Mare stellatomarinaia di spirito e di origine cerco di vivere e condividere emozioni. |
MARE STELLATO
Mare Stellato, l'espressione l'ho trovata in una canzone di Alesssandro Errico "L'uomo dei sogni", ma è l'immagine figurativa che più mi rappresenta.
Mare essenza naturale delle mie origini, misterioso e affascinante , calmo o agitato che con le sue onde può lambire dolcemente una spiaggia di sabbia sottile cullando la piccola barchetta ormeggiata in porto sotto il faro, o può travolgere tutto ciò che ha davanti con un'inusitata forza. Luminoso quando è colpito dai raggi del sole, tenebroso quando i cupi nuvoloni grigi offuscano l'orizzinte. Profondo di una profondità che a volte stordisce se non si arriva attrezzati e motivati , pauroso nel buio della notte ma quando le stelle iniziano a splendere su nel cielo e la luna si specchia nella sue acque ecco che tutto appare diverso..le onde con il lento movimento luccicano riflettendo le stelle, piccoli diamanti si scagliano dal fondo al cielo in uno spettacolo che entra nel cuore e che distende le membra e quello che si prospetta al viandante è lo spettacolo di un 'essenza che se solo si ha la voglia e la pazienza di scoprire offre misteri e tesori nascosti....questo è il mare stellato.
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Qualcosa di speciale che mi occorre
Post n°18 pubblicato il 18 Aprile 2012 da asteroided0
Quando ti senti confusa e la mente ti si intorpidisce. Quando pensi di essere troppo vecchia, troppo giovane, troppo furba o troppo scema Quando resti indietro e perdi il passo, avanzando al Qualsiasi cosa faccia se cominci ad arrenderti, se il vento ti coglie di fianco aggrappato con una mano e l'altra comincia a scivolare e le emozioni sono sparite ed alla caldaia del tuo treno serve una nuova scintilla per attizzare il fuoco. Ed è facile trovar legna ma sei troppo pigra per andarla a prendere. E il tuo marciapiede comincia a ondularsi e la strada si fa troppo lunga e ti metti a camminare all'indietro anche se sai che è sbagliato. e la tristezza viene su mentre il giorno va giù. Ed il mattino di domani sembra così lontano e senti che le redini del tuo pony ti scivolano e la fune ti sfugge perchè le mani ti sudano ed il tuo deserto inondato di sole e le tue valli lussureggianti si mutano in steppe aride e in e il tuo annaffiatoio perde il lampo balena e il tuono rimbomba e le finestre tintinnano e si spezzano e le cime dei tetti ondeggiano e il tuo intero mondo cozza e sbatte e i tuoi minuti di sole si tramutano in ore di bufera e qualche volta dici a te stessa Perchè non me l'hanno detto il giorno che sono nata" e ti vengono i brividi e i sudori ti fan trasalire e cerchi qualcosa che non hai ancora trovato e dici tra te e te: ma che sto facendo,su questa strada che sto percorrendo, su questo sentiero che sto imboccando, su questa curva su cui sto sostando, su questo percorso su cui passeggio nello spazio che sto occupando in quest'aria che sto respirando; sono forse troppo confusa, sono forse troppo stordita, perchè cammino, dove corro, che cosa dico, che cosa so, nelle parole che scrivo, nelle parole che penso, chi sto aiutando,che cosa sto dando che cosa sto prendendo. Ma tu fai del tuo meglio con tutta l'anima per non pensare mai a queste cose e non lasciare mai che questo genere di pensieri guadagni terreno o ti faccia batter forte il cuore. Ma poi capisci di nuovo perchè stanno lì, in attesa dell'opportunità di insinuarsi e piombar giù, perchè qualche volta li senti quando giunge furtivamente la notte. E hai paura che ti possano cogliere nel sonno e balzi giù dal letto lasciando l'ultimo capitolo dei tuoi sogni e non ti ricordi per quanto ti sforzi di pensare se eri tu che gridavi nel sonno. E sai che è qualcosa di speciale che ti occorre e sai che non c'è medicina che riuscirà a guarirti, , e ti occorre qualcosa di speciale. Si hai bisogno davvero di qualcosa di speciale. Hai bisogno di un superrapido su di un binario ciclonico che ti proietti da qualche parte, hai bisogno di un vento da tornado sul fischio di una locomotiva che squassa e stride e suona da sempre, che conosce centro volte i tuoi guai. Ti occorre un Bus che non riderà per il tuo aspetto la tua voce o la tua faccia. o per come fai sesso o per i tuoi sogni, i tuoi progetti, i tuoi pensieri e per quante scommesse siano state fatte continuerà a viaggiare anche dopo la moda della gomma americana. Ti serve qualcosa che apra nuove porte per mostrarti qualcosa che hai già visto prima, ma a cui cento o più volte non hai mai badato, ti occorre qualcosa che ti apra gli occhi, ti occorre qualcosa che faccia sapere che sei tu e nessun altra che possiede il posto su ci stai in piedi lo spazio su cui siedi, che la vita non ti ha battuto, che non ti ha messo a terra che non può farti impazzire per quante volte tu venga presa a calci. Ti occorre davvero qualcosa di speciale, ti occorre qualcosa di speciale per darti speranza. ma la speranza è solo una parola, che forse hai detto o forse hai sentito in qualche angolo ventoso dietro un'ampia curva. ma è di questo che hai bisogno e ne hai un bisogno dannato E non è sul davanzale ti casa tua, e non è nei libri E non si fabbrica nei germi di grano della barilla E tu gridi fra te e te dicendo " devo essere anche io così" Non c'è nessuno qui che sa in che situazione sono, come mi sento. Buon Dio Onnipotente, questa roba non è vera." No, ma questo non è il tuo gioco, non è neppure la tua corsa, non senti il tuo nome, non vedi il tuo viso, devi guardare da qualche altra parte. E dove cerchi questa speranza che insegui, dove cerchi questa lampada che arde, dove cerchi questo pozzo che sprizza petrolio dove cerchi questa candela che luccica, dove cerchi questa speranza che sai esistere laggiù da qualche parte. I tuoi piedi possono percorrere solo tre tipi di strade, i tuoi occhi possono guardare solo attraverso tre tipi di finestre, Puoi toccare e torcere e girare tre tipi di maniglie: puoi andare in una chiesa a tua scelta, puoi andare a guardare il cielo o puoi venire a Brescia, troverai Dio nella Chiesa che hai scelto, troverai una stella nel cielo stellato e troverai me Diana aprile 2012 |
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