LA LUCE DOPO IL BUIO
uscendo dal buio della mia anima ..scoprendo che tutti siamo Luce..dipingo frammenti di colori..fotografo istanti di vita..raccolgo pensieri..per spargere LUCE ..perle di saggezza raccolte nei miei girotondi per internet..per ARRICCHIRE D'AMORE il ns cammino verso la LUCE..e semplicemente parlarci con il cuore di AMICIZIA!
Messaggi del 16/02/2005
Post n°1244 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
Semplicemente SONO...ascolto i suoni del mondo...siamo TUTTI musicisti di una orchestra sinfonica..tutti siamo "DONI"...io raccolgo un po' di musica..per spargere polvere di LUCE ..frammenti di saggezza rubata in internet..per SCALDARE D'AMORE il ns cammino verso la LUCE...x aiutarci INSIEME ad uscire dal BUIO......... |
Post n°1243 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
|
Post n°1242 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
|
Post n°1241 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
Molto, molto interessante direi... ....un giorno, mentre stava lavorando, sentì un grido d'aiuto venire da una palude vicina. Immediatamente lasciò i propri attrezzi e corse alla palude. Lì, bloccato fino alla cintola nella melma nerastra, c'era un ragazzino terrorizzato che urlava e cercava di liberarsi. Il fattore Fleming salvò il ragazzo da quella che avrebbe potuto essere una morte lenta e orribile. Il giorno dopo una bella carrozza attraversò i miseri campi dello scozzese; ne scese un gentiluomo elegantemente vestito che si presentò come il padre del ragazzo che Fleming aveva salvato: "vorrei ripagarvi" gli disse il gentiluomo, "avete salvato la vita di mio figlio". "Non posso accettare un pagamento per quello che ho fatto" replicò il contadino scozzese rifiutando l'offerta. In quel momento il figlio del contadino si affacciò alla porta della loro casupola. "E' vostro figlio?" chiese il gentiluomo."Si" rispose il padre orgoglioso." "Vi propongo un patto: lasciate che provveda a dargli lo stesso livello di educazione che avrà mio figlio. Se il ragazzo somiglia al padre, non c'è dubbio che diventerà un uomo di cui entrambi saremo orgogliosi". E così accadde. Il figlio del fattore Fleming frequentò le migliori scuole dell'epoca, si laureò presso la scuola medica dell'ospedale St.Mary di Londra e diventò celebre nel mondo come sir Alexander Fleming, lo scopritore della penicillina. Anni dopo, lo stesso figlio del gentiluomo che era stato salvato dalla palude si ammalò di polmonite. Questa volta fu la penicillina a salvare la sua vita. Il nome del gentiluomo era lord Randolph Churchill e quello di suo figlio sir Winston Churchill. |
Post n°1240 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
LA LEZIONE DELLA FARFALLA Un giorno apparve un piccolo buco in un bozzolo e un uomo che passava per caso,si mise a guardare la farfalla che, per varie ore, si sforzava per uscire da quel piccolo buco. Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione. Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare niente altro. Allora l'uomo decise di aiutare la farfalla: prese un temperino ed aprì il bozzolo. La farfalla uscì immediatamente, però il suo corpo era piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento. L'uomo continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all'altro, le ali della farfalla si aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volare. Non successe nulla! In quanto la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate. Non fu mai capace di volare!! Ciò che quell'uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l'intenzione di aiutare, non capiva era che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare... Era la forma con cui Dio la faceva crescere e sviluppare. A volte, lo sforzo è ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita. Se Dio ci permettesse di vivere la nostra esistenza senza incontrare nessun ostacolo, saremo limitati. Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare. Chiesi la forza... e Dio mi ha dato difficoltà per farmi forte. Chiesi la sapienza... e Dio mi ha dato problemi da risolvere. Chiesi la prosperità ... e Dio mi ha dato cervello e muscoli per lavorare. Chiesi di poter volare... e Dio mi ha dato ostacoli da superare. Non ho ricevuto niente di quello che chiesi... Però ho ricevuto tutto quello di cui avevo bisogno. VIVI LA VITA SENZA PAURA, AFFRONTA TUTTI GLI OSTACOLI E DIMOSTRA CHE PUOI SUPERARLI!!! Buona Serata! Mirella :-)) |
