Creato da valeriosampieri il 01/05/2011

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Shikishi Naishinno e la sua epoca

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Proseguo la mia libera traduzione, ogni tanto arricchita da sfoggi della mia universale cultura, modestia a parte (ci ho pensato e ripensato, ma motivi per essere modesto, in tutta franchezza, non ne ho ancora trovati) del libro String of Beads, di Sato Hiroaki, menzionato nel precedente post su Shikishi.

Shikishi Naishinno nacque tra il 1150 ed il 1155, terza figlia di Goshirakava Tenno, che divenne il 77° Imperatore del Giappone nel 10° mese del 1155. Naishinno significa, infatti, Principessa Imperiale.

L'epoca in cui visse Shikishi, morta il giorno 25 del primo mese del 1201 (il calendario giapponese non coincide con il nostro), fu abbastanza tumultuosa e funestata da parecchi eventi, alcuni dei quali contribuirono alla perdita di gran parte del potere fino ad allora detenuto dall'aristocrazia della Corte Imperiale. Nel Gukansho, Jien afferma ciò pose il Giappone "sotto il dominio dei guerrieri".

Nel 1156 si verificò una lotta intestina tra le truppe raccolte da Sutoku In e Goshirakawa Tenno (e qui ci aggiungo un piccolo sfoggio della mia cultura enciclopedica: In è il titolo spettante all'Imperatore che aveva abdicato, Tenno a quello in carica. Anche dopo aver abdicato, l' In conservava molto potere, addirittura superiore a quello del Tenno che, salito al trono molto giovane, veniva praticamente messo sotto tutela di un "Sessho" e, successivamente, veniva affiancato da un consigliere, chiamato "Kampaku"), da un lato, e la famiglia dei samurai Taira, che guadagnarono molto potere (in inglese, tale guerra viene ricordata col nome di Hogen Disturbance).

Tre anni dopo, a seguito di una nuova guerra (Heiji Disturbance), tale potere si rafforzò ulteriormente. Da allora in poi i Taira o Heike divennero padroni dell'intero Giappone, al punto tale che Kujio Tamekane (1149-1207) scrisse nel suo Gyokuyo: "Sembra che nessuno sia importante in questo mondo" all'infuori dei Taira. Si dice che Taira Tokitada (1130-1189) affermasse, molto più brutalmente, che "chiunque non appartenga al nostro clan, deve essere un non umano".

Nel 1180, però Yoritomo (1147-1199), capo del clan di samurai Minamoto, si ribellò ai Taira, su comando del fratello di Shikishi, Mochihito (1151-1180). Naturalmente, scoppiò un'altra guerra, narrata nell' Heike Monogatari, il cui incipit è il seguente:

The voices of bell's of Jeta Garden
sound out "All things are impermanent".
The colour of flowers of the paired sala trees
reaveals whatever flourishes is bound to decline.
The arrogant do not last for long,
just like a dream on a spring night.
The stalwart, too, do perish in the end,
not quite unlike the dust before the wind.

Nel giro di cinque anni i Taira vennero sconfitti. Seguendo l'esempio di Kiyomori, ma a differenza di lui, Yorimoto rese totale l'egemonia militare, fondando fuori Kyoto, in Kamakura il suo governo (il Bafuku, meglio noto come Shogunato).

Ma le calamità non si limitarono soltanto all'ambito politico: di esse parla Kamo no Chomei nel suo Hojoki, spiegando il perché della sua scelta di diventare un eremita. Nel uarto mese del 1177 scoppiò un devastante incendio che arse gran parte della capitale, incluso il palazzo imperiale. Esattamente tre anni dopo, un terrificante tifone spazzò via un gran numero di case. Poco dopo Kiyonori decise di spostare la capitale a Fukuhara, un villaggio sul mare, vicino all'odierna Kobe, per riportarla a Kyoto prima della fine dell'anno. Chomei narra che l'arbitrarietà di tale comportamento fu considerato come un sintomo dello scivolare del mondo verso il caos e la rivolta di Yorimoto, avvenuta nell'ottavo mese del 1180, fu il segno dell'inizio del caos vero e proprio.

Nel 1181 il Giappone fu colpito dalla carestia e, finiti i rifornimenti e gli approvvigionamenti, anche Kyoto venne duramente colpita l'anno successivo: come ciliegina sulla torta, sopravvenne una epidemia di peste. Nel 1185, nel settimo mese, un fortissimo terremoto rase al suolo Kyoto e quasi nulla della città rimase intatto.

Interrompo qui la traduzione, perché non vorrei si pensasse che Shikishi portasse iella. Ma dato che le storie narrate sino ad ora sono solo una piccola parte delle sciagure della sua epoca, non escludo che la Principessa Imperiale un po' menagramo potesse esserlo per davvero.

 
 
 
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