Chésta lé casa mè

E' notizia di questi giorni che l'associazione di consumatori (valutate voi se tale associazione tutela tutti i consumatori o solo una parte di essi), Altroconsumo, ha aperto una sottoscrizione per promuovere una Class Action contro la Rai per le “ripetute violazioni del contratto di Servizio Pubblico”.

Per la sedicente associazione a tutela dei “consumatori” (quali?!?!?), le motivazioni della Class Action (ecco perchè mi sono sempre opposto alla sua introduzione in Italia: perchè in Italia non verrà mai usata per il bene collettivo ma solo per interessi pesantemente di parte) starebbero nella cattiva gestione dell'ente statale di giornalisti come Santoro, Gabanelli, Dandini, Fabio Fazio

... avete già capito dove stiamo (anzi stanno!) andando a parare!!!

Per capirne di più, sentite come la mettono quelli che stanno pubblicizzando questa nobile iniziativa :

“Non ci resta che Vespa? Sembra che la Rai voglia arrivare proprio a questo. Ma no! Di certo ci sarà anche Paragone, in quota Lega. Santoro lascia, poi si propone per 1 euro a trasmissione, ma tutto finisce lì. Allora il conduttore di Annozero apre una trattativa con La7, ma forse qualcuno fa pressione su Telecom Italia Media e tutto finisce lì. L’Annunziata s’è dimessa davvero. Fazio resta, ma a metà. La Rai spera di salvare la faccia firmando con Milena Gabanelli e Serena Dandini. Eppure, già durante la scorsa campagna elettorale, il cosiddetto Servizio Pubblico era venuto meno al suo compito d’informazione annullando i principali programmi di approfondimento politico, da Annozero a Porta a Porta. Ma è proprio questo che vogliono gli abbonati?”.

Bene. Anzi male.

Abbiamo una sedicente associazione di consumatori che se da un lato si preoccupa del diritto degli italiani di avere un buon servizio pubblico quando sono in pericolo Santoro e gli altri comunisti (la stragrande maggioranza) in Rai; dall'altro se ne fotte del diritto di quegli italiani che vorrebbero una Rai sana e che da anni subiscono invece le violenze e le cronache faziose di Santoro&C (Dove sei Altroconsumo???)

Logica vorrebbe, a questo punto, che chi sta sulla sponda opposta rispetto a quella su cui siede, comodamente, Altroconsumo, avviasse una Class Action (inutile sperare che lo faccia la sedicente associazione che si picca di tutelare i consumatori... ripeto... quali, solo quelli che stanno a sinistra????) per chiedere alla Tv di Stato che l'intero canale della Rai (non un singolo programma... ma, ripeto, un intero canale!!!), cioè Rai 3, alias la mai morta TeleKabul, la smetta di mandare in onda solo e soltanto programmi politicamente orientati a sinistra.

Ma si sa, in Italia esiste una parte di società che aspetta la manna dal cielo e che se gli chiedi di firmare una petizione (se gli chiedi di “partecipare”) si gira dall'altra parte schifata e indispettita.

Io saprei come chiamarli questi italiani ma non lo dico.

PS

Qualcuno dirà, ci sono cose più importanti della Class Action contro la Rai e di una associazione dei consumatori faziosa! Errore! E' in questo modo - agendo, utilizzando, quando non piegando, ai loro desiderata gli strumenti e i poteri che lo Stato mette a disposizione di tutti i cittadini per cambiare le cose - che tale parte della società italiana, quella che sta a sinistra, si è impossessata di tutti i centri decisionali dello Stato italiano (dalla scuola alla cultura; dalla giustizia al lavoro; dalla televisione ai giornali alle radio). Continuare a lasciargli in mano l'iniziativa significa ritrovarsi sempre più in uno Stato a “loro” immagine e somiglianza, ripeto a “loro” immagine e somiglianza.

http://blog.libero.it/cheitalia/10414550.html