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UN GIORNO MIGLIAIA DI UOMINI LASCERANNO...

Proclama all’occidente 
del presidente algerino Houari Boumediene
nel 1974 dal podio delle Nazioni Unite:

“’Un giorno milioni di uomini lasceranno l’emisfero sud per fare irruzione nell’emisfero nord. E non in modo amichevole.

Verranno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. E’ il ventre delle nostre donne che ci darà la vittoria”.

.........................................

 

IL CUCULO

... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati...

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Dichiarazione Universale
dei diritti umani

................................

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dei diritti dell'uomo nell'islam

................................

 

 

 
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LE CONVERTITE

Post n°819 pubblicato il 11 Aprile 2012 da lecasame

Claudio Galzerano* e Vincenzo Di Peso**

Le convertite

La nuova frontiera della minaccia terroristica di matrice religiosa passa attraverso il reclutamento di giovani donne, spesso occidentali, che abbracciano l’Islam

Da tempo Al Qaeda sta cercando di compensare l’affievolimento della propria capacità operativa (causata dalla significativa perdita di uomini e mezzi) con la capillare diffusione della sua ideologia, allo scopo, soprattutto, di reclutare nuovi adepti.
In una società dominata dalla cultura digitale e che ci consente (o ci impone) di essere permanentemente connessi, le potenzialità offerte dagli strumenti informatici e dai nuovi mezzi di comunicazione sono ampiamente sfruttate anche dalle organizzazioni terroristiche di matrice religiosa.
Non a caso, tali organizzazioni hanno pianificato massicce campagne di propaganda nel Web indirizzate in prevalenza verso i giovani musulmani residenti nei Paesi occidentali.
Ne deriva che oggi ci troviamo a fronteggiare una minaccia terroristica estremamente frammentata e, nello stesso tempo, più pervasiva che in passato, in grado di assumere i volti più diversi.
Anche quello di una

donna occidentale.

Negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei si è assistito al fenomeno di

donne convertitesi all’Islam,

in taluni casi

dopo essersi sposate con un musulmano,

le quali hanno assunto

atteggiamenti più radicali rispetto alle donne di religione islamica dalla nascita.
Vi sono esempi di

donne convertite che hanno fornito supporto logistico e finanziario, che hanno svolto la funzione di corrieri e che hanno eseguito particolari compiti operativi

come la famosa

convertita statunitense Jihad Jane,

al secolo Colleen LaRose, arrestata nel 2009 con l’accusa di stare organizzando attentati in Europa.
Ve ne sono poi altre che si sono occupate dell’aspetto propagandistico e del reclutamento soprattutto sul Web, intessendo una fittissima rete di relazioni.
In questa direzione anche in Italia abbiamo colto spunti di significativo interesse.
A partire dalla fine degli Anni ’90, infatti, l’antiterrorismo italiano ha dispiegato mezzi, risorse e intelligenze per contrastare un fenomeno –

l’integralismo islamico

in quegli anni nuovo e per molti versi sconosciuto al di fuori di un ristretto gruppo di specialisti.
Già allora – parliamo del 2000 – ci imbattemmo in una

convertita all’Islam, una giovane milanese

di 28 anni, che impegnava tutte le sue risorse per

stampare e diffondere un opuscolo dal titolo Al Mujahidat (La combattente).

Era un documento scritto in italiano, distribuito, con frequenza mensile, presso diverse moschee del nostro territorio e rivolto in particolare alle donne musulmane.
La convertita che ne curava la pubblicazione – una certa Barbara islamizzatasi con il nome di

Umm Yahya’ Aisha

era la

moglie di un imam senegalese, Abdelkader,

che in quegli anni guidava la preghiera in una

moschea a Carmagnola,

vicino Torino.
Costui era

noto all’antiterrorismo

 dal 1996, allorquando fu perquisito dalle Digos di Milano e Torino nell’ambito di una delle prime operazioni di polizia effettuate in direzione

 dell’integralismo islamico,

quella convenzionalmente chiamata

Shabka (la rete),

conclusasi con

l’arresto di diversi estremisti

accusati di fare parte di una

cellula di supporto logistico dei Gruppi islamici armati algerini.

Questo imam, sospettato di essere

uno dei punti di riferimento nel nostro Paese per gli aspiranti combattenti

desiderosi di raggiungere i territori di jihad, venne

espulso verso il Senegal nel 2003 perché ritenuto pericoloso per la sicurezza nazionale.

Barbara alias Umm Yahya’ Aisha seguì il marito insieme ai loro figli.

segue

 
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