Post n°1239 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
Si è giovani se... (by shane1) di Douglas McArthur Non si diventa vecchi perché ci è piovuto addosso un certo numero di anni: si diventa vecchi perché si sono abbandonati i propri ideali. Gli anni solcano la pelle, rinunciare al proprio ideale solca l’anima. Le preoccupazioni, i dolori, i timori e la disperazione sono i nemici che lentamente ci piegano verso la terra e ci fanno diventare polvere prima della morte. Giovane è colui che è capace di stupore e meraviglia. Come il bambino insaziabile egli si domanda: e poi? Egli sfida gli avvenimenti e trova gioia nel gioco della vita. Voi siete giovani quanto lo è la vostra fede, vecchi come il vostro dubbio. Giovani come la vostra speranza, vecchi quanto il vostro abbattimento. Rimarrete giovani finché vi conserverete recettivi, recettivi a ciò che è bello, buono e grande. Recettivi ai messaggi della natura, dell’uomo, dell’infinito |
Post n°1238 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
"Fa che i miei occhi vedano sempre il rosso e il viola dei tramonti. |
Post n°1237 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
|
Post n°1236 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
Fw: messaggio dall'india ----- Original Message ----- From: "Om Sri Sai Ram" <omsrisairam@libero.it> To: "Emme" <mabatini@gmail.com> Cc: "Anastasis" <anastasis@libero.it> Sent: Wednesday, February 16, 2005 7:53 PM Subject: Fw: messaggio dall'india > > ----- Original Message ----- > From: "Ferrante Luigi" <ferranteluigi@libero.it> > To: <anastasis@libero.it> > Sent: Wednesday, February 16, 2005 6:45 PM > Subject: messaggio dall'india > > > > > > >>> -----Messaggio Originale----- > > >>> Da: <ferranteluigi@libero.it> > > >>> A: "ilsemedellamore" <ilsemedellamore@virgilio.it> > > >>> Data invio: martedì 15 febbraio 2005 6.44 > > >>> Oggetto: Re: rapporto dall'INDIA > > >>> > > >>> > > >>> ---------- Initial Header ----------- > > >>> ciao tesoro spero che tu stia meglio e che qualcuno ti abbia fatto> > > >>> compagnia > stanotte. sono molto dispiaciuto che tu stia cosi' male > > >>> spero che npassi presto e che la febbre ti cali ,sono felice che non > ti > > >>> lasciano sola le ragazze,mi e' dispiaciuto sentire3 che domani non > > >>> potrai caricare il container,sono molto addolarato che le persone per > il > > >>> loro intrighi personali perdono di vista anche l'amore per il > > >>> prossimo,non te la prendere per cio' che dicono ricorda che chi non > > >>> arriva all'uva dice sempre che e' acerba,il tempo come sempre dara' > > >>> ragione a chi e' in buona fede,e non mi sembra che il maestro per ora > > >>> non ci da' le direttive e che noi non li seguiamo il fatto e' Anna > che > > >>> oramai poche persone hanno i veri valori nella vita,e,pensano che > tutti > > >>> siano il loro specchio. > > >> Tesoro ti prego non ti voglio sentire che stai male per chi non merita > > >> SWAMI lo aveva gia' detto l'ultima volta ti ricordi il messaggio? > > >> Be ora pensiamo alle cose vere e concrete,non a cose sciocche e senza > > >> senso che poco costruiscono . > > >> > > >> . > > >>> qui la situazione e complicata e triste nello stesso momento. gli > aiuti > > >>> ci > > >>> vogliono ma con altre cose. > > >>> da quando siamo partiti da bangalore direzione tamil nadu ogni > > >>> riferimento > > >>> al tsunami e molto scoraggiante. abbiamo attraversato molte citta e > > >>> molti > > >>> villaggi:krishnagiri, palakkodu, dharmapuri, omalur, fino a salem,poi > > >>> abbiamo proseguito per srinangan, tiruchchirapalli, trichi definita la > > >>> citta > > >>> dai mille templi, ci siamo avvicinati alla costa e' siamo stati > fermati > > >>> da > > >>> una folla di gente su un ponte che