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Catechesi II, III media

Post n°3 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da marinella95

C'è di più ... perchè c'è Gesù

 

Dal vangelo di Marco (4,18-22)

Mentre passava lungo il mare di Galilea, egli vide Simone e Andrea, fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perchè erano pescatori. Gesù disse loro. "Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini". Essi, ladciate subito le reti, lo seguirono. Poi, andando un pò oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello, che anch'essi in barca rassettavano le reti; e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo, loro padre, nella barca con gli operai, se ne andarono dietro a lui.

 

ERANO DUE SASSOLINI AZZURRI

Due sassolini, grossi sì o no come una castagna, giacevano sul greto di un torrente. Stavano in mezzo a migliaia di altri sassi, grossi e piccoli, eppure si distinguevano da tutti gli altri. Perchè erano di un intenso colore azzurro. Quando un raggio di soli li accarezzava, brillavano come due frammenti di cielo caduti nell'acqua. Loro due sapevano benissimo di essere i più bei sassi del torrente e se ne vantavano dal mattino alla sera. Guardavano con commiserazione gli altri sassi che erano grigi, bianchi, striati, rossicci, chiazzati. "Noi siamo i figli del cielo", strillavano, quando qualche sasso plebeo si avvicinava troppo. "State a debita distanza! Noi abbiamo il sangue blu. Non abbiamo niente a che fare con voi!". Erano insomma due sassi boriosi e insopportabili. Passavano le giornate a pensare che cosa sarebbero diventati, non appena qualcuno li avrebbe scoperti. "Finiremo certamente incastonati in qualche collana insieme ad altre pietre preziose come noi". "Sul dito bianco e sottile di qualche dama". "Sulla corona della regina d'Olanda". "Sulla spilla della cravatta del principe di Galles". "Ci aspetta una gran vita ...". "Alberghi di lusso, crociere, balli, feste, ricevimenti...". "Andremo fino a Katmandu... ". Un bel mattino, mentre i raggi del sole giocavano con le trine di spuma dei sassi più grandi, una mano d'uomo entrò nell'acqua e raccolse i due sassolini azzurri. "Evviva!" gridarono i due all'unisono. "Si parte!". Finirono in una scatola di cartone insieme ad altri sassi colorati. "Ci rimarremo ben poco!", dissero, sicuri della loro indiscussa bellezza. La cosa durò più del previsto. I due sassolini furono sballottati qua e là, cambiarono spesso scatola, furono spesso soppesati e palpati da mani ruvide. Rimasero ultimi nella scatola. Poi una mano li prese e li schiacciò di malagrazia contro il muro in mezzo ad altri sassolini, in un letto di cemento tremendamente appiccicoso. "Ehi! Fai piano! Siamo preziosi, noi", gridavano i sassolini azzurri. Ma due sonore martellate li fecero affondare ancora di più, dentro il cemento. Piansero, supplicarono, minacciarono. Non ci fu niente da fare. I due sassolini azzurri si ritrovarono inchiodati al muro. L'amarezza e la delusine li riempivano di riflessi viola. "Razza di imbecilli, asini e incopetenti! Non hanno capito la nostra importanza!". Il tempo ricominciò a scorrere, lentamente. I due sassolini azzurri erano sempre più arrabbiati e non pensavano che ad una cosa: fuggire. Ma non era facile eludere la morsa del cemento, che era inflessibile e incorruttibile. I due sassolini non si persero di coraggio. Fecero amicizia con un filo d'acqua che ogni tanto scorreva su di loro. Quando furono sicuri della lealtà dell'acqua, le chiesero il favore che le stava tanto a cuore. "Infiltrati sotto di noi, per piacere. E staccaci da questo maledeto muro". L'acqua non se lo fece ripetere due volte. Era la sua passione infiltrarsi nei muri e si divertiva molto ad allargare crepe e sbriciolare cemento. Fece del suo meglio e dopo qualche mese i sassolini già ballavano un pò nella loro nicchia di cemento. Finalmente, una notte umida e fredda, Tac! Tac! : i due sassolini caddero per terra. "Siamo liberi!". E mentre erano sul pavimento lanciarono un'occhiata verso quella che era stata la loro prigione. "Oooh!". La luce della luna che entrava da una grande finestra illuminava uno splendido mosaico. Migliaia di sassolini colorati e dorati formavano la figura di Nostro Signore. Era il più bel Gesù che i due sassolini avessero mai visto. Ma il volto... il dolce volto del Signore, in effetti, aveva qualcosa di strano. Sembrava quello di un cieco. Ai suoi occhi mancavano le pupille!
"Oh, no!". I due sassolini azzurri compresero. Loro erano le pupille di Gesù. Chissà come stavano bene, come brillavano, come erano ammirati, lassù. Rimpiansero amaramente la loro decisione. Quanto erano stati insensati! Al mattino, un sacrestano distratto inciampò nei due sassolini e, poichè nell'ombra e nella polvere tutti i sassi sono uguali, li raccolse e, brontolando, li buttò nel bidone della spazzatura.

 

Preghiamo:

Signore, sei tu che mi hai fatto, Tu mi hai creato, mi hai pensato e amato da sempre. So che ho un posto nel tuo Progetto d'amore: un posto mio, che nessun altro potrà occupare. E so che solo lì realizzerò la mia vita, solo vivendo ciò per cui mi hai creato. Per questo, oggi ti prego: guidami a scoprire quel che tu hai pensato per me, dammi il coraggio per sceglierlo, insegnami a viverlo con fedeltà.
Amen.

 
 
 
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Un blog di: marinella95
Data di creazione: 08/03/2009
 

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