Creato da: lecasame il 04/04/2010
Con calma e per piasèr

 

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DIFENDIAMOCI!

Intanto difendiamoci
da chi ci sta sbranando,
poi penseremo a individuare
chi glielo sta lasciando fare.

 

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UN GIORNO MIGLIAIA DI UOMINI LASCERANNO...

Proclama all’occidente 
del presidente algerino Houari Boumediene
nel 1974 dal podio delle Nazioni Unite:

“’Un giorno milioni di uomini lasceranno l’emisfero sud per fare irruzione nell’emisfero nord. E non in modo amichevole.

Verranno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. E’ il ventre delle nostre donne che ci darà la vittoria”.

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IL CUCULO

... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati...

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SPOT PARTITO DEMOCRATICO SVEDESE

 

QUESTA E' SPARTA!

 

Dichiarazioni DIRITTI UMANI

Dichiarazione Universale
dei diritti umani

................................

Dichiarazione Universale
dei diritti dell'uomo nell'islam

................................

 

 

 
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IDA MAGLI: BENE IL RIMPATRIO DEI ROM DECISO DA SARKOZY

Post n°303 pubblicato il 16 Settembre 2010 da lecasame

Rom espulsi, ecco perché Sarkò ha ragione

Il «diverbio» fra la Francia e l’Unione Europea, provocato dal rimpatrio di gruppi di rom irregolari effettuato dal governo francese, sta diventando sempre più infuocato. Reazioni stizzite da parte della Francia (con il presidente Sarkozy che ha replicato «se li prendano loro»), un «grande Stato» che non vuol sentirsi redarguire da nessuno, tanto meno dall’Ue, e accuse appena velate da parte dell’Ue di «disobbedienza» alle maggiori virtù del grande Sovrastato. Oltre al conflitto di autorità, aleggia poi intorno alla questione dell’immigrazione rom, in maniera più o meno esplicita, una vaga accusa di razzismo; meccanismo psicologico che si continua ad adoperare per mettere in penitenza gli Stati europei come se gli anni, le generazioni e i sentimenti non fossero mai passati. A questo meccanismo psicologico sarà bene dare il suo vero nome: è un ricatto che nessuno intende più accettare. I problemi dati dall’immigrazione nell’occidente europeo sono reali e gravissimi e molti cittadini si domandano come mai l’Ue sia capace soltanto di protestare e non di dare qualche suggerimento, di aiutare a trovare delle soluzioni.
Convinciamoci, però, che dall’Ue è impossibile aspettarsi soluzioni; anzi, dobbiamo augurarci che non ce ne fornisca mai perché sarebbero comunque contro i nostri interessi e a favore degli immigrati. Insomma, dobbiamo deciderci a guardare in faccia la realtà: l’immigrazione è voluta, sollecitata, aiutata, spinta dall’Ue, non per le virtù di solidarietà, di bontà, di accoglienza di cui si vanta e che sono soltanto argomenti di facciata, per giunta poco credibili da parte di uno Stato. Fino alla nascita dell’Ue, infatti, la storia non aveva mai conosciuto Stati «virtuosi». L’unificazione europea è nata per eliminare gli Stati, le Nazioni. Tutto quello che era possibile fare a tavolino a questo scopo i politici l’hanno già fatto: istituzioni sovranazionali, moneta comune, cittadinanza, eliminazione dei confini e così via. Ma sono i popoli che creano le Nazioni, gli Stati, non il contrario.
È questa la dura realtà (dura per loro) di cui i politici, i banchieri soprattutto, non hanno voluto tener conto nel progettare l’unificazione europea. Dato che l’unico sistema, o almeno il sistema più efficace per disintegrare i popoli è l’immigrazione, la presenza massiccia di stranieri, di persone diverse per lingua, per costumi, per religione, l’Ue ha programmato l’immigrazione. Adesso, però, è stato raggiunto un punto limite che i governanti dei singoli Stati da una parte, e i governanti dell’Ue dall’altra, non sanno come risolvere perché non avevano mai detto chiaramente ai cittadini qual era la meta finale: la fine delle Nazioni, dei singoli Stati. Fra l’altro poi, questa non è neanche la vera meta: l’unificazione europea è una tappa, quella principale, ma soltanto tappa, di quella mondializzazione cui aspirano banchieri ed economisti già da molti anni.
Ci troviamo, quindi, fra due fuochi, così come ci si trovano i partiti di Sinistra. Il «vuoto» di idee, e di uomini, che li contraddistingue e che li tenta a richiamare in aiuto il loro esperto in mondialismo, Romano Prodi, dipende da questo: non osano dire ai loro seguaci di entusiasmarsi per gli stessi ideali dei banchieri, ossia per l’Ue e per la mondializzazione, ma cos’altro possono fare? Io avrei una proposta: mettano le carte in tavola e aiutino tutti a discutere a viso aperto di questo che è adesso l’unico vero dilemma che abbiamo di fronte: salvare lo Stato oppure andare avanti verso la mondializzazione.
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Questo articolo (ringrazio vivamente Ida Magli) mi conferma quello che, modestamente, avevo capito da anni: il sistema più efficace per disintegrare i popoli è l’immigrazione, la presenza massiccia di stranieri, di persone diverse per lingua, per costumi, per religione. Mi sono permessa anche di dirlo, di parlarne esplicitamente all'interno delle mie amicizie e conoscenze, e questo mi ha creato non pochi problemi.
Mi fa piacere constatare che come me, molte altre persone l'hanno capito. E siamo sempre di più...

 
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