Schegge di vetroAd averlo saputo prima, me ne stavo nel Beleriand! (Le immagini riprodotte su queste pagine sono di proprietà dei rispettivi autori, sperando che la dichiarazione mi sollevi dalla promozione di cause civili, che non ho tempo) |
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« Messaggio #39 | VOGLIA DI NORMALITA' » |
LIBERALEAlexis de Tocqueville: "Vedo chiaramente nell'eguaglianza due tendenze: una che porta la mente umana verso nuove conquiste e l'altra che la ridurrebbe volentieri a non pensare più. Se in luogo di tutte le varie potenze che impedirono o ritardarono lo slancio della ragione umana, i popoli democratici sostituissero il potere assoluto della maggioranza, il male non avrebbe fatto che cambiare carattere. Gli uomini non avrebbero solo scoperto, cosa invece difficile, un nuovo aspetto della servitù… Per me, quando sento la mano del potere appesantirsi sulla mia fronte, poco m'importa di sapere chi mi opprime, e non sono maggiormente disposto a infilare la testa sotto il giogo solo perché un milione di braccia me lo porge". Alexis de Tocqueville: "Se cerco di immaginare il dispotismo moderno, vedo una folla smisurata di esseri simili ed eguali che volteggiano su se stessi per procurarsi piccoli e meschini piaceri di cui si pasce la loro anima… Al di sopra di questa folla, vedo innalzarsi un immenso potere tutelare, che si occupa da solo di assicurare ai sudditi il benessere e di vegliare sulle loro sorti. È assoluto, minuzioso, metodico, previdente, e persino mite. Assomiglierebbe alla potestà paterna, se avesse per scopo, come quella, di preparare gli uomini alla virilità. Ma, al contrario, non cerca che di tenerli in un'infanzia perpetua. Lavora volentieri alla felicità dei cittadini ma vuole esserne l'unico agente, l'unico arbitro. Provvede alla loro sicurezza, ai loro bisogni, facilita i loro piaceri, dirige gli affari, le industrie, regola le successioni, divide le eredità: non toglierebbe forse loro anche la forza di vivere e di pensare?". Alexis de Tocqueville: “Un corpo legislativo composto in modo tale che esso rappresenti la maggioranza senza essere necessariamente schiavo delle sue passioni; un potere esecutivo che abbia una forza propria e un potere giudiziario, indipendente dagli altri due poteri; avrete allora un governo democratico e non vi sarà più pericolo di tirannide ". Alexis de Tocqueville: “Le società democratiche, ma non libere, possono essere ricche, raffinate, piene di buoni padri di famiglia e onesti commercianti, ma ciò che non si vedrà mai in queste società sono i grandi cittadini e, soprattutto, un grande popolo. Il comune livello delle menti e degli animi non s’arresterà mai, nel suo abbassamento, fino a che l’uguaglianza e il dispotismo andranno insieme congiunti” Luigi Einaudi: “Liberalismo [...] è quella politica che concepisce l’uomo come fine. Si oppone al socialismo il quale concepisce l’uomo come un mezzo per raggiungere fini voluti da qualcuno che sta al di sopra dell’uomo stesso, sia esso la società, lo Stato, il governo, il capo”. Karl Popper: “Per evitare malintesi desidero chiarire compiutamente che uso sempre i termini “liberale”, “liberalismo”, ecc., nel senso in cui questi sono tuttora generalmente usati in Inghilterra [...] Per liberale non intendo una persona che simpatizzi per un qualche partito politico, ma semplicemente un uomo che dà importanza alla libertà individuale ed è consapevole dei pericoli inerenti a tutte le forme di potere e di autorità”. John Locke: "Dove non c'è legge non c'è libertà" E’ una sintesi, mi rendo conto, ma credo che renda l’idea su cosa significhi essere “liberali”. In realtà, come giustamente sostenuto altrove, non si tratta dell’adesione ad una particolare ideologia, ma di un modo di porsi nei confronti di alcuni concetti chiave che regolano la convivenza sociale ed il ruolo del singolo individuo. Ci sono liberali cattolici, liberali laici, liberali “progressisti” e liberali “conservatori”. In molti casi, capita che abbiano diversi programmi “pratici”, ma quelli “veri” si distinguono dallo stesso atteggiamento mentale. E’ altrettanto condivisibile l’affermazione che non sia un modo di porsi largamente diffuso, un ideale, per così dire, di massa. Non è stupefacente che sia così. E’ meno condivisibile sostenere che chiunque si dichiari tale non sia altro che qualcuno che, ignorandone il significato, si fregi di un’etichetta. Mthrandir Sia detto per inciso, ma ho trovato che, quando serve, nessuno esita a fare riferimento al nostro buon de Tocqueville. Nessuno. |
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 01:14
Inviato da: minsterr999
il 24/03/2009 alle 23:01
Inviato da: minsterr999
il 24/03/2009 alle 23:01
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 22:56
Inviato da: minsterr999
il 24/03/2009 alle 22:38