urlavano guardando giu' per il > ponte > > >>> che > > >>> passa una ferrovia,e abbiamo visto una intera famiglia > suicida,sdraiata > > >>> sui > > >>> binari perche' ormai non avevano piu'nulla di che'vivere,una madre con > > >>> tre > > >>> figli piccoli,purtroppo non ce stato nulla da fare pochi minuti dopo > e' > > >>> arrivato un treno e ci e' passato sopra io avevo la telecamera accesa > e > > >>> ho potuto solo filmare senza nemmeno sapere cosa filmavo e ho potuto > > >>> riprendere il tutto. mi sono volati davanti pezzi di bambini una > > >>> situazione tragica.sai una cosa vedere in > > >>> televisione o su un giornale una cosa e vedere con i tuoi occhi. > > >>> ma.capisci perche' non mi toccano le sciochezze di un pugnetto di > > >>> persone che il solo scopo e' quello di metterti in cattiva luce?... > > >>> ci siamo avvicinati alla costa dove il tsunami ha colpito molto e' > gia' > > >>> buio non siamo riusciti a mangiare nulla perche' non c'era nulla da > > >>> comperare > > >>> ormai,thanjavur, thiruvarur,karaikal velankanni,nagapattinam sembrano > > >>> citta > > >>> fantasma, pieni di relitti,barche accatastate sulla strda (il cimitero > > >>> dei > > >>> pescatori )mentre percorriamo le strade semi buie costeggiando la > costa > > >>> ogni > > >>> tanto dovevamo fare attenzione perche sbucava qualche vecchietta > > >>> oqualche > > >>> vecchietto che attraversavano la strada come spettri.e' mezzanotte > ormai > > >>> non > > >>> riusciamo a trovare un posto per dormire.abbiamo trovato un albergo > > >>> tutto > > >>> era ma non un albergo e ci ha chiesto come un quattro stelle, ci siamo > > >>> fermati lo stesso era tardi 1:30 di notte.sono cosi' stanco non > pensavo > > >>> che la situazione fosse davvero cosi' tragica,ANNA,qui' hanno bisogno > di > > >>> noi ,non c'e' nessuno che li sta aiutando,il governo da da mangiare in > > >>> alcuni centri di accoglienza,ma hanno bisogno di noi,oggi sono > riuscito > > >>> a registrarci come due associazioni che d'ora in avanti avranno il > > >>> permesso di entrare nel tamil nadu > > >>> domani e un nuovo giorno incontro le autorita' e visitiamo i campi e > > >>> villaggi mi hanno chiesto di comperare dei ventilatori perche' nei > > >>> centri che abbiamo visitato la gente e' in baracche di ferro e al sole > > >>> cuociono. qui' ci voleva giorgio perche' ci hanno chesto circa > > >>> l'equivalente di 15 euro a ventilatore per 1500 famigli sai anna > vorrei > > >>> che ti informassi nelle aziende li' in Italia penso che costino di > > >>> meno,15 euro mi sembra una ruberia quasi quasi chiedo a giorgio di > > >>> raggiungermi se non li trovi tu,chiedi a sonia a liz isomma forse da > > >>> qualche pate costano meno..ho finalmente trovato un villaggio dove > c'e' > > >>> questo centro di prima accoglienza e ho fermato un alberghino decente > > >>> per quando verrete con i volontari qui' c'e' da fare un grande > > >>> lavoro,sai qui' tutti i soldi raccolto con canale 5 e o altre reti > vari > > >>> non c'e' nemmeno l'ombra siamo soli noi e Amma> dove sono state > raccolte > > >>> le famiglie senza tetto che abitavano sulla costa > > >>> che il tsunami ha spazzato via.sai in un villaggio abbiamo in contrato > > >>> Amma > > >>> che con i suoi devoti abbracvciava e distribuiva cibo ha voluto > > >>> abbracciare > > >>> anche me.ok adesso vado che ce da lavorare ti aggiorno ciao un > abbraccio > > >>> . > > >>>salutami tutti sia sonia che mi tiene compagnia con i suoi messaggi > > >>>,digli che anche se non rispondo pero' li leggo e shila salutami il > > >>>nostro vecchietto di ferro Giorgio > > >>>MANDA QUESTA EMAIL A TUI I NOSTRI AMICI IN MODO CHE SAPPIANO CHE IO LI > > >>>PENSO.ti ti ringrazio che mi mandi le email che ti scivono--------------------------------- > > >>> |
Post n°1235 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
22.09.1999
DAL LIBRO “IL BAMBINO CHE GIOCAVA CON LA LUNA” DI AIME’ DEVAL/LUCIEN
Uscendo dall’inferno ho fatto le seguenti constatazioni:
il mio coraggio non è servito a nulla.E ne avevo di coraggio: non prendetemi per un vigliacco Vi prego.
