Mare stellato

marinaia di spirito e di origine cerco di vivere e condividere emozioni.

 

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I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA

 

NINNA NANNA

 

 

    a un amico che mi ha fatto vivere belle emozioni

 

ASSAPORO LA NOTTE

Assaporo la notte sdraiata sull'onda dei miei sogni,cullata da venti tiepidi di ricordi ed immagini future.E mentre sogno volo su campi di papaveri rossi,mossi dal vento , colorati tra il giallo del tempo e il verde della brezza al tramonto,nota di colore nel deserto della mia anima agitata da mille pensieri.Sfioro filari di viti riflessi su arcobaleni dorati,nel cielo stelle appese a lembi di tuono e mentre lucciole danzano sul lento navigare del vivere,il futuro è nelle linee della mano, fragile scheggia di cristallo racchiuso tra gemme di giada e destini macchiati d'inchiostro;mani protese al ventoper vincere il tempo tra mille papaveri rossi Diana - 2006 -
 

IL TEMPO

Ecco,il tempo s’è frantumato,quarant’anni,in mille e mille specchie in loro il riflesso di due acerbi amanti,occhi timidi,mani tremanti.Mille e mille momenti scintillano, briciole di luce, disperdendo memorie.E il tempo, quel tempo Non può esistere senza nome Non si può aspettare il tempo inesorabile, lungo, implacabilee allora E il tempo s’è fatto mare dove immergere speranzea rinfrescare il ritrovarsi.E s’è fatto note,dolci, suadenti,tenera sinfonia d’estate.E s’è fatto cielo di notte in cui brillano le tante stelle, e s’è fatto stella che custodisce tenera e dolce i miei sogni. Ma il tempo è tempo ed inesorabile è trascorso, è passato e mi ha lasciato qui a guardar i miei sogni 7.06.2011 Diana
 

ARRIVERÀ

 

LE TASCHE PIENE DI SASSI

 

 

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Vorrei prendere un nuovo treno

Post n°29 pubblicato il 15 Marzo 2013 da asteroided0
Foto di asteroided0

Una volta la mia mamma mi disse “ Abbi pazienza Diana, che vuoi fare non era per te “  riferendosi a quel passato che ancora ora mi fa così male. Quando ho i miei momenti di malinconia, ripenso sempre alla mia mamma e la ricordo quando mi disse questa frase….eravamo in cucina a Napoli, lei mi prese la mano e mi guardò negli occhi , io sospirai e mi scese una lacrima. Cerco con questo ricordo di farmi forza, cerco di risentire ancora il calore di quella mano che stringeva la mia come quando ero bambina e non riuscivo a camminare

Perché mi chiedo un passato che dovrebbe essere passato non riesce ad abbandonarmi  e come un ospite scomodo si presenta ogni qual volta io accenno a un briciolo di felicità ? Perché in fondo al mio cuore si è creato un solco inamovibile che custodisce ricordi e pensieri di un amore che è andato come un temporale estivo ?  E ironia della sorte appena cerco, mi sforzo di accennare a guardare in avanti, appena rilancio me stessa e mi rimetto in gioco ecco che le paure, i pensieri, i ricordi escono di nuovo e mi condizionano, mi limitano, mi frenano, mi smorzano le emozioni che invece imponenti vorrei vivere senza pensare a nulla, abbandonando il mio animo alle sensazioni  nuove. Perché, mi chiedo, non ci riesco ? si dice che volere è potere, e io voglio ardentemente che quel fantasma vada via dal mio animo , ma lui no resta lì, seduto su un macigno fatto di ricordi e non se ne va nonostante io lo scacci con tutta la mia forza. Ed ecco che l’emozione quella che vorrei liberare , quella che vorrei far correre libera per spiagge bianche ed illuminate dalla luce delle stelle, si frena, mi blocca, mi fa dire che quel treno è passato e che io non ne avrò più l’occasione….Un amico mi ha detto che quando dico così sono una donna “comune”  non quella che vuole vivere di emozioni, quella diversa, impegnativa, frizzante….allora mi dico che io non voglio essere comune,  voglio che quelle emozioni corrano libere di esprimersi e di gridare con tutte se stesse quanto è bello vivere oggi liberi……ma sarò veramente libera ? quando riuscirò a correre per quelle spiagge ? ecco la domanda che mi pongo spesso, ecco il sogno che continuo a fare…quello di correre libera sotto la luce della mia stella, libera dal passato,da condizionamenti dell’animo, da irretimenti ed irrigimenti di esperienze passate che dovrebbero insegnarmi e non limitarmi .

