Creato da: lecasame il 04/04/2010
Con calma e per piasèr

 

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DIFENDIAMOCI!

Intanto difendiamoci
da chi ci sta sbranando,
poi penseremo a individuare
chi glielo sta lasciando fare.

 

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UN GIORNO MIGLIAIA DI UOMINI LASCERANNO...

Proclama all’occidente 
del presidente algerino Houari Boumediene
nel 1974 dal podio delle Nazioni Unite:

“’Un giorno milioni di uomini lasceranno l’emisfero sud per fare irruzione nell’emisfero nord. E non in modo amichevole.

Verranno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. E’ il ventre delle nostre donne che ci darà la vittoria”.

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IL CUCULO

... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati...

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SPOT PARTITO DEMOCRATICO SVEDESE

 

QUESTA E' SPARTA!

 

Dichiarazioni DIRITTI UMANI

Dichiarazione Universale
dei diritti umani

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Dichiarazione Universale
dei diritti dell'uomo nell'islam

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Messaggi del 29/05/2012

 

Piazzapulita : L'INTERVISTA A MONTI - I GIOVANI 24/05/2012

Post n°887 pubblicato il 29 Maggio 2012 da lecasame

Piazzapulita : L'INTERVISTA A MONTI - I GIOVANI 24/05/2012

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17 lunghissimi secondi di silenzio e poi il nulla farcito di parole

 
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ORAZIO RAGUSA, PRESIDENTE REGIONE SICILIA. lavora 10 minuti al mese e guadagna 3000 euro

Post n°886 pubblicato il 29 Maggio 2012 da lecasame

Casta, lavora 10 minuti al mese e guadagna 3000 euro

Assemblea Regionale della Sicilia ha un costo pari a quello di tutto il Parlamento italiano. Come può una regione sola costare quanto le prime istituzioni del paese è un mistero, ma basta guardare il comportamento di alcuni amministratori per farsi due conti. La regione Sicilia ha una commissione che controlla la qualità dei decreti emessi dal parlamentino regionale. Questa commissione costa 250.000 euro l’anno.

Nell’organico di questa commissione ci sono nove deputati regionali che dall’inizio dell’anno ad oggi hanno lavorato, da verbale, ben 50 minuti. Quindi esattamente dieci minuti al mese. Il presidente di questa commissione, Orazio Ragusa, che percepisce già il lauto stipendio da deputato regionale aggiunge un’indennità da 3000 euro al mese per il suo lavoro in questa commissione. Tremila euro per 10 minuti di lavoro non è una brutta cifra. Chissà se la spending review del governo arriverà fino a questi tagli. La commissione è stata istituita nel 2008, e purtroppo non è l’unico spreco della regione Sicilia.

http://www.haisentito.it/articolo/casta-lavora-10-minuti-al-mese-e-guadagna-3000-euro/51449/

 
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Ospite islamica rifiuta il pollo servito con le stesse posate delle braciole di maiale

Post n°885 pubblicato il 29 Maggio 2012 da lecasame

Terremoto e problemi di convivenza: E c’è pure il mestolo... “impuro”

Ospite islamica rifiuta il pollo servito con le stesse posate delle braciole di maiale

Usi, costumi e tradizioni delle varie etnie che popolano evidenti i campi degli sfollati continuano a mettere alla prova gli uomini della Protezione civile. A San Felice, tanto per fare un esempio, all’indomani della “rissa del ragù”, innescata da una ragazza che ha platealmente lamentato di essere stata deliberatamente servita di ragù di carne invece che di tonno, ora bisogna stare attenti anche al... mestolo.

«Una ragazza di religione islamica ha protestato perché al momento di servire i secondi c’erano pollo e braciole. Lei ha scelto il pollo, ma non voleva che le venisse somministrato con il mestolo che il cuoco aveva in mano, in quanto avendo servito ad altri il maiale, quel mestolo era “impuro”, contaminato», ha spiegato ieri un testimone, assistendo alla scena e all’imbarazzo col quale uno degli alpini di Trento addetti alla mensa ha dovuto gestire il caso, per evitare una nuova incontrollabile sceneggiata. «Quando c’è stata l’emergenza dei profughi dalla Tunisia ci avevano dettato le direttive, ma qui ci siamo trovati sinceramente alle prese con questioni ancor più problematiche. Vedremo di attrezzarci...», commenta uno dei volontari.