Farmi violenza non servito a nulla. Quante volte mi ero detto stringendo i denti: “razza di idiota, smettila una buona volta”
Piangersi addosso non era servito a nulla ma proprio a nulla. Se c’è un rimedio inutile è proprio questo. A chi farà bene? Coloro che lo guardano e benedicono Dio di non essere come lui……..
I quattrini non mi sono serviti a nulla se non a buttarli tra le ginocchia di un barbone.
L’orgoglio non mi era servito a niente. Se non a farmi capire che correvo incontro alla morte.
Le promesse fatte a Dio e ai suoi santi a che scopo? Sapevo di non poterle mantenere.
La preghiera, neanche la preghiera mi è servita. Tranne che ad aiutarmi ad accettare la fine. Oggi so che Dio non lavora da solo, ma utilizza le braccia dei miei fratelli uomini.
Non faccio del sentimentalismo, non lecco le mie ferite, constato che non si poteva fare più nulla. Sperimentavo che stavo per morire.
L’essenziale della storia? L’essenziale della storia è che il venditore aveva ucciso la fiducia din un bambino, il quale si chiederà a lungo “come si può essere adulto e disonesto?”
In queste storie c’è l’essenziale della mia malattia. Un bambino viene in contatto con altri adulti che con la loro durezza devastano la sua felicità. Allora il bambino ha una sola soluzione: o per farsi accettare, per evitare ogni conflitto, diventerà duro, stupido, autoritario se lo può.
Oppure conscio d’aver ragione d’essere quel che è ( e nel mio caso avevo quattro ore di solitudine per formar un’opinione) continuerà a giocare con la luna vivendo delle sue tenerezze.
E’ evidente secondo me che ci sono almeno due mondi sulla stessa Terra. E’nel fossato tra questi due mondi che scorrerà il mio male, che è solo un mezzo per rendere sopportabile la loro inimicizia.
Depressione, riflesso di difesa, riflesso di fuga. Fuga, fuga,fuga, fino alla Luna fino alla dipendenza…..
….Ma non mi ha insegnato ad amare me stessa… Né a difendermi. Penso oggi che questi tre amori dovrebbero avere la stessa intensità: Dio, gli uomini, io. Amare Dio senza amare gli uomini è bigottismo. Amare gli uomini senza amare Dio (se lo si conosce) è incoerenza Spirituale. Amare se stessi senza amare gli altri, crea un mondo invisibile per i migliori tra i figli degli uomini e la violenza strangolerà i sopravvissuti.
Amare gli altri senza amare se stessi è una malattia che può condurre all’alcool. Adesso che sono sobrio da quattordici anni, so che la mia felicità è dovuta all’equilibrio fra questi amori. L’insicurezza continua.
Il malato che non ha raggiunto la serenità cerca spesso di razionalizzare la sua malattia. “sono io la causa. Non so difendermi. Manco di coraggio. Non conosco i miei diritti. Non ho la risposta pronta. Ho scelto il mestiere sbagliato..ecc… E questa auto accusa può condurlo al suicidio.
Il coraggio non serve a nulla La volontà non serve a nulla La violenza contro se stessi non serve a nulla
L’odio per se stessi non serve a nulla
Gli incoraggiamenti non servono a nulla
L’intelligenza non serve a nulla Il denaro non serve a nulla La gloria non serve a nulla Il sapere non serve a nulla I diplomi non servono a nulla La preghiera, ho provato, non serve a nulla (apparentemente finchè non eravamo convinti, abbiamo bevuto) dopo esserci convinti, abbiamo continuato a bere.
