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« Le prigioni dell’ inciviltàCorrotti e contenti »

Da Verdi a Verdini, una “fantastoria” tutta italiana

Post n°858 pubblicato il 23 Gennaio 2016 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Gridavano “Viva Verdi” i giovani italiani dagli spalti del Teatro Apollo di Roma nel 1859, contro l’occupazione austriaca e per quell’ Unità d’ Italia che di lì a poco si sarebbe realizzata.

157 anni di storia, di monarchia e di fascismo, di Resistenza e di Costituzione, di ribellione e di conquiste sociali, la vita di un popolo e le sue speranze, il suo progresso sociale e culturale…i Saragat ed i Togliatti, i Moro ed i Berlinguer.

Poi venne il PD e tutto divenne più o meno opaco, certamente meno comprensibile per chi credeva che ci fossero pensieri opposti entrambi in grado di guidare una nazione, chi negli interessi di un ceto chi in quelli di un altro, chi con il consenso popolare e chi con il peggio del paese.

C’era, anzi c’è, la terza via, quella che con la corruzione ed il peggio del paese raccoglie anche quanto rimane del consenso popolare, fregandosene dell’astensione, e governa calpestando diritti e Costituzione, leggi e buonsenso, che non passa per il voto popolare, ma si insedia con il beneplacito di chi dovrebbe essere garante dei diritti e delle libertà del popolo, ma che fa gli interessi delle camorre e delle finanze corrotte nazionali ed internazionali.

Per governare senza alcun diritto bisogna cancellare il diritto, modificare la Costituzione, rendere nullo il volere popolare, impadronirsi di un parlamento svuotato del suo senso, inventarsi un sistema che permetta di avere la maggioranza a chi possiede solo una minoranza di voti, rendere il lavoro un ricatto e la pensione una concessione, la salute un terno al lotto, l’istruzione un addestramento.

Non conta il metodo con il quale ci si arriva, meno che meno le persone con le quali si stringono accordi, si scambiano poltrone, si regalano poteri.

Berlusconi o Verdini l’uno vale l’altro; quando si schiaccia la democrazia e la dignità di un popolo il casellario giudiziario e gli avvisi di garanzia, come le indagini e le condanne, fanno solo parte del corollario dell’inganno e del tradimento,  documenti senza alcun senso quando tutto sarà deciso ed approvato, quando la democrazia si svuota del suo significato e ne rimane soltanto l’involucro coperto da una menzogna.

Da Verdi a Verdini…

 
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