Se però gli islamici magrebini hanno dato parecchio filo da torcere, ieri i Sikh di origine indiana, opportunamente istruiti e redarguiti dall’inviato del console di Milano e dalla comunità reggiana, si sono arrangiati: «Abbiamo nostri costumi e nostro cibo, per cui abbiamo chiesto e ottenuto di poter servire i nostri connazionali». E così è stato. Ieri poi a San Felice è arrivato un pulman di Ghanesi, intenzionati a sostenere i loro connazionali ospiti del campo Trento di San Felice. Dove sono ospiti 32 nigeriani (4 di religione islamica) e 28 nigeriani ( di cui 8 di religione islamica.

«Siamo venuti per portare loro conforto», spiega Isacco, che abita a Modena. Nigeriani e Ghanesi hanno a lungo parlato con i loro connazionali. Poi il capo delegazione dei volontari si è rivolto al responsabile del campo di Trento, Alberto Trenti: «Noi siamo a disposizione, diteci cosa dobbiamo fare, dare soldi o fare le pulizie, e noi lo faremo...». (ase)

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/05/28/news/e-c-e-pure-il-mestolo-impuro-1.5168743

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Terremoto e problemi di convivenza: piatto sbagliato al ragù, ed è il caos

Una giovane islamica e i parenti urlano contro la mensa: «Avete fatto apposta»

Le è stato servito per sbaglio un piatto di pasta con il ragù, e nel campo profughi si è scatenato un gigantesco e imbarazzante parapiglia.

Protagonista una ragazza di religione islamica, che l’altra sera ha accusato la mensa e la gestione del campo uno di piazza Mercato, di avere appositamente provocato l’incidente. Circostanza ovviamente falsa, dal momento che la Protezione civile di Trento, supportata dall’associazione carabinieri e dalla Forestale, sta invece gestendo in modo impeccabile il campo tra i più problematici di quelli presenti sul territorio, che ospita circa 350 persone.

«E pensare che qui siamo organizzati per fornire pasti specifici ai celiaci. La ragazza ha allungato il vassoio per un disguido», spiega uno degli addetti alla sicurezza.

Giustificazione e rammarico non sono bastati: la giovane magrebina quando ha visto il ragù in un piatto che doveva essere al tonno ha iniziato ad urlare. In pochi istanti si sono radunati parecchi suoi parenti e il clima si è immediatamente surriscaldato, con l’accusa di avere deliberatamente orchestrato la somministrazione vietata dai costumi islamici.

Così, ancora una volta, c’è voluta la pazienza e il peso delle forze in divisa per tornare alla normalità. Il tutto un paio di giorni dopo la rissa con accoltellamento tra magrebini, per la priorità nell’accesso a schede da 5 euro che Vodafone offriva nel campo.

«Venendo in Emilia, francamente non ci aspettavamo di dover affrontare questo tipo di problematiche», commentavano ieri mattina alcuni dei volontari trentini del campo.

Tra l’altro sempre ieri mattina è stata eseguita la seconda disinfestazione della tenda nella quale erano stati ospitati alcuni magrebini. Persone affette da scabbia, e immediatamente avviate all’ospedale.

Al termine della seconda disinfestazione, eseguita da un gruppo specializzato di bonificatori arrivati da Venezia, la tenda sarà smontata e dovrà essere distrutta. Una operazione che sarà affidata al Comune di San Felice, dal momento che nè i trentini, nè i veneziani sono certo intenzionati a riprendersela.

27 maggio 2012

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/05/27/news/piatto-sbagliato-al-ragu-ed-e-il-caos-1.5163073

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I volontari dicono "Vedremo di attrezzarci???!!!" Cioè? Mestoli appositi per islamici? Io direi di attrezzarci con scarponi da montagna belli grossi e poi... a pesade 'ndel cùl

 
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Ci tocca pure la tv dei Rom. Con i nostri soldi.

Post n°884 pubblicato il 29 Maggio 2012 da lecasame

Ci tocca pure la tv dei Rom. La legge già approvata in commissione.