Se volessi riassumere con una parola con quale mezzo il gruppo ha realizzato l’impossibile dico: con l’AMICIZIA. Un’amicizia di un tipo speciale, che non ho ritrovato in nessun altro posto, ecco perché questa amicizia è:
- UNICA vale a dire superiore ad ogni amicizia - AMOREVOLE un alcolizzato è dotato di una bellezza, di una seduzione incomprensibile. Questa amicizia va oltre le distanze e oltre la morte. - RISPETTOSA Ero talmente stufo dei dei rimbotti, dei mormorii, degli amici, dei sorrisi sornioni, disprezzo. In un gruppo AA si veste bene, per amicizia verso gli altri. Non ci si vanta , non si piagnucola per attirare la pietà. Il gruppo non dà consigli, ha fiducia nel nostro buon senso che finirà per germogliare. Il GRUPPO non contesta quando si dice che la luna è quadrata. - COMPRENSIVA L’amicizia non rimprovera nulla, scusa tutto, capisce tutto. - FEDELE se ricadiamo certe volte il gruppo è sempre lì…La porta è aperta. - ATTIVA questa amicizia lo è, ed è misterioso. - UNIVERSALE sono il fratello degli uomini alcolizzati, dei vecchi dei poveri, dei ricchi…ecc - ALLEGRA e piena di ottimismo. Questa amicizia non dimentica la strizzatine d’occhio, il sorriso che rende lo smarrimento sopportabile.
Se riassumo questa amicizia che possiede tutte le qualità è chiamata da noi POTERE SUPERIORE.
Potenza vissuta sperimentalmente e non dedotta da un concetto astratto. Questa forza amorevole, rispettosa, discreta, fedele, paziente, comprensiva, universale, attiva e misteriosa e vorrei aggiungere indipendente da ciascun malato la chiamano Dio Perché no? Non ho mai parlato di Dio nelle riunioni. Non c’era bisogno era LI’….
|
Post n°1234 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
Tamil Nadu: un mese dopo il tsunami. Tamil Nadu: un mese dopo il tsunami. Il grande mostro che ha colpito le coste del Tamil Nadu è andato via. Si è lasciato dietro distruzione, morte, domande sul perché sia arrivato. Per tanti è solo l’inizio della fine del mondo; per altri, pochi, una naturale catastrofe inevitabile; per altri ancora la risposta della natura ferita dall’uomo. Per la gente che era a Velanganni, luogo sacro di pellegrinaggio per tutte le religioni, è stato l’avverarsi di un’antica profezia che racconta che Thiruvarur, città a 25 km nell’interno sarà raggiunta dal mare e diventerà un porto. Quando la prima onda ha colpito la spiaggia in cui sorge il santuario dedicato a Nostra Signora della salute e ha invaso le strade, tutti quelli che hanno potuto sono fuggiti. Una folla enorme e disordinata ha così bloccato per ore i primi soccorsi. La grande onda ha colpito Chennai, la capitale, verso le 8 del mattino, abbattendosi sulla grande spiaggia in cui la domenica mattina la gente si reca a passeggiare. Se l’onda fosse arrivata di pomeriggio, i morti sarebbero stati decine di migliaia. Le comunicazioni si sono interrotte. Così come l’energia elettrica. Per qualche tragico motivo, non è stata capita la gravità di quanto succedeva, così circa un’ora dopo, l’onda è arrivata a Velanganni, e vi ha lasciato più di 3000 morti.
Ha continuato la sua corsa seminando distruzione e morte lunga la costa, fino ad arrivare a Cape Comorin, nel Kannyakumari. Qui, nell’estrema punta sud della penisola indiana, dove si mescolano le acque del mar Arabico, del golfo del Bengala e dell’oceano Indiano, chiamata Thriveni Sangamam, i turisti hanno visto l’onda arrivare intorno alle dieci del mattino. In circa duecento si sono arrampicati sulla grande statua dedicata al poeta Thiruvallar per guardare lo spettacolo. Pensavano di essere al riparo: la statua è alta 133 piedi, circa 40 metri. L’onda ha superato la statua e ha spazzato via tutti. Il villaggio di Kuttapuly si ritiene miracolato da san Giuseppe. Sulla spiaggia c’è una piccola cappella dedicata al santo; molti raccontano di come l’onda sia rimasta ferma, come un altissimo muro d’acqua, dando la possibilità a tutti di mettersi in salvo, per poi abbattersi a distruggere abitazioni e barche.
