Creato da fedechiara il 14/11/2014
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I cavoli amari ed il mitico 'ddl Zan'.

Post n°3279 pubblicato il 26 Luglio 2024 da fedechiara
 

Il concetto di osceno e di peccato. 26 luglio 2022 Non contenti di esporci in cronaca, ripetutamente, il loro concetto di 'orgoglio' omosessuale (pride) con saltelli in musica e larghi sorrisi lungo i percorsi stabiliti con la Questura, i nostri orgogliosi hanno pensato bene di consolidarlo, mandando un commando di gente ignuda ad esporre i loro corpi giusto sulla scalinata del Duomo di Treviso. Ne segue l'indignazione e la rabbia di quelli della diocesi per quella manifestazione di un malinteso orgoglio che sconfina nell'osceno, dicono.

E, in realtà, quelli del pride, quella parte di loro che ama i gesti estremi e le denunce fuori luogo e fuori scena (os-kené) hanno scelto bene il loro obbiettivo e il nemico dichiarato – memori delle narrazioni bibliche che ci narrano di Lot e della più nota moglie-statua di sale, invitati da un angelo ad abbandonare Sodoma, la città del peccato, alla sua sorte in Alto decisa: la scena di una delle più clamorose punizioni divine di quei tempi lontani, la morte per fuoco e il rogo di tutti quei peccatori incalliti.
E se sommate la scenetta pop di qualche giorno fa: di una suora che interveniva a separare due peccatrici che si sollazzavano in pubblico – e i fotografi dietro l'angolo, pronti allo scatto mediatico fatale - con baci saffici alla francese (una provocazione ad arte, sembra) ecco comporsi il quadro di una storica rivalsa e denuncia clamorosa di ostilità pregresse e le presenti.
E, per quelle presenti, abbiamo scongiurato da poco le denunce penali che sarebbero conseguite all'imposizione di legge del famoso 'ddl Zan' – che prevede azione giudiziaria e relative pene per chi, come quella suora, si azzardi a dire in pubblico peste e corna di quello che, invece, per i nostri orgogliosi è 'un atto d'amore' a cui plaudere con relative ole.
E, non contenti degli obbiettivi raggiunti: di matrimoni omosex e figli in accomandita riconosciuti dal post moderno legislatore, ora gli orgogliosi puntano le loro armi mediatiche contro i nemici storici e le leggende da cui tutto origina. Transennate gli edifici del culto, da qui in avanti, e sorvegliateli militarmente al passaggio delle schiere degli storici peccatori.
La battaglia sarà lunga e, a sentire Elodie, se vince il centrodestra saranno cavoli amarissimi, praticamente immangiabili.
Due attrici si scambiano un bacio e interviene una suora. Storia di un meme che fa poco ridere
COSMOPOLITAN.COM
Due attrici si scambiano un bacio e interviene una suora. Storia di un meme che fa poco ridere
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Corteo Pride e seni nudi davanti al Duomo: indaga la Digos. E la Diocesi s'infuria
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Le estati delle 'chiappe chiare'.

Post n°3278 pubblicato il 25 Luglio 2024 da fedechiara
 

Erano meglio le estati che si andava 'a mostrar le chiappe chiare'. 24 luglio 2022

L'estate sembra essere diventata una stagione di eventi drammatici, quanto meno negli ultimi decenni. Una modica quantità di escursionisti montani si avventura lungo percorsi che non sono nelle loro corde - e ne conseguono le tragiche cadute – e franano rovinosamente i ghiacciai residui e tutto lo sfarinamento di massi e le ghiaie sottostanti.
Metteteci le estati particolarmente siccitose come la presente – che ci fa soffrire per l'ipotesi che una bella mattina si apra il rubinetto per una veloce sciaquata al viso e ne escano poche gocce giallastre. E niente pasta a mezzodì per mancanza dell'acqua, bensì pomodori in insalata e una scatoletta di tonno.
Ma la presente estate è movimentata anche sul piano politico e sociale – e per taluni, a sinistra dello schieramento politico, è altrettanto catastrofica a causa della drammatica caduta in parlamento dell'uomo della provvidenza, il Salvatore della patria nostra che tanto ha contribuito ad indebitarci nei confronti dell'Europa con i famigerati pnrr - che pagheranno i figli e i nipoti a fatica.
Che venga l'autunno, stagione di acque abbondanti e colori e di nuovi e diversi s-governanti; si anche loro con la 's' privativa perché non ci facciamo illusioni sui drammi nuovi e i pregressi che vivremo, ma il popolo sovrano avrà la soddisfazione di averci messo del suo nell'entropia della politica che si accompagna a quella degli universi lontani: quel pizzico di sale che insaporisce le pietanze, anche le peggio cucinate e indigeste, e lo chiamiamo 'democrazia' e ci teniamo a tenercela stretta e cara e ognora ci illudiamo che funzioni.
Ditelo a Letta e ai volta gabbana professionali del nuovo Grande Centro delle nostre sofferenti beole - e a tutti i lacrimosi e queruli orfani di Draghi-uomo della provvidenza. E, magari, aggiungete l'evidenza che 'i cimiteri sono pieni di lapidi di gente indispensabile'.
Have a good day, folks.


