Creato da: MonteFugi il 17/03/2011
in questo Blog si parla di Nutrizione, medicina e Fitness
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Post n°56 pubblicato il 17 Settembre 2014 da MonteFugi
Il GLIFOSATO .. L'ERBICIDA CHE FORSE FAVORISCE LA CELIACHIA E L'AUTISMO. Glifosato è il principio attivo del diserbante più venduto al mondo “il ROUNDUP”. Il glifosato è stato creato e brevettato una trentina di anni fa dalla Monsanto, ed oggi è l'erbicida più utilizzato nelle coltivazioni del grano, dell'orzo ed anche nei giardini. Pare accertato che il Glifosate sia in grado di provocare la celiachia ed altre malattie come l'autismo. Il glifosate infatti è in grado di inibire l'enzima della detossificazione di fase-1 il P-450 aromatasi, interferendo sulla: detossificazione dei xenobiotici attivazione della vitamina d3 metabolismo degli ormoni steroidei catabolismo della vitamina A produzione di bile Inoltre pare alterare sia la flora batterica intestinale, sia la permeabilità intestinale, favorendo l'insorgenza della celiachia a causa della gliadina non digerita che entra in contatto con le cellule dell'immunità innata dell'intestino. È stato dimostrato che il Glifosato è presente nelle farine di grano tenero e di grano duro; In Inghilterra, il 25% del pane contiene tracce di glifosate. Stessa cosa nei prodotti farinacei vari tipo pasta, biscotti, taralli, etc. poiché l'Italia è il principale consumatore pro-capite di pasta, pane, e prodotti da forno, gli Italiani sono potenzialmente molto esposti alla contaminazione e tossicità del GLIFOSATO è ciò potrebbe spiegare anche l'elevata incidenza in Italia dei casi di celiachia. https://www.youtube.com/watch?v=gLv1gPHGrMY Liborio Quinto
Post n°55 pubblicato il 13 Maggio 2014 da MonteFugi
Un video di mia pubblicazione che spiega in modo chiaro i meccanismi che regolano l'infiammazione ed il controllo di esso attraverso la secrezione di cortisolo mediato dall'interleuchina-6. Buona Visione
Tecnologo alimentare esperto in nutraceutica dottor Liborio Quinto
Post n°54 pubblicato il 22 Gennaio 2014 da MonteFugi
ACIDI GRASSI SATURI E INFIAMMAZIONE (DIMOSTRAZIONE) Pubblicato da Liborio Quinto "tecnologo alimentare" Ecco la dimostrazione che gli acidi grassi saturi: Palmitico e Stearico sono Pro-infiammatorie: Mediante stimolazione dei recettori TLR-4 dei Monociti del tessuto adiposo di TOPI, secernono Resistina e MCP-1 che sono mediatori pro-infiammatori che insieme riescono ad accendere l'interruttore dell'infiammazione NF-KB.
Al Contrario, i grassi monoinsaturi come L'ACIDO OLEICO E IL PALMITOLEICO ad alte dosi, pur aumentando lievemente i livelli di resistina, fanno calare bruscamente i livelli di MCP-1, inibendo l'attivazione della NF-KB. ….addirittura il Palmitoleico non stimola la secrezione di RESISTINA ...quindi ancora + anti-infiammatoria.
Infine l'acido Linoleico “polinsaturo” si comporta come i monoinsaturi, ma con effetti meno anti-infiammatori.
Quì IL LINK E la tabella dei risultati della ricercahttp://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2632685
Pubblicato da Liborio Quinto "tecnologo alimentare"
Post n°52 pubblicato il 19 Gennaio 2014 da MonteFugi
DALLA RESISTENZA INSULINICA AL DIABETE-2 E ALL'IPERTENSIONE La Resistenza Insulinica o IPER-INSULINEMIA (eccesso di produzione di insulina) è una sindrome che colpisce molti di Noi e che alla lunga può portare a numerose patologie tipiche dell'età adulta – avanzata. Le patologie che possono svilupparsi a causa della Resistenza Insulinica, sono:
la prima spia che ci segnala che soffriamo di resistenza insulinica è la tendenza ad accumulare grasso a livello addominale “o viscerale”, cioè la tipica pancia a forma di MELA ….considerata dai CARDIOLOGI un tipo di obesità molto pericolosa e correlata a molte patologie cardio-vascolari. Se non si cambia stile di vita e si mangia più sano e meglio, dall'obesità viscerale, potremmo andare incontro a una o più delle patologie su elencate, tra cui l'IPERTENSIONE e/o il DIABETE-2.