Il 26 dicembre il Paese non si è fermato. Immediatamente tutte le organizzazioni di volontariato indiane, i singoli cittadini, le congregazioni religiose e le diocesi, hanno raccolto viveri, medicinali e indumenti. Gli aiuti sono arrivati il 27: la scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori è facilmente immaginabile, se non fossero bastate le immagini proposte dai nostri media. Ma le immagini non rendono l’odore della paura e della morte. Alle 19 del 27 dicembre i frati Servite di Tanjavur e i nove ragazzi del postulantato avevano già seppellito 600 corpi. Le equipe mediche, fra cui quella di suor Rita, medico del lebbrosario di Fathimanagar e di sister Conrad, medico di Ovari, si sono prese cura dei numerosissimi feriti. Tanti sono stati i tentativi, purtroppo non riusciti, di salvare qualcuno. Soprattutto bambini. Tante le persone che si sono suicidate gettandosi dai piani alti, perché la disperazione era insopportabile. La morte preferibile al pensiero della vita. Tanti sono morti per schiacciamento: i mezzi dell’esercito sono arrivati in ritardo a sollevare tetti, alberi, automobili…
In Tamil si è lavorato per 48 ore senza distinzione di casta, di religione o di razza. Nelle prime 24 ore i morti sepolti sono stati riconosciuti dai familiari o amici. Molti, provenendo da paesi lontani o da altri stati, hanno lasciato che i loro cari fossero sepolti nelle fosse comuni. Il 28 mattina ogni corpo, prima di essere sepolto, è stato fotografato. Davanti alle foto esposte il lungo pellegrinaggio dei parenti in cerca di conferme o di speranza. Il concetto di fossa comune che noi abbiamo, le immagini proposte dai media, non rendono però la pietas della sepoltura. Tutti vengono onorati insieme. Le tombe coperte di fiori multicolori da cui salgono, verso il cielo, i tubi degli sfiatatoi. Lo spazio intorno alle tombe ben pulito e curato; le cerimonie funebri mandano al cielo musica e canti di dolore, senza distinzione. I gesuiti hanno messo a disposizione i propri legali per la ricostruzione dei documenti andati perduti, per i certificati di morte, per tutta la documentazione individuale. Molte persone sono state riconosciute tramite gli oggetti che indossavano. Purtroppo il tsunami ha portato anche questi problemi, importanti quanto la ricostruzione.
Le comunicazioni e l’energia elettrica sono state ripristinate in meno di 24 ore. Il Governo ha subito predisposto un piano d’intervento che può essere riassunto così:
Le intenzioni del legislatore sono ottime. In realtà la situazione è molto diversa. Sulle coste del Tamil non ci sono solo villaggi di pescatori. Per noi, sono i “poveri” pescatori: laggiù i pescatori non sono poveri. Rappresentano la parte benestante, se non addirittura ricca della popolazione. I grandi pescherecci hanno ripreso il mare quasi subito. I piccoli pescatori in molti casi vi sono imbarcati. La solidarietà è notevole, anche se circoscritta alla casta di appartenenza. I villaggi di agricoltori o di pastori o di povera gente che lavora a cottimo negli uffici o nelle case, sono stati altrettanto duramente colpiti. Le risaie completamente bruciate, le piantagioni di cocco ancora invase dall’acqua salata. Migliaia gli animali morti. Qui il governo non ha previsto aiuti, però accetta i programmi d’intervento delle società registrate.
Il governo del Tamil ha messo a disposizione dei volontari locali, gratuitamente, i voli per lo Sri Lanka e per Sumatra. Il Tamil aiuta le popolazioni dei paesi maggiormente colpiti! Solidarietà, certamente, accompagnata dal desiderio del governo centrale indiano di presentarsi al mondo come grande Stato e dalle prossime elezioni governative in Tamil Nadu. La Conferenza dei Religiosi dell’India si è riunita ai primi di gennaio, passata l’emergenza, per studiare il programma d’intervento. Le congregazioni collaborano tutte fra loro, sotto la guida delle diocesi che sono registrate come società. Il lavoro è distribuito in modo da non creare sovrapposizioni o doppioni e consiste in progetti a breve, medio e lungo termine. I progetti a breve termine consistono nella distribuzione di alimenti e vestiario e nell’analisi delle necessità dei singoli villaggi. Il lavoro d’analisi è fatto con i capi villaggio; quelli a medio termine nell’acquisto di barche per i pescatori e di capre per gli agricoltori; quelli a lungo termine prevedono la ricostruzione dei villaggi secondo le direttive governative che prevedono che le abitazioni siano costruite a non meno di 500 metri dal mare e non siano in cocco. La famiglia Servitana è presente in tre aree diverse: a sud, nei distretti di Kannyakumari e Tuticorin, operano le suore; al centro, nei distretti di Tanjavur, Nagapattinam, e nello stato di Pondichery, i frati; nella zona di Chennai e nel distretto di Kanchipuram, suore e frati lavorano insieme.
