Mare stellatomarinaia di spirito e di origine cerco di vivere e condividere emozioni. |
MARE STELLATO
Mare Stellato, l'espressione l'ho trovata in una canzone di Alesssandro Errico "L'uomo dei sogni", ma è l'immagine figurativa che più mi rappresenta.
Mare essenza naturale delle mie origini, misterioso e affascinante , calmo o agitato che con le sue onde può lambire dolcemente una spiaggia di sabbia sottile cullando la piccola barchetta ormeggiata in porto sotto il faro, o può travolgere tutto ciò che ha davanti con un'inusitata forza. Luminoso quando è colpito dai raggi del sole, tenebroso quando i cupi nuvoloni grigi offuscano l'orizzinte. Profondo di una profondità che a volte stordisce se non si arriva attrezzati e motivati , pauroso nel buio della notte ma quando le stelle iniziano a splendere su nel cielo e la luna si specchia nella sue acque ecco che tutto appare diverso..le onde con il lento movimento luccicano riflettendo le stelle, piccoli diamanti si scagliano dal fondo al cielo in uno spettacolo che entra nel cuore e che distende le membra e quello che si prospetta al viandante è lo spettacolo di un 'essenza che se solo si ha la voglia e la pazienza di scoprire offre misteri e tesori nascosti....questo è il mare stellato.
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PRIMAVERA
Post n°1 pubblicato il 27 Marzo 2012 da asteroided0
Sono in auto, alzo gli occhi e inizio a scorgere le prime foglioline verdi sugli alberi , che carine sembrano i bambini che vestiti a festa la domenica mattina affollano il sagrato della chiesa. E mentre ci passo sotto con l'auto una foglia gialla mi cade sul tettuccio, ultimo strascico di un inverno che mi sta salutando. Giro l'angolo e compare...quella massa color rosa mista al bianco, che bell'albero mi dico, ma come si chiamerà? sembra un pesco ma forse è solo un alberello cittadino ignoto nel nome ma bello nel suo fiorire. Lontano il Monte Guglielmo ha ancora il cappuccio di neve, ma ieri era più bianco, è bastata una notte tiepida e il versante sud ha già ripreso il colore della roccia. Parcheggio, oggi più lontano, voglio attraversare il parco a piedi e godere quest'inizio di primavera. Sono spuntate le prime marcherite e dei piccolissimi fiorellini azzurri...da piccola li chiamavo campanellini perchè hanno la forma di un campanello. Ne stavo raccogliendo uno ma mi sono fermata, una volta strappato perde la sua bellezza, il bello lo ha perchè è nel suo prato ed è lì che balla la sua danza con gli altri, è lì che esprime la sua armonia....ecco l'armonia, quella che io cerco. Hanno installato le panchine nuove, mi fermo, mi siedo, si solo qualche minuto poi entro in quel tetro palazzo. Guardo i tre grossi alberi davanti a me, quelli davanti l'ingresso, amici delle mie giornate, custodi dei miei pensieri , muti osservatori di tante lacrime asciugate di nascosto. " Ciao Albero maestro" gli ho detto a quello più grande vicino a me, " come siamo belli stamattina " e lui con aria gongolosa ha smosso le sue fronde e mi ha mostrato le prime foglioline verdi, con entusiasmo e un pò di suberbia ha aperto i suoi rami per mostrarmi anche quelle più nascoste " è primavera amico mio " gli ho detto, tutto ricomincia, tutto si riapre al miracolo della rinascita " e lui richiudendo i rami e poggiandomene uno sulla spalla mi ha risposto " anche per te Diana, anche per te ". Ho sorriso...ho alzato gli occhi e girato il capo, sento il cinguettio degli ucccelini , non li vedo. Si sono lì nascosti tra i rami dell'altro albero, quello sempreverde che poi sempre così verde non è, non è un pino non è un abete , non ne conosco il nome ma è uno di quelli che quando arriva la primavera inizia a diventare più lucido, più brillante e tra le sue folte chiome accoglie gli uccellini , i passerortti e le rondini mentre di inverno cerca di liberarsi di qualche scomoda cornacchia che gracchia tra le sue fronde. Che bello il cespuglio tutto giallo....saranno ginestre....non so ma mi piace immaginare che siano i maggiciondoli. Lo sai cosa sono i maggiciondoli ? Il maggiociondolo sono alberelli non troppo alti , la corteccia liscia di colore verde cinereo. Le foglie sono trifogliate e dotate di un lungo picciolo, ma il bello sono loro : I fiori numerosi, riuniti in grappoli penduli lunghi ,le corolle sono di un vistoso colore giallo-oro ed è quello che colpisce quando cammini per un bosco, dove la vegetazione crea quell'atmosfera di penombra finchè non vedi un meraviglioso cespuglio di maggiciondoli. E la mente va a quando facevo le passeggiate sulle Dolomiti, in val di fassa....tra i narcisi, le margherite ed i maggiociondoli, si effonde il profumo delle abetaie…. I pascoli si aprono in radure e pianori, si ode il suono dei campanacci ed il richiamo dei mandriani….ma scaccio la malinconia e torno a sorridere per davvero...uscir da questo mondo irreale nel quale mi sto perdendo e poter ridare un senso a tutto...vivere del profumo di primavera...e dei raggi di sole e dei maggiciondoli fioriti tra i boschi ...già oggi è primavera...entro in ufficio, a dopo grandi alberi, ciao amico mio Diana 21.03.2012 |
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