Mare stellatomarinaia di spirito e di origine cerco di vivere e condividere emozioni. |
MARE STELLATO
Mare Stellato, l'espressione l'ho trovata in una canzone di Alesssandro Errico "L'uomo dei sogni", ma è l'immagine figurativa che più mi rappresenta.
Mare essenza naturale delle mie origini, misterioso e affascinante , calmo o agitato che con le sue onde può lambire dolcemente una spiaggia di sabbia sottile cullando la piccola barchetta ormeggiata in porto sotto il faro, o può travolgere tutto ciò che ha davanti con un'inusitata forza. Luminoso quando è colpito dai raggi del sole, tenebroso quando i cupi nuvoloni grigi offuscano l'orizzinte. Profondo di una profondità che a volte stordisce se non si arriva attrezzati e motivati , pauroso nel buio della notte ma quando le stelle iniziano a splendere su nel cielo e la luna si specchia nella sue acque ecco che tutto appare diverso..le onde con il lento movimento luccicano riflettendo le stelle, piccoli diamanti si scagliano dal fondo al cielo in uno spettacolo che entra nel cuore e che distende le membra e quello che si prospetta al viandante è lo spettacolo di un 'essenza che se solo si ha la voglia e la pazienza di scoprire offre misteri e tesori nascosti....questo è il mare stellato.
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Vorrei prendere un nuovo treno
Post n°29 pubblicato il 15 Marzo 2013 da asteroided0
Una volta la mia mamma mi disse “ Abbi pazienza Diana, che vuoi fare non era per te “ riferendosi a quel passato che ancora ora mi fa così male. Quando ho i miei momenti di malinconia, ripenso sempre alla mia mamma e la ricordo quando mi disse questa frase….eravamo in cucina a Napoli, lei mi prese la mano e mi guardò negli occhi , io sospirai e mi scese una lacrima. Cerco con questo ricordo di farmi forza, cerco di risentire ancora il calore di quella mano che stringeva la mia come quando ero bambina e non riuscivo a camminare Perché mi chiedo un passato che dovrebbe essere passato non riesce ad abbandonarmi e come un ospite scomodo si presenta ogni qual volta io accenno a un briciolo di felicità ? Perché in fondo al mio cuore si è creato un solco inamovibile che custodisce ricordi e pensieri di un amore che è andato come un temporale estivo ? E ironia della sorte appena cerco, mi sforzo di accennare a guardare in avanti, appena rilancio me stessa e mi rimetto in gioco ecco che le paure, i pensieri, i ricordi escono di nuovo e mi condizionano, mi limitano, mi frenano, mi smorzano le emozioni che invece imponenti vorrei vivere senza pensare a nulla, abbandonando il mio animo alle sensazioni nuove. Perché, mi chiedo, non ci riesco ? si dice che volere è potere, e io voglio ardentemente che quel fantasma vada via dal mio animo , ma lui no resta lì, seduto su un macigno fatto di ricordi e non se ne va nonostante io lo scacci con tutta la mia forza. Ed ecco che l’emozione quella che vorrei liberare , quella che vorrei far correre libera per spiagge bianche ed illuminate dalla luce delle stelle, si frena, mi blocca, mi fa dire che quel treno è passato e che io non ne avrò più l’occasione….Un amico mi ha detto che quando dico così sono una donna “comune” non quella che vuole vivere di emozioni, quella diversa, impegnativa, frizzante….allora mi dico che io non voglio essere comune, voglio che quelle emozioni corrano libere di esprimersi e di gridare con tutte se stesse quanto è bello vivere oggi liberi……ma sarò veramente libera ? quando riuscirò a correre per quelle spiagge ? ecco la domanda che mi pongo spesso, ecco il sogno che continuo a fare…quello di correre libera sotto la luce della mia stella, libera dal passato,da condizionamenti dell’animo, da irretimenti ed irrigimenti di esperienze passate che dovrebbero insegnarmi e non limitarmi . E quando parlo di quel treno perso penso alla donna che vorrei essere , quella che inverte il suo senso di marcia alla sua corsa, abbassando lo sguardo con quell’umile sicurezza e che sia capace di sedersi accanto di nuovo a un uomo, guardandolo negli occhi e facendogli capire che è ancora vivo; quella che riesca a volare come una farfalla, leggera e libera e che sia capace di posarsi sulla spalla di un uomo senza pesargli, senza quel peso della farfalla che potrebbe farlo cadere. Vorrei poter prendere allora un nuovo treno, per scippare il tempo al tempo e per poter fare un nuovo giro intorno alla mia stella; vorrei poter esprimere con i miei occhi quella libertà che vorrei per guardare l’altro in tutta quella confusione e scorgerci una coccinella colorata Vorrei poter prendere quel treno per iniziare nuovi viaggi verso l’infinito giocando con i battiti del mio cuore, vorrei poter spostare i miei capelli dal viso e far si che chi guardi nei miei occhi apra un sipario su un mondo nuovo spalancando il mio limite come una finestra Vorrei poter volare tra le stelle e guardare giù senza avere le vertigini , camminare sul filo del mio spirito e reggermi in quel perfetto equilibrio senza la paura di cadere, senza la paura di farmi male sapendo che se anche cadessi potrei volare e librarmi in alto…ecco cosa vorrei…prendere un nuovo treno in corsa 15.03.2013 Diana |
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