AVE CAESAR MORITURI
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L'ITALIA è un Paese LAICO
Post n°171 pubblicato il 14 Maggio 2007 da gladiatore1973
Nella giornata di sabato 12 maggio si è svolta, in un clima di pace e serenità, la tanto attesa manifestazione del "FAMILY DAY" la difesa dei valori della famiglia di tipo "tradizionale". La manifestazione, svoltasi a Piazza San Giovanni, contava la presenza di circa un milione di partecipanti con la presenza di tutti i leader della Casa della Libertà, Berlusconi, Fini, Casini, Cesa, Giovanardi e dei ministri "disobbedienti", come i comunisti li hanno definiti, Mastella e Fioroni. Alle 15 è tutto pronto, Parla Savino Pezzotta, l'ex segretario della Cisl anima e portavoce della giornata. "Quel che è bene per la famiglia è bene per il Paese", ripete citando lo slogan della manifestazione. Poi chiede dal palco che della famiglia si faccia "una questione nazionale". Per Pezzotta va stabilito "il principio che ognuno deve poter avere i figli che vuole senza che ciò si traduca in un abbassamento del tenore di vita. Siamo in tanti qui oggi per affermare che la famiglia è il nocciolo costitutivo della società, costruito intorno ad un rapporto stabile di un uomo e di una donna". Parlano anche i leader della Casa della Libertà, dove il più severo è il Cavaliere Berlusconi che attaccando dice "I cattolici non possono stare a sinistra, là sono in contraddizione". Fini,tra i primi a giungere in piaza, parla di sua presenza "in nome della libertà e per la centralità della famiglia". Mentre il leader dell'Udc dice che trattasi di "una bella piazza che non urla frasi di odio". Mastella, invece, cerca di difendersi dagli attacchi di Berlusconi affermando che "non spetta a lui dire dove debbano stare i cattolici". Rutelli, assente ingiustificato e falso cattolico, manda un comunicato stampa dicendo "Chiara, forte e serena la voce di piazza San Giovanni. La ascolteremo". Ma in un'altra piazza (Piazza Navona) si svolgeva una contro-manifestazione, con a capo Emma Bonino rappresentante dei Radicali italiani, la quale ha accusato i Democratici di Sinistra, di averla lasciata sola. Una piazza, questa, che oltre a festeggiare il referendum abrogativo del 12 maggio 1974, dove prevalsero i "NO", voleva anche far rafforzare la LAICITA' dello Stato italiano ed imporre una scissione netta e definitiva tra Stato e Chiesa Cattolica. Il giorno dopo la Bonino alla trasmissione di Lucia Annunziata "In mezz'ora", ha ribadito che per la manifestazione di San Giovanni "sono state mosse 26 mila parrocchie". Il ministro per le Politiche europee ha poi sottolineato come "in Italia ci sia un ruolo spropositato e invadente delle gerarchie ecclesiastiche, un'ingerenza così spietata che non si vede in nessun altro paese europeo". E continuando ha aggiunto "Il Santo Padre è il leader che ha più spazio in assoluto nei telegiornali". La Bonino ha espresso anche le sue perplessità sulle reali intenzioni dell'Unione sui Dico: "parti della maggioranza consistenti, quelli che 'se non fossi ministro, andrei al Family day' per intenderci, li ha affossati". A questo punto i "DICO" della Rosy Bindi sembrano in pieno pericolo e potrebbero essere affossati. Ma il problema della laicità discusso dalla Bonino non sussiste. L'ITALIA era ed è un PAESE LAICO. Le stesse leggi sull'aborto e sul divorzio, approvate in un periodo in cui al governo c'era un partito (la democrazia cristiana) ne sono la lampante prova. Un Parlamento è fatto di uomini, e quegli uomini se avessere le idee chiare e precise non indugerebbero a far votare o meno un testo legislativo. Il problema in Italia è un altro. Infatti la Costituzione Italiana dà, giustamente, libertà di parola e pensiero e di farlo divulgare, ripeto LIBERAMENTE, con ogni mezzo (art. 21). E qualunque cittadino, italiano e non italiano, ha questa libertà, sacerdoti, vescovi e PAPI compresi. Quindi se i parlamentari italiani si fanno, facilmente soggiogare ed influenzare da idee prettamente cattoliche, il problema è di coscienza. Non credo che i sacerdoti o lo stesso PAPA puntano un fucile o un'arma qualsiasi OBBLIGANDO i cattolici italiani a votare a favore e/o a sfavore di una norma. Ognuno nell'urna va a votare LIBERAMENTE, senza costrizioni. Se poi si pensa che gli ITALIANI siano stupidi tali da diventare PECORE davanti ai proclami cattolici, lo si dica. Ma se fosse questo il pensiero della sinistra italiana, allora loro OFFENDONO la dignità del popolo. |
FINI COME BADOGLIO
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