Creato da signorina.elle il 24/03/2008
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non.sono.io
non.sono.io il 08/07/09 alle 14:19 via WEB
Hum...

 
alexisdg10
alexisdg10 il 01/07/09 alle 00:09 via WEB
Vero. Imdimenticabile.

 
libeccio2009
libeccio2009 il 29/06/09 alle 08:39 via WEB
Assolutamente daccordo. E' stato sicuramente un rivoluzionario del POP...

 
signorina.elle
signorina.elle il 26/06/09 alle 14:35 via WEB
Troppo buono ragazzo :-) baci

 
non.sono.io
non.sono.io il 26/06/09 alle 13:53 via WEB
Sono contento di non essermi perso gli ultimi saldi.

 
signorina.elle
signorina.elle il 25/06/09 alle 11:19 via WEB
Tu hai il potere di generare in me lo stupore...Guardo quella scena, il bianco prevale, ma in verità il colore più giusto sarebbe il rosso.......

 
signorina.elle
signorina.elle il 25/06/09 alle 11:13 via WEB
La bellezza del commento, supera di gran lunga quella dello scritto. E' la meraviglia delle bottiglie lanciate nel mare, a volte vengono raccolte da mani piene di umanità e sensibilità... Grazie

 
konnikiwa
konnikiwa il 25/06/09 alle 08:09 via WEB
Una pagina bianca non è una pagina vuota…. Come non lo è il sentiero che hanno scelto le tue scarpe. Porti nel corpo gli incagli dell’Essere….. E sai bene che non ti daranno mai pace. La tua certezza è quella di essere in viaggio. C’è leggerezza nei colpi di rasoio delle tue parole, come nel tuo incedere. E c’è crudo istinto a naufragare su spiagge in apparenza desolate….. Ma quelle spiagge senza le tue orme sarebbero per sempre perse. Anche per questo hai scelto di essere Femmina.

 
konnikiwa
konnikiwa il 25/06/09 alle 07:57 via WEB
La pianura è calcinata dal sole, ma un recente acquazzone ha ridato vigore ad una vegetazione lussureggiante. Tutto intorno è un tripudio di fiori. Il sentiero si inoltra tra campi per lo più coltivati a grano, e disegna una cicatrice irregolare che pian piano si inerpica su per una collina. L’uomo cammina ed è stanco. Molto stanco da ore. Prosegue con tutta la sua forza, un passo dietro l’altro, ma è solo la sua ossessione che gli impedisce di crollare, di arrendersi. È sudato, in disordine…..è un uomo in fuga. Anche da se stesso. Inizia a salire e la vista si appanna, ma non demorde. Il sole lo martella anche se lentamente sta iniziando a tramontare proprio alla sommità della collina. All’improvviso la vede…. Cammina davanti a lui, in un abito bianco lungo fino ai piedi. È un vestito di cotone leggero, stretto in vita. Ha un ombrellino che la ripara. Bianco. L’uomo accelera il passo ma la distanza non sembra diminuire. All’improvviso si sente mancare e crolla al suolo. Nel petto un dolore sordo lo sta artigliando, gli toglie il fiato. Vorrebbe rialzarsi ma non ci riesce. Vorrebbe gridare ma la sua gola è muta. Allora raccoglie ogni residuo della sua forza vitale e la affida al suo sguardo, ai suoi occhi disperati. La vede con chiarezza. È sulla cima della collina e gli volge le spalle. È ferma e il sole la incornicia di una luce irreale. Ha i capelli sciolti agitati da una leggera brezza. La guarda con immenso scoramento. Lentamente i contorni di quella figura tremolano e si dissolvono nell’aria. La vista gradualmente si appanna, ma per un attimo, un ultimo secondo, ogni cosa ridiventa chiara. Allora vede il sole del tutto immutato, e sulla strada un ombrellino bianco. Di lei non c’è più traccia. L’uomo si arrende. Guarda il cielo lassù così in alto. Per un attimo si perde in quello spazio senza limiti, poi chiude gli occhi e sorride. Per ritrovarla. Per rivederla. Per sempre.

 
signorina.elle
signorina.elle il 24/06/09 alle 12:15 via WEB
Credo davvero nulla, quando ci si "accorda" con se stessi e si riesce addirittura a riderne, si è raggiunta la rara dimensione dell'equilibrio che in quel momento celebra la sua festa :-) Grazie
 
 
 

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