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La scoperta dell'acqua tiepida

Post n°391 pubblicato il 05 Giugno 2017 da fedechiara
 

Ha scoperto l'acqua tiepida quel tal commentatore che, su rai3, alle 12 e 40 di oggi, affermava che, da oggi in poi, in un qualsiasi luogo pubblico affollato oltremisura basterà far scoppiare un petardo e gridare: 'E' un attentato!' e avremo 'l'effetto Torino' di oltre mille feriti nel fuggi-fuggi generale. E le maledette serpi in seno assassine 'radicalizzate sul web' di certo sapranno farne buon uso, da qui in avanti, e risparmieranno sulle munizioni e gli esplosivi.

E già oltre un anno fa, con spirito amaro, amarissimo, mi era capitato di dire a chi mi stava accanto che, se in piazza san