NEL QUI E ORA

LUNGO IL VIALE ALBERATO

Abbiamo camminato lungo quel viale attorniato da altissimi pioppi. Ho sempre pensato che quel viale e quella chiesa fossero il posto più bello in cui celebrare un matrimonio. Oggi invece abbiamo celebrato il tuo funerale. Faceva freddo ma c'era il sole ed il cielo era qualcosa di spettacolare, colori caldi con tinte rosate, arancioni e azzurre.

Mia sorella è stata così forte, ha letto parole bellissime...ma soprattutto vere...per te. Poi, mentre eravamo lì a guardare la tua tomba scendere nelle viscere della terra, mia sorella è crollata in un pianto così disperato e profondo...l'ho abbracciata e lei ha sussurato:"ed è solo l'inizio...". Sì, ha ragione, il vero lutto inizia dopo il funerale. È ora che si inizia a confrontarsi con la mancanza fisica della persona che amiamo, è ora che dobbiamo fare i conti con la separazione. Quando tutto sembra riprendere a scorrere normalmente...è proprio lì che ci confrontiamo con il vuoto. 

E chiudo gli occhi, immagino di entrare in casa tua, il letto è sfatto, la camera è esattamente come l'hai lasciata...ancora piena di vita, di fotografie appese alle pareti, di libri, fogli sparsi sulla scrivania. C'è il pelusche ricevuto dal fidanzato al compleanno, i souvenir dei viaggi fatti con le amiche, i diari chiusi nel cassetto. Mi chiedo quando i genitori riusciranno a svuotarla quella stanza...e se mai decideranno di farlo. Mi chiedo quando ricominceranno a parlare a tavola, mentre cenano. Mi chiedo quando quell'immenso dolore lascerà il posto all'accettazione. 

Credo che ci voglia una grande forza e tanta fede in un disegno più ampio, che anche se non riusciamo a vedere, sappiamo che esiste. Lasciar andare una persona che amiamo, senza poter far nulla per trattenerla...confrontandoci con l'impotenza, con quel senso d'ingiustizia, con il dolore e la rabbia...non è una prova semplice, anzi, forse è la più difficile di tutte. Eppure ci passiamo tutti prima o poi, durante la nostra vita magari facciamo allenamento grazie ai vari abbandoni che subiamo in famiglia o nei rapporti d'amore...ma, forse perchè non c'è di mezzo la morte, riusciamo meglio a farcene una ragione e andare avanti. Quando c'è la morte...è come se tutto fosse tremendamente più difficile, forse perchè non la capiamo, forse perchè ci fa paura ed è un qualcosa di sconosciuto.

Eppure la morte fa parte della vita...

Personalmente, mi piace pensare che la morte sia, come dice mia sorella SOLO L'INIZIO...ma nel senso che l'anima della persona che è uscita dal suo involucro fisico, può iniziare a vivere in un'altra dimensione. Come se la vita fosse una palestra, nella quale allenarsi, sfidarsi, crescere, cadere, rialzarsi...e quando le lezioni son state apprese possiamo andare oltre, oltre la fisicità, oltre la materia...dove tutto diventa chiaro, dove tutto ritrova un senso...dove c'è solo luce e amore. 

Mia sorella, col cuore pieno di tristezza, si preoccupava che tu potessi aver freddo e fame là sotto...ma fortunatamente, sappiamo che là sotto è rimasto solo il tuo involucro, ma la tua splendida essenza, il tuo spirito e la tua anima piena di vita...è qui, in noi, in tutto ciò che ci sta attorno, negli occhi di un bambino e nel canto del ruscello.

Arrivederci bellezza, non sarai dimenticata