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Un blog creato da Mthrandir il 11/01/2005

Schegge di vetro

Ad averlo saputo prima, me ne stavo nel Beleriand! (Le immagini riprodotte su queste pagine sono di proprietà dei rispettivi autori, sperando che la dichiarazione mi sollevi dalla promozione di cause civili, che non ho tempo)

 
 

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« VOGLIA DI NORMALITA'SONO CONFUSO »

CHE RIDERE....

Post n°42 pubblicato il 24 Maggio 2005 da Mthrandir
 
Foto di Mthrandir

“- Sì, quella che ha fatto lo spogliarello nella piscina del Cube sono io. Che ridere - . E ride di gusto, Tamara Soro, 29 anni [nella foto, n.d.M.] muscoli superpalestrati, di giorno fruttivendola al mercato di San Benedetto (box 120) e di notte animatrice («non spogliarellista») in discoteche e addii al celibato. Ride nonostante le polemiche: dieci giorni fa, nel locale di via Venturi, vestita (più o meno) da infermiera, è entrata in una piscina e ne è uscita, grondante, indossando solo un minuscolo slip. Per la gioia (e i videofonini) di un centinaio di ragazzini in età da liceo: a loro, appunto, sono riservate le prime serate, gli appuntamenti danzanti delle 20. ……..”.

Da: L’Unione Sarda del 24 maggio 2005

Sinceramente, non vedo cosa ci sarebbe di così divertente. Forse sono i circa 300,00 Euro (la cifra è la tariffa comunicata dalla signora nel resto dell’articolo) che la nostra fatalona intasca (esentasse?) per ogni svestizione pubblica. Forse saranno le faccette dei baldi giovani che restano a bocca aperta per le apparizioni scimmiottanti Ursula Andress (spero che la Andress non me ne voglia per il paragone)  che mette in scena nei locali dove si esibisce. Chissà….

Prima che qualcuno insorga stracciando nell’ordine le proprie vesti contro il solito bacchettone e le mie scatole, affermo che non ho nulla contro strip teasers, lap dancers, donnine da night eccetera eccetera (anzi!….). Ciò che trovo triste è la situazione nel suo complesso e per un motivo che ha poco a che fare con la moralità dei singoli (la morale è, in fondo, una costruzione di valori personale ed ognuno è libero, sempre nel rispetto delle leggi, di usare la sua), abbastanza con la liceità dello spettacolo (propongo di ipotizzare uno spettacolo speculare riservato a tenere verginelle quindicenni per vedere se qualcuno non vi ravvisasse gli estremi delle molestie a minorenni), e moltissimo con un altro aspetto. Ricordo bene i miei pruriti adolescenziali (e non solo adolescenziali) e ricordo anche quanto ci fosse di fantastico ed immaginato nella scoperta del sesso. Cognizioni tecniche approssimative derivate da sbirciatine furtive nelle edicole, fantasie peccaminose sulle scollature di colei che occupava il banco davanti al mio, attese notturne per i filmetti passati da una tv privata artigianale che simulava la fine delle trasmissioni alle 23 prima di mandare i porno in tedesco, il senso della conquista per aver violato un vietato ai minori di anni…. al cinema in cambio di molto meno di un paio di tette buttate lì, lunghe costruzioni teoriche in merito ad una prima volta, desiderata e temuta nella stessa misura, realizzata ripetutamente tra le confortanti mura del bagno di casa a completa insaputa delle involontarie protagoniste. Insomma, un progressivo disvelamento fatto di moltissima fantasia ed astrazione con rari, e stupefacenti, contatti con la realtà. E’ stata un’esperienza importante che ha lasciato il segno anche nel prosieguo e grazie ad essa ho imparato ad apprezzare le molte facce che può assumere l’intimità fisica (e non solo) con una donna.

Bene, ciò che mi rattrista è proprio lo scippo di questo percorso realizzato ai danni di chi, senza l’ostacolo bonario dei divieti, che son sempre stati autentici colabrodo, ma richiedevano pur sempre uno sforzo per superarli, si trova senza patemi davanti alla rivelazione del mistero, per altro già abbondantemente e quotidianamente anticipata da veline e letterine.

Accettare che il traguardo si possa tagliare senza fatica e senza sudore sarà anche sintomo di adeguatezza ai tempi e di ampiezza di vedute. Se così è, continuo a preferire i miei paraocchi e le mie nostalgie (quando si scrivono certe cose, per un attimo si viene colti dalla sgradevole sensazione di essere diventati vecchi) per un periodo in cui anche l’erezione mentale aveva il suo fascino.

Sono sicuro che il riso di Tamara sia sincero, perché riuscire a stimolare la salivazione di un nugolo di quindicenni è, probabilmente, il massimo risultato per lei raggiungibile. Per il resto, ci vorrebbe cervello e, per coprire il suo, anche il perizoma più audace rischierebbe di apparire un lenzuolo.

Mthrandir

(Nella foto, una vera artista controcorrente) 

 
 
 
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