Tutte le reazioni:
Paola C.
Mi rammento con fiera tenerezza le estati dei '70, come quella in cui si esibirono - su un sobrio palco di legno, senza fantasmagorie di luci - nei polverosi giardini di Castel Sant'Angelo, i mitici Inti Illimani (essi sì profughi veraci), e conclusero l'evento al grido-simbolo latino-americano: "El pueblo unido jamás será vencido". A proposito. 😊

 

 
 
 

'Ancora un poco e mi vedrete...'

Post n°3277 pubblicato il 22 Luglio 2024 da fedechiara
 

 'Ancora un poco e mi vedrete (un altro poco e scoppierà la Bomba).' Biden l'Anziano è ancora tra noi.

'Oh, Happy Day', vien da cantare nel leggere i titoli delle prime pagine dei giornali. Stranamore, quello che amava la Bomba e sfidava la Russia a far la prima mossa atomica per poi annichilirla sotto i funghi radioattivi dei kilotoni a centinaia/migliaia delle inevitabili ritorsioni, Stranamore se ne va, esce di scena.
Ma esce di scena davvero? O il suo ritiro da candidato per i prossimi quattro anni lo lascia avvilito e offeso - e rancoroso e pericoloso più che pria - nella rsa personale della Casa Bianca con la valigetta nucleare a disposizione e la possibilità che si offre al velenosissimo cobra americano di lanciare il suo ultimo morso letale in Ucraina, complice l'Europa dei succubi filo Nato?
Sa tanto di segreta e rancorosa rivalsa la scelta di Biden-l'Anziano di togliersi di torno quale 'candidato' ma di tenersi il ruolo presidenziale che gli residua. 'Hic manebimus optime': una scelta fatta in famiglia, magari concordata con Jill, la fiera moglie, la 'presidenta' in pectore, la suggeritrice e ostinata protettrice del suo Joe - che arranca sugli scalini degli aerei e balbetta cose strane e nomi buffi nei suoi discorsi in pubblico, girandosi di qua e di là a salutare i suoi fantasmi e condotto amorevolmente per mano dai suoi ospiti ai vertici internazionali.
Sei mesi (Biden o chi per lui resterà in carica fino a gennaio) sono un tempo lunghissimo in tempi di guerra e battaglie decisive e lasciare un generale stordito in carica quale 'capo di stato maggiore' e decisore di ultima istanza chiuso nella sala ovale a decidere i destini della guerra e della pace significa appaltare ai capi dell'apparato militar-industriale il pallino delle mosse decisive nella guerra di Europa fortemente voluta dalla sua amministrazione, la pessima, tragica, letale 'Amministrazione Biden'. Che il diavolo se la porti nel suo inferno di infamia politica.
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Il dottor Stranamore: recensione del film di Stanley Kubrick - Cinematographe.it
CINEMATOGRAPHE.IT
Il dottor Stranamore: recensione del film di Stanley Kubrick - Cinematographe.it


 

 
 
 

I giudici e gli indifferenti.

