LA LUCE DOPO IL BUIO

La vita è
bellezza,
terrore,
conoscenza.


La ricerca della conoscenza è una parte cruciale del Tao. Tutti gli sforzi
rivolti alla cura di noi stessi tendono ad essere veicoli adatti per tale
ricerca. Non sempre ciò che impariamo è piacevole. Apprendere significa vedere
la vita per ciò che è realmente, e questo è difficile da sopportare. Ecco
perchè la crescita spirituale è lenta: non perchè nessuno vuole svelarcene
i segreti, ma perchè per afferrarli dobbiamo prima vincere i sentimenti e
la paura.
Qualunque forma di vita cela un terrore strisciante: il terrore del male
e della sofferenza. Dentro di noi, nel profondo, albergano intense paure
da cui raramente usciamo indenni.  I terrori della vita ci perseguitano,
ci
attaccano, ci infliggono orrende ferite. Ci pariamo dai colpi aggrappandoci
alla bellezza, collezionando oggetti, innamorandoci, cercando di costrure
disperatamente qualcosa di duraturo. Facciamo della bellezza l'unica cosa
di valore nella vita, ma essa non può nascondere i tormenti, la violenza,
la casualità e le ingiustizie. Solo la conoscenza elimina la paura. Ma se
ci venisse svelata tutta la verità, non resisteremmo al colpo. A renderci
umani sono sia i nostri tratti più belli, sia quelli più brutti. Quando la
conoscenza minaccia di mostrarci le nostre follie assurdità, e ci rendiamo
conto di non essere ancora pronti a lasciarcele alle spalle, il sipario torna
a calare e noi ci sediamo a meditare di fronte ad esso, cercando di prepararci
al momento in cui oseremo risollevarlo del tutto.

         Da <<Il Tao per un anno>> si Deng Ming-Dao, edizione: Tea Due