Il lavoro di ricostruzione è appena iniziato, si prevede la fine non prima di cinque anni. Ancora oggi, a distanza di un mese, lungo le coste che da Chennai portano a Cape Comorin è un unico paesaggio: detriti, macerie, spezzoni di barche, stracci colorati e ciabatte spaiate. S’incontra poca gente per la strada. C’è ancora tanta paura del mare. Quel mare, considerato una madre, che ha portato la morte. I bambini tremano al minimo rumore, anche se cominciano a sorridere e a giocare di nuovo. C’è bisogno di sostegno psicologico, oltre che materiale: in molti casi è sufficiente “ascoltare”, anche per ore, donne e uomini che raccontano un orrore di cui non riescono a liberarsi. Gli uomini si rifugiano nell’oblio dato dall’alcool, le donne hanno problemi di depressione. È molto difficile riuscire a convincerli a riprendere a vivere: questa è, in effetti, la ricostruzione più importante e vera. Paola Maccioni 12 febbraio 2005
|
Post n°1233 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
:) Tao per un anno; 16 febbraio: Transitorietà Le ondate della tempesta di vento sconquassano alberi e rocce, ma non durano piu di un giorno. Tanto meno le opere dell'uomo. Quando si leva la tempesta, un intero oceano di vento e di pioggia si abbatte sulla terra. Strappa le foglie, schianta i rami e logora persino il duro granito. Ma raramente simili cicloni durano un giorno intero. A dispetto dell'enorme forza scatenata, la tempesta non puo durare. Se le opere del cielo hanno meno di un giorno di vita, quelle umane sono ancora piu brevi. I governi sopravvino a fatica da un anno all'altro, le regole sociali subiscono continue sfide, la famiglia si sfalda, le relazioni personali si guastano, la carriera vacilla. I momumenti di tutto il mondo vengono oggi distrutti dall'inquinamento atmosferico e dalla mancanza di manutenzione. Nulla dura. Nessun accadimento promosso dall'uomo dura per sempre, e questo è un semplice dato di fatto. I nostri sforzi sono temporanei. Attingono energia da forze preesistenti, cavalcano la corrente degli eventi naturali e infine svaniscono sulla scia della necessità contingente. E' meglio accettare la natura transitoria delle cose e comportarsi di conseguenza. Comprendere la natura effimera del momndo può rivelarsi il più grande dei vantaggi. Che si per tutti noi una giornata ricca di Amore, Speranza e Gioia, |
Post n°1232 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
Le porte interiori |
Post n°1231 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
Per chi ha sofferto e soffre tanto.... "Benché abbia passato tutto quello che ho passato, non mi pento dei problemi che mi sono creato, perché mi hanno portato fin dove desideravo arrivare. Adesso, tutto ciò che possiedo è questa spada, e la consegno a coloro che vogliono procedere nel proprio pellegrinaggio. Porto con me i segni e le cicatrici dei combattimenti: sono le testimonianze di ciò che ho vissuto, e le ricompense x quello che ho conquistato. Sono questi segni e queste cicatrici amate che mi apriranno le porte del paradiso. C'è stato un periodo in cui ascoltavo storie di eroismo. 'è stato un periodo in cui vivevo solo perchè avevo bisogno di vivere. Ma adesso vivo perchè sono un guerriero, e perchè voglio trovarmi un giorno in compagnia di colui x cui ho tanto lottato" (John Bunyan). TRATTO DA VERONIKA DECIDE DI MORIRE... "Mantenetevi folli e comportatevi come persone normali" Paulo Coelho |
Post n°1230 pubblicato il 16 Febbraio 2005 da 53lucexte
