Chésta lé casa mè

Allontanate da via Barzaghi quattro famiglie.
Boni (Lega): Ora rimborsino il Comune

Vivono “a scrocco” nel campo rom
ma hanno una casa (di proprietà)

MILANO 06/05/2010 - Vivevano “a scrocco” nel campo rom Triboniano eppure una casa, in cemento e mattoni, ce l’avevano già. Quattro famiglie sono state allontanate dal campo rom di via Barzaghi per aver violato il regolamento delle aree destinate ai nomadi. Da alcuni accertamenti è infatti emerso che erano già proprietari di case nel Pavese. La Polizia Locale, insieme alle forze dell’ordine, ha dunque provveduto ad allontanare i 20 rom romeni dai container, che si trovavano nell’area 2 e che saranno definitivamente rimossi dal campo.

«Il regolamento che vige nei campi autorizzati - ha spiegato il vice sindaco Riccardo De Corato - è sempre stato chiaro. Non si può vivere a spese della comunità e poi avere case sparse in giro per la Lombardia. Questa è gente che ha cercato di prendere in giro l’amministrazione tenendo il piede in due scarpe, pertanto gli allontanamenti sono un atto dovuto».

«Il piano di alleggerimento e riduzione dei campi rom - afferma l’assessore Moioli - continua con l’allontanamento di coloro che non hanno titolo a rimanere sulla base delle norme previste dal regolamento del Commissario Straordinario. Più di cinquanta provvedimenti di allontanamento sono stati notificati».

«Grazie anche ai controlli fortemente voluti dal Ministro Maroni, - dichiara Davide Boni, consigliere regionale della Lega - la truffa perpetrata a danno delle istituzioni e di tutti i milanesi è stata scoperta. «Ora, - prosegue Boni - queste persone dovrebbero rimborsare le spese che la comunità ha sostenuto per ospitarli nel campo autorizzato di Via Triboniano». «Questa notizia - conclude l’esponente della Lega - dimostra che mentre da un lato le istituzioni milanesi si siano affannate ad aiutare i nomadi, dall’altro non c’è volontà di rispettare le leggi, approfittando del grande senso di solidarietà che da sempre contraddistingue Milano».

da Il Giornale