AVE CAESAR MORITURI
Ciò che facciamo in vita, riecheggia nell'eternità!
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Licio Gelli, da tutti ricordato principalmente per essere stato il «Maestro Venerabile» della loggia massonica segreta P2 sembra esser tornato di moda in una TV che somiglia più ad assemblaggio di SPAZZATURA che ad mass-media di alto livello culturale. Ma più che una apparizione, all'ex-Capo (???!!!???) della P2 è stata affidata la conduzione vera e propria di un prgramma in onda sulla TV privata OdeonTV. E come si poteva chiamare il suo programma se non «Venerabile Italia»?. Sottotitolo: «La vera storia di Licio Gelli». Così il «Maestro» avrà un programma tutto suo da lunedì, alle 22.30, su OdeonTV.
Licio Gelli è uno dei personaggi italiani più OSCURI e nello stesso tempo INQUIETANTI che l'Italia abbia mai potuto constare nella sua lunga e travagliata storia. Nasce a Pistoia nel 1919. Parte volontario con la spedizione delle camicie nere, mandate in Spagna da Benito Mussolini in aiuto di Francisco Franco. Proprio in Spagna perse in battaglia il fratello maggiore Raffaello. Nel 1939 tornò in Italia e collaborò con la federazione fascista di Pistoia, scrivendo nel settimanale locale della federazione, il Ferruccio, la sua esperienza di guerra. Diventò anche impiegato del G.U.F., sebbene non ottenne successi a livello universitario. Dopo la seconda guerra mondiale, si ipotizza che Gelli si sia arruolato nella C.I.A., su raccomandazione dei servizi segreti italiani (ma tale ipotesi non è stata verificata). In ogni caso, fu messo in stretta relazione da Edward Herman con Michael Ledeen, che è da molti ritenuto uno stretto collaboratore o un agente della C.I.A.. Fu un collaboratore delle agenzie di intelligence britanniche e americane.
Gelli è stato accusato di aver avuto un ruolo preminente nell'Operazione Gladio, una struttura clandestina di tipo "stay-behind", promossa dalla NATO e finanziata in parte dalla CIA allo scopo di contrastare l'influenza comunista in Italia, così come negli altri paesi europei. L'affaire Gladio è stato affrontato (anche giudizialmente) senza collegamenti diretti alla questione P2. Ma il suo nome è strettamente legato a quella che venne considerato la più grande Organizzazione e/o Associazione SEFRETA MASSONICA ITALIANA chiamata semplicemente col nome P2. Il 17 marzo 1981, una perquisizione della Polizia nella sua villa a Castiglion Fibocchi (Arezzo), portò alla scoperta di una lunga lista di alti ufficiali delle forze armate e di funzionari pubblici aderenti alla P2. La lista, la cui esistenza era presto divenuta celebre grazie ai media, includeva anche industriali, giornalisti e personaggi facoltosi come il più volte Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che possedeva la TESSERA della P2 numero 1816 (a quel tempo non ancora in politica), Vittorio Emanuele di Savoia e Maurizio Costanzo. Vi sono molti elementi, a partire dalla numerazione, che lasciano tuttavia ritenere che la lista rinvenuta fosse incompleta. In ogni caso, Licio Gelli fu condannato nel 1994 a 12 anni di carcere, dopo essere stato riconosciuto colpevole della frode riguardante la bancarotta del Banco Ambrosiano nel 1982 (vi era stato trovato un "buco" di 1,3 miliardi di dollari) che era collegato alla banca del Vaticano. Oggi Licio Gelli ha 89 anni ed è agli arresti domiciliari nella sua villa Wanda di Arezzo dove sconta la pena di 12 anni per la bancarotta. Affrontò anche una sentenza che lo condannava a tre anni di carcere per Associazione segreta di stampo MASSONICO.
Ma ciò che più inquieta in questi giorni sono le frasi che ha rilasciato in un'intervista a proposito del Programma che il suo ALLIEVO Silvio Berlusconi ha messo in atto, un Programma molto simile a quello da lui proposto in "Rinascita Democratica". "L’unico che può andare avanti è Berlusconi non perchè era iscritto alla P2 ma perchè ha la tempra del grande uomo che ha saputo fare, anche se ora è in momento di debolezza perchè usa poco la maggioranza parlamentare. Avevo molta fiducia in Fini perchè aveva avuto un grande maestro, Giorgio Almirante. Oggi non sono più dello stesso avviso, perchè ha cambiato. tutti si sono abbeverati al Piano di rinascita democratica, tutti ne hanno preso spunto. Mi dovrebbero pagare i diritti, ma non fu possibile depositarli alla Siae..." ha ironizzato. Quanto alla politica attuale, "i partiti veri non esistono più, non c’è più destra o sinistra. A sinistra ci sono 15 frange e la destra non esiste. Se dovesse morire Berlusconi, cosa che non gli auguro perchè la morte non si augura a nessuno, Forza Italia non potrebbe andare avanti perchè non ha una struttura partitica".
Ma quali erano gli obiettivi di RINASCISTA DEMOCRATICA? Guarda caso gli stessi di FORZA ITALIA . . .
E poi come se non bastasse:
Nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale secondo il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza di 2° grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari - ex magistrati - ex funzionari e imprenditori pubblici - ex militari ecc. . .
S C O N C E R T A N T E . . .
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FINI COME BADOGLIO
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