Se passerà il riconoscimento della lingua, i Sinti pronti a invadere i media

Tra i benefici della legge ci sono l'insegnamento della lingua Rom a scuola, i documenti in tribunale tradotti in Romanes, radio e tv.

L’insegnamento della lingua Rom a scuola, i documenti in tribunale tradotti in Romanes, una radio e una televisione per l’etnia Sinti. Lo scenario si prospetta sempre più vicino e reale. La Commissione Affari Esteri e comunitari della Camera ha approvato uno specifico emendamento nell’ambito della ratifica della Carta europea della lingue minoritarie. Gli onorevoli Matteo Mecacci (Radicali) e Jean Leonard Touadi (Pd) hanno proposto di inserire le lingue parlate da Rom e Sinti tra quelle riconosciute e tutelate in ambito nazionale. E la norma è passata nonostante il governo, tramite il Ministero dell’Interno, avesse espresso parere contrario. Ma in Commissione tutti hanno votato a favore, tranne la Lega Nord.

Nuova legge? - La discussione passerà ora al voto del Parlamento, dove si profila un fronte comune tra Pd e parte del Pdl. Ci sono, quindi, buone possibilità che la linea pro-Rom diventi legge. Il popolo Sinti avrà tutti i benefici del caso, mentre le minoranze lombarde, venete e piemontesi continuano a non essere minimamente considerate. Il riconoscimento è prima di tutto simbolico ma porterà anche dei benefici giuridici ed amministrativi. Come spiega Dijana Pavlovic, attrice serba di etnia Rom e candidata al Parlamento nel 2008 con Sinistra Arcobaleno, questa decisione «di includere la nostra lingua nell’elenco di minoranze linguistiche tutelate, previsto dalla legge 482, potrebbe aprire la possibilità di insegnare la lingua Romanes nelle scuole con studenti Rom, ma anche la nascita di radio e televisioni per la nostra minoranza. O, più in piccolo, il riconoscimento dei nostri funerali e la traduzione degli atti legali in tribunale».

La presenza in italia - I Rom e Sinti presenti al momento in Italia sarebbero tra i 150 e i 200mila, secondo le stime più attendibili. Sono sparsi in tutto il territorio, al contrario di molte altre minoranze che si concentrano invece in una specifica area geografica. Questo può portare ulteriori difficoltà, perché ogni regolamentazione si dovrà applicare in ambito nazionale e non locale. Ma la Pavlovic promette: «Ci mobiliteremo in Aula per far passare questo riconoscimento».

La reazione leghista - L’approvazione della norma ha già scatenato le prime reazioni politiche. La Lega Nord ha infatti già annunciato battaglia e l’onorevole Matteo Salvini, eurodeputato e segretario in pectore del partito in Lombardia, spiega il suo disappunto: «Abbiamo già pronta un’interrogazione da presentare a Bruxelles. Vogliamo infatti che le minoranze lombarde vengano riconosciute ed è folle che invece venga data la precedenza ai Rom. Questa corsia preferenziale non è una novità, capita anche per alcuni contributi pubblici. Non capisco in base a che cosa vengano stabilite le priorità. Comunque sono scettico sulla possibilità che possano nascere emittenti televisive o radiofoniche dedicate ai Rom senza finanziamenti delle istituzioni. E in quel caso, Pisapia, che cosa fara?». Dello stesso parere anche l’onorevole Riccardo De Corato del Pdl: «Non voterò mai questa legge in Parlamento: se si devono riconoscere delle minoranze bisognerebbe dar la precedenza ai veneti e ai lombardi. In Italia finora i Rom hanno creato poca integrazione e molti problemi, al contrario di molte altre minoranze. La decisione della Commissione mi sembra un’iniziativa del tutto demagogica. In ogni caso, la radio e la tv non la apriranno con i soldi del governo, al massimo con i contributi di qualche associazione no profit». Radio Rom, se mai nascerà, non avrà vita facile. Le minoranze in coda per avere un briciolo di attenzione sono tante. Ma come è noto, in Italia la fila non la rispetta quasi nessuno.

di Pietro Pruneddu

http://www.liberoquotidiano.it/news/1025499/Ci-tocca-pure-la-tv-dei-Rom--La-legge-gi%C3%A0-approvata-in-commissione.html

 
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