Post n°3276 pubblicato il 22 Luglio 2024 da fedechiara
 

I 'titolisti' delle redazioni hanno le loro convinzioni e le leggiamo in chiaro con i giornali del mattino.
E il titolista de 'Il manifesto', citando un noto romanzo di decenni fa, ci dice che aveva delle aspettative personali, alte, altissime, relative alla sentenza della Corte di Giustizia dell'Aia.
Che la guerra di Gaza finisse d'emblè (olè!) e Israele restituisse i territori ad Hamas ed al suo popolo combattente come se niente niente fudesse.
Elogio delle buone intenzioni e pie (sic).
Ah, beh, si, beh. Ho visto un re. Riascoltatevi la vecchia canzone. E' una fiaba stralunata e buffa, come quella della sentenza dei giudici che in troppi, personaggetti di belle speranze, hanno creduto sedessero su uno scranno più alto di quello di pertinenza.
In realtà quei giudici-alti-alti non se li fila nessuno e le loro sentenze restano 'lettera morta' – da qui il titolo del giornale in questione che descrive il mondo in cui viviamo preda di una quantità immane di 'indifferenti'.
E non poteva essere diversamente, dal momento che una guerra dei Cinquant'anni qual è quella che si combatte laggiù, a Gaza e dintorni, non la si può affidare a dei giudici di belle speranze e scarsissime possibilità di incidere-decidere gli equilibri geo politici della più infiammata area bellica del pianeta.
E se quei giudici pontificassero del pari anche sull'Ucraina della presente guerra per procura Nato, avremmo il quadro completo di quanto avviene e non può che dirci 'indifferenti'.
L'indifferenza, recita un noto adagio, è lo stadio finale e ultimo di quel processo mentale che chiamiamo 'odio'.
Odio per quanto non riusciamo a condurre a ragione e sentimento e ordine.
Tre cose (e sogni) che non hanno luogo di rappresentazione in questo mondo e scorcio di millennio infame - e non saranno dei giudici-alti-alti a rimettere il mondo sui suoi cardini, come recita Amleto.
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Le fiere tra noi leggere.

Post n°3274 pubblicato il 21 Luglio 2024 da fedechiara
 

Le fiere tra noi leggere (mica tanto). Masha e Orso sono opere di fantasia - così pure i morbidi pelouches di orsetti che abbiamo nelle case. Le unghiate fatali di un incontro nei boschi del 'terzo tipo' ve lo rammenteranno (e sarà subito sera).

Abbiamo un nome ed un aggettivo per il caso, l'ennesimo, del ritrovamento di una orsa uccisa (per colpa di chi, chi, chi, chicchiricchi). Quelli della Leal, combattiva organizzazione 'animalista' fitta di avvocati, lo chiamano 'bracconaggio giustizialista'. E si fanno puntuale parte in causa nei processi che intentano contro gli esseri umani (cattivissimi loro) colpevoli di volersi difendere dalle belve plantigradi che scorrazzano nei giardini e per le strade dei paesuoli montani, la notte, in Trentino e nelle Terre Alte del Veneto.
In realtà non è chiaro se l'orsa e il cucciolo defunti siano da ascrivere ad una risposta rabbiosa degli abitanti per il troppo che stroppia di queste fiere surrettiziamente 'reintrodotte' (con tanto di pomposo programma 'europeo') nei nostri boschi e gli alpeggi e causa di stragi di greggi insieme ai branchi dei lupi.
L'estensore dell'articolo che ho letto avanza l'ipotesi di un 'regolamento di conti' tra orsi – con un maschio in calore che uccide il piccolo per accoppiarsi con la madre e la poverina che soccombe al bestione per difendere la prole.
Se 'c'è un giudice in Trentino' ci dirà (speriamo) la verità.
Ma è interessante il notare come quelli della Leal hanno messo il dito nella piaga purulenta dell'annoso confronto-scontro tra animalisti e popolazioni residenti, dal momento che una reazione di popolo contro gli eccessi delle presenze dei bestioni nei boschi e sui sentieri e il loro scorrazzare e distruggere i manufatti (una delle ultime incursioni documentate è stata la devastazione delle arnie di un apicoltore a Fornesighe-Valle di Zoldo) era da mettere nel conto e il 'farsi giustizia da sé' è il portato inevitabile delle polemiche (inutili) e dei provvedimenti sempre tardivi che (non) si assumono e/o sono 'impugnati' giudiziariamente - e il Tar ci mette del suo nell'incancrenire le piaghe.
Appuntamento su questi schermi alla prossima notizia e occhio ai rumori di rami spezzati sui sentieri.


Potrebbe essere un'illustrazione


 

 
 
 
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