Creato da valeriosampieri il 01/05/2011

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Pentimenti e riflessioni

Post n°208 pubblicato il 14 Maggio 2012 da valeriosampieri
 

Ho riletto il mio ultimo commento al precedente post e devo ammettere che forse ho esagerato. Prendersi burla della Terronia non costituisce attività commendevole. Non si può infatti trascurare il fatto che in Terronia ci sono molti bravi lavoratori, tutt'altro che sfaticati.

Recentemente è stata svolta nel Napoletano un'inchiesta in merito ed il primo ad essere intervistato è stato un giovane volenteroso che, pur di lavorare, raccoglieva lumache per una ditta produttrice di surgelati: ne raccoglieva 10 al giorno, non di più, per motivi personali; peraltro il giorno prima ne aveva inseguite e raccolte ben 13. Quel giorno ne aveva però prese soltanto 3, lasciando sorpreso l'intervistatore che gliene chiese la ragione, al che il ragazzo rispose: "Mi avevo stancato troppo ieri: sette se ne hanno fujute".

Certo è che, a parte gli scherzi, la vita è ormai molto difficile. Le spese hanno raggiunto livelli quasi insostenibili ed è necessario valutare attentamente ogni esborso. Non è che si debba essere tirchi, ma solo oculati: l'importante è riuscire a guardare sempre con fiducia ogni avvenimento, senza mai perdere la speranza in un futuro migliore o nel fatto che, esaminando la questione sotto un' ottica ottimistica, il diavolo può non essere poi così brutto come lo si dipinge. Prendete l'episodio del genovese, tornato a casa anzitempo, che vede parcheggiato nel giardino il furgone dell'idraulico. La sua nota parsimonia lo avrebbe dovuto portare a preoccuparsi per la imminente spesa, ma il suo innato ottimismo lo ha subito portato a coltivare invece la speranza, elevando al Cielo una accorata preghiera: "Signore, fa che sia il suo amante!"

Non vorrei essere accusato di razzismo, perciò è meglio cambiare registro e lasciare da parte ogni stereotipo e luogo comune relativo al carattere peculiare degli abitanti di determinate zone del mondo. In Africa, ad esempio, ingiustamente ritenuta tuttora un paese sottosviluppato, si è per contro raggiunto un livello urbanistico e culturale del tutto paragonabile a quello dei paesi considerati evoluti. L'episodio che sto per narrare è avvenuto durante la visita in una nazione africana del Presidente dell' ONU. Mentre, percorrendo una splendida e modernissima autostrada a 12 corsie, si dirigeva verso verso la capitale, la cui futuristica architettura era chiaramente visibile anche a chilometri di distanza, il Presidente venne colpito dalla presenza di due giovani negri (si può dire? vabbè io lo dico) che chiedevano l'autostop, l'uno distinto, alto e magro, l'altro un po' più trasandato, basso e chiattoncello. Incuriosito, il Presidente fece salire a bordo i giovani, anche per avere un rapporto di più diretta conoscenza dei problemi della popolazione locale e, con somma sorpresa, il giovane alto e magro fece sfoggio di una cultura non indifferente, narrando in un inglese fluente la sua storia: "Appartengo ad una tribù locale e mi sono iscritto all'università. Studio ingegneria, in quanto intendo contribuire al progresso tecnologico del mio paese e  sono prossimo alla laurea. Ormai i nostri standard di vita si sono uniformati in tutto e per tutto a quelli occidentali e per i nostri spostamenti usiamo tutti l'autevettura, ma la mia oggi si è guastata e sono stato costretto a fare l'autostop". Compiaciuto il Presidente sta per rivolgere la parola all'altro giovane, ma il primo lo blocca: "No, Presidente, lui non parla. Lui è la mia merenda".

Non vorrei che qualche anima bella di passaggio si sentisse urtato nella sua suscettibilità e chiamasse i Carabinieri. Chissà perché, gli appartenenti alla Benemerita vengono sempre dipinti a tinte fosche. Essi sono invece persone ben integrate e spesso dotate di intutito e capacità di elaborare fulmineamente i ragionamenti più appropriati in qualsiasi situazione, come dimostra l'episodio del carabiniere che lasciò al concessionario la sua vecchia autovettura perché fosse venduta. Dopo qualche tempo, egli telefonò per avere notizie, ma il concessionario rispose che la vettura aveva oltre 100.000 chilometri ed era difficile trovare un acquirente. Ingegnosamente il Carabiniere trovò la soluzione: "Porta indietro il contachilometri!". Dopo un altro po' di tempo il Carabiniere ritelefona, ma niente da fare: "Ho portato il contachilometri a 20.000, ma ancora niente!", gli risponde il concessionario, al che, furbo, il Carabiniere esclama: "20.000 chilometri? E allora non se ne fa niente: e che mi vendo una macchina quasi nuova?".

Mo' pensa tu se passa di qua un Carabiniere e legge la storiella! Come minimo mi dirà, con minaccioso tono di rampogna: "Guarda che sono un Carabiniere!". Ed io che faccio? Vabbè, lo rassicuro: "Dai, vieni qua, che adesso te la spiego".

 
 
 
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