti,che ogniqualvolta siamo soli vorremmo averecompagnia,e che quando ci vediamo circondati da una folla vorremmo isolarci. A questo punto,però,vorrei chiedere agli amici e alle molecole:cos'è più difficile da sopportare per voi:la solitudine o l'oppressione?Londra o Napoli?