:) E' tempo di miracoli - Essenia http://www.stazioneceleste.it/essenia/miracoli.htm Essenia E' tempo di miracoli Nella vita non c'è un periodo di solitudine che non dia poi i suoi frutti. Ecco che la persona che si sente sola può meditare e raccogliere per un momento le sue energie, che si arricchiscono di una compartecipazione di Luce che emana nuovi bagliori per illuminare il cammino. Molte vite umane si sono trovate ad affrontare periodi di incapacità, di delusione, di dolore, ma questo è servito per attivare una nuova ghiandola, fino a quando il momento magico arriva. E' tempo di miracoli. Molte persone si sono trasformate ed hanno potuto constatare personalmente che, quanto loro chiedono con vero amore e pura intenzione, nel giro di poco tempo si verifica. La Luce che li pervade è molta e questo crea la forza che permette al corpo di emanare la giusta vibrazione per far esprimere nella materia l'intenzione. Ma nella materia si son verificati molti errori; così, quando la giusta dose di allegria rallegra i cuori, uno scontento pure li pervade. E' come se non si sentissero degni di partecipare alla loro risalita. E si guardano attorno alla ricerca di non so che, mentre hanno già tutto il mondo fra le dita. Che dire allora di quel frastuono dentro il corpo umano, quando la Luce entra a gran velocità? La grande onda ha spazzato via molti detriti ed ha reso possibile un nuovo momento di Verità; Verità e Luce sono la stessa cosa, ma l'uomo ancor non osa guardare il volto del suo nuovo Amore. Potente è stato questo suo frastuono ed ora si è mostrato come un dono a chi lo vuole un po' considerare. Sempre si è creato, dove c'è stata lotta e rivoluzione. Ora siamo pronti a compiere la nuova creazione, ricostruendo, modificando, piangendo e poi sperando. E tutto ciò diventa nuova forza, nuovo cammino per aprire un varco verso quel nuovo mondo, che ci stà già aspettando da vite e vite fa. A. R. 4.2.2005 Essenia |
TAG
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
I MIEI BLOG AMICI
- VIOLENZA SULLE DONNE
- SPECCHIO DELLA VITA
- Carta e Penna...
- Briciole Di Pane
- AMARE DAVVERO
- CAREZZE NOCIVE
- Un Giorno alla Volta
- CORAGGIO DI CAMBIARE
- Coach Virtuale
- CUORE APERTO
- LE RUOTE DELLA LUNA
- VOLARE
- Cielo Verde
- PAPAVERI E SOGNI
- Corso In Miracoli
- DonneCheAmanoTroppo
- GUARDARE OLTRE
- InostriAmiciAnimali
- NOTTE DI LUCE (Propeller)
- DIMAGRENDO
- ***Lucexte*** (ALTRO MIO BLOG)
- --ADOTTA UN AMICO!!!!
- mirea8 ©®
- Scrivi agli ANGELI
- La luce dell'anima
- DOPO IL 13 GENNAIO
- VOLONTA' DI DIALOGO
- ANGELI DEL BLOG.....
- L'arte...la mia vita
- A tavola
- gocce di rugiada
- OROBORUS
- Blog veterinario
- PAUSA DI RIFLESSIONE
- ass.amorepsiche
- LA MIA VITA...
- VIVERE E AMARE
- MARCO PICCOLO
- Dal 1933 ad oggi
- StellaDanzante
- L'EMOZIONE INTERIORE
- GUARDO CON IL CUORE
- LA COMMEDIA UMANA
- 6 Gennaio 1984
- IO E TE
- ENPA Treviso
- LA MIA PELLE
- PAPERE E PANNOCCHIE
- Fuori dal mondo
- 8 marzo
- BLOG PENNA CALAMAIO
- Blog del Giorno
- Fotoraccontare
- ¤Gabbie¤Vuote¤
- RICORDI LONTANI ....
- Ricordi
- Omnia munda mundis
- Natodaunmousedemente
- Piccola Franci
- Morire di Chemio
- Around my heart...
- il mio blog
- Emergenza Alcolismo
- Una mela...
- UnaVitaperIBambini
- Riflessioni libere
- Village Blues
- A DIFFERENT VIEW
- Dedicato a Federica
- Immagini di Stella
- rosa blu
- A difesa dei blog
ENPA TREVISO
Quasi tutte le foto e le immagini sono prelevate dal web perchè ritenute,in assoluta buona fede, di pubblico dominio.
Nel caso che l'autore delle stesse ritenga violato il suo diritto di paternità, basterà un semplice avviso alla mia casella postale e saranno prontamente rimosse.
Inviato da: cassetta2
il 14/11/2021 alle 12:11
Inviato da: Speed Test
il 21/07/2018 alle 20:29
Inviato da: Sat24
il 21/07/2018 alle 20:28
Inviato da: gattoselavatico
il 20/04/2018 alle 21:14
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 13/09/2016 alle 12:28