E quando parlo di quel treno perso penso alla donna che vorrei essere , quella che inverte il suo senso di marcia alla sua corsa, abbassando lo sguardo con quell’umile sicurezza e che sia capace di sedersi accanto di nuovo a un uomo, guardandolo negli occhi e facendogli capire che è ancora vivo; quella che riesca a volare come una farfalla, leggera e libera e che sia capace di posarsi sulla spalla di un uomo senza pesargli, senza quel peso della farfalla che potrebbe farlo cadere.  

Vorrei poter prendere allora un nuovo treno, per scippare il tempo al tempo e per poter fare un nuovo giro intorno alla mia stella; vorrei poter esprimere con i miei occhi quella libertà che vorrei per guardare l’altro in tutta quella confusione e scorgerci una coccinella colorata

Vorrei poter prendere quel treno per iniziare nuovi viaggi  verso l’infinito  giocando con i battiti del mio cuore, vorrei poter spostare i miei capelli dal viso  e far si che chi guardi nei miei occhi apra un sipario su un mondo nuovo spalancando il mio limite come una finestra

Vorrei poter volare tra le stelle e guardare giù senza avere le vertigini , camminare sul filo del mio spirito  e reggermi in quel perfetto equilibrio senza la paura di cadere, senza la paura di farmi male  sapendo che se anche cadessi potrei volare e librarmi in alto…ecco cosa vorrei…prendere un nuovo treno in corsa

15.03.2013

Diana

 
 
 
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Un blog di: asteroided0
Data di creazione: 27/03/2012
 

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GRANELLO DI SABBIA

Sono un granello di sabbiain un deserto di acquerelli sfumati,un'anima bambina dischiusa come un fiorenei corridoi della vita.Incarto alla rinfusa istanti di vetroe sorrisi appassitiscivolando naufraga in cerca d'approdoin spiagge randagie velate di nuvole.Cerco primavere passate,odalische di speranze dischiuse su comignolisenza più fumo di sogni.Diana - 2006 -
 

ALBE DI LONTANI ORIZZONTI

Sulle spalle angoli smussatidal tempo,albe di lontani orizzonti,ombre scure riflesse sui muri,parole disperse tra pellicolesgualcite in un film lungo una vita.Ricordi di fuochi che muoionosotto temporali estivimentre cavalieri erranti di sabbia e sale avanzano tra maschere di stelle.I sogni si perdono in silenzio tra portoni sbiaditie aquiloni di marmo. Diana 2006
 

L'EQUILIBRISTA

( eros ramazzotti 2005 Album Calma Apparente) Com'è diverso il mondo visto da qui sopra un filo immaginario nel silenzio che c'è attraverserò l'immenso che ho davanti a me ali nel vento per volare non ho sfiderò nell'aria la forza della mia gravità muoverò le braccia aperte nell'infinità del blu com'è lontano il mondo visto da quassù dimenticando il grande vuoto intorno a me senza mai voltarmi indietro me ne andrò da qui La strada del mio cuore io ritroverò in equilibrio fino in fondo arriverò dove si respira liberi E' la vertigine più grande che c'è stare qui sospeso a sentire questa vita com'è giocoliere di me stesso io volteggerò nel blu com'è vicino il cielo visto da quassù dimenticando il grande vuoto dentro me senza mai voltarmi indietro me ne andrò da qui La strada del mio cuore io ritroverò in equilibrio fino in fondo arriverò da solo dentro il blu da solo senza mai cadere giù mai più Senza mai voltarmi indietro me ne andrò da qui vedrò sul filo della provvisorietà l'equilibrista non si chiede mai cos'è la stabilità vive l'illusione e la realtà Com'è diverso il mondo visto da qui
 

NIENTE

 

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