mad_giu - La fine è il nostro inizio.
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Nonsense

Mi sorveglio a svendere le giornate, alla modica cifra di duecento pagine.Quando riesco a sfogliarle.E sento di cadere nuovamente nell’incapacità di sussurrare.Ho la gola gonfia e la voce roca. Ancor più roca.Allergia… Quel “non pensarci, non pensarci, non pensarci” muto, invece, sembra essermi stato volutamente tatuato sottopelle.Chissà se ero ubriaca e altrettanto consenziente, al momento…
 

Body checking

Era giugno, entro la prima decina. Jeans di una taglia in meno, l’ultimo compito d’inglese.Avevo freddo e vivevo di rendita. Non studiavo, non mangiavo, facevo l’amore passivamente, quando capitava. Fumavo di più del solito. Certamente, è da lì che ho cominciato.Ero conscia del controllo esercitato, ma al contempo non sapevo da cosa derivasse, questa smania…
 

Nessun titolo.

Lividi ricordi. Si sente ancora parlare di te, attraverso queste pareti biondo cenere. Afa grigia. Le foglie autunnali se ne vanno, al passo con i giorni. "Diminuisci la falcata!". Sensibilità maldestra e mani avanti.Mi piace la crosta del pane fresco. Il sapore di una chiacchierata e guardarmi in uno specchio con il telefono all’altezza dell’orecchio…
 

Scrivo io.

Spiegazione immediata della tanta vulnerabilità alla mia malinconia, oggi. E sono le 20.06.Tanto immediata non lo è, ma non pensavo potesse essere condizione dell’inconscio riesumare anche senza la completa certezza della data in se stessa.Tre anni fa pronunciai quel fatidico sì.No, non del matrimonio.Quel sì, che toglie quanta libertà può togliere un’unione coniugale.Che a poco…
 

Brividi, quando capita.

Perfettamente torno indietro. Ricalcando le orme di quei primi giorni. Mi spio scavare tra i numerosi pensieri che mi martellavano la testa e che ora riescono soltanto a carezzarmi. Mh… il termine “carezzare”. Suona così lieve, appunto perché nella prima sillaba manca di violenza. Potevo benissimo usare “accarezzare”, ma il precedente lo sento più adatto per…
 

A volte, ritornano.

Non è il nove del mese. E, se è per questo non è aprile.Non è nemmeno serata.Però, rovistando tra vecchi scritti. Ripesco questo. Risale a quell’estate tanto citata. Estate duemilasette. Non è esattamente “per” voi, né “per” te. Ma pensandovi e pensandomi. C’è una cosa che mi voglio portare sempre dentro, fino a quando avrò memoria. E,…
 

Inizio a prepararmi...

Quella casa ci era stata data in prestito, come anche quei giorni di vita mia.Giorni di frasi su un quadernetto con in copertina il mio frutto preferito. L’uva.Giorni di frasi in cui un imbarazzante “ti amo” in francese, suonava meno stonato che in italiano, scritto dai miei e ricambiato da me. Fame d’amore. Fame di…
 

Lettera a te.

Mad, ciao.Ho sempre per la testa questo pensiero. Di scrivere. Di scrivere in funzione di questo posto, che vorrei diventasse talmente immenso da impegnarmi la vita di ogni giorno, con domande su domande e altrettante risposte.Ho sempre per la testa questo pensiero, da quando in un giorno qualsiasi era nata l’idea di scrivere qualcosa a…
 

Misure standard: sedici centimetri di alzata, trenta di pedata.

Aggrappandomi ai corrimano, continuavo la salita per poi dedicarmi alla sfavorevole discesa.Incespicavo. O forse nemmeno quello.Non potevo contare di fare perno su uno dei due arti inferiori. Erano uguali. Danneggiati uguali. Se la batteria era totalmente esaurita, fomentavo i miei “alti e bassi”, strisciando contro il muro. Le scale scatenavano i miei deliri. La sopportazione era al limite.…
 

Ticking away the moments that make up a dull day.

Quelle mattine di luglio, si susseguivano. Si rincorrevano. Ma se il calendario segnava il numero 19, a me sembrava irrilevante. Il tempo si era fermato? O si divertiva a superarmi, per poi doppiarmi?  Giorni uguali. Congruenti. Tutt’al più speculari. Andare a letto mi sembrava la punizione peggiore a cui sottopormi.Andare a letto aveva le sembianze di…
 

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