Ma cosa è la Resistenza Insulinica?
È una sindrome infiammatoria, dove i recettori insulinici delle cellule non sono più in grado facilmente di assorbire gli zuccheri e per farlo richiedono sempre più insulina, portando il PANCREAS a sforzarsi nel produrre insulina rischiando nel tempo ad esaurirsi ed ad aprire la strada al DIABETE-2.
L'infiammazione che causa la resistenza insulinica è di basso livello “sotto la soglia del dolore”, in cui i MACROFAGI che abitano nel tessuto adiposo secernono CITOCHINE INFIAMMATORIE che innescano tutto un meccanismo perverso (INIBIZIONE DELLE PPAR-GAMMA ed attivazione dell' NF-KB) che vanno a rallentare il funzionamento dei recettori insulinici. Inoltre L'organismo tende a frenare l'infiammazione producendo dai surreni il CORTISOLO che ha un ulteriore effetto inibente nei confronti dei recettori insulinici;
Morale della favola: Gli zuccheri vengono assimilati sempre meno dalle cellule e la glicemia e i livelli di insulina tendono ad aumentare: L'insulina elevata poi, favorisce la formazione del TROMBOXANO-A2 che è una sostanza che favorisce l'aggregazione piastrinica e quindi le TROMBOSI; Inoltre il Tromboxano-A2 favorisce l'IPERTENSIONE. Troppo glucosio nel sangue aumenta l'emoglobina glicata, i TRIGLICERIDI ED IL COLESTEROLO CATTIVO; Attiva anche certi enzimi cattivi come l'AROMATASI e la 5-ALFA-REDUTTASI, accentuando nei soggetti predisposti geneticamente alla caduta dei capelli (calvizia androgeniche), alla prostata ingrossata, alla sindrome dell'ovaio policistico, ed a numerose patologie infiammatorie.
Per tenere sotto controllo l'iper-insulinismo e le patologie correlate come il diabete-2 bisogna agire non solo su una riduzione dei cibi ricchi di carboidrati ad alto indice glicemico, ma anche:
Nella prossima nota elencherò i cibi anti-infiammatori e i cibi pro-infiammatori che possono attivare o spegnere l'infiammazione e quindi migliorare le patologie infiammatorie ivi comprese l'ipertensione, la resistenza insulinica ed il diabete-2.
Cordiali Saluti Tecnologo Alimentare esperto in nutraceutica ed alimentazione Dottor Liborio Quinto
Post n°51 pubblicato il 17 Gennaio 2014 da MonteFugi
Ai primi incontri, esiste un modo scientifico per valutare quanto veramente è innamorato il proprio partner ? Tutti noi, una o più volte nella vita è capitato di innamorarci di una persona; Quando è capitato, vi siete accorti di sentirvi:
Insomma che succede nel nostro cervello?
Praticamente quando siamo follemente innamorati, il vostro cervello ed il vostro sangue si riempie di un potente neurotrasmettitore molto eccitante che si chiama FENIL-ETIL-AMINA noto anche come ormone dell'innamoramento.
Più vi sentite innamorati, più Fenil – Etil – Ammina producete. Se volete misurare quanto è veramente innamorato il vostro partner di Voi, basta che fate l'analisi del sangue o delle urine e misurate i livelli di FENIL-ETIL-AMINA.
Ovviamente questo vale all'inizio dell'innamoramento ….con il passare delle settimane i rapporti di fidanzamento si consolidano e quella strana sensazione del periodo iniziale dell'innamoramento svanisce e con esso anche i livelli di FENIL-ETIL-AMINA nel sangue svaniscono.
Una curiosità! La Fenil-Etil-Amina è contenuta anche nel cioccolato Fondente e nel cacao amaro; Tutte quelle ragazze e ragazzi che vengono abbandonati o traditi dal proprio partner e che quindi vedono abbassare i livelli di Fenil-etil-amina nel sangue e nelle urine, possono trovare giovamento mangiandosi UNA TAVOLETTA DI CIOCCOLATO FONDENTE ….ed i livelli di fenil-etil-amina si rialzano e si sentono consolati.
Articolo scritto e pubblicato dal Dottor Liborio Quinto Tecnologo Alimentare esperto in Nutrizione e Nutraceutica
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Inviato da: esternoluce
il 14/01/2016 alle 17:29
Inviato da: osservare_giudicare
il 25/01/2015 alle 11:01
Inviato da: MonteFugi
il 02/07/2013 alle 08:46
Inviato da: MonteFugi
il 30/06/2013 alle 08:16
Inviato da: MonteFugi
il 30/06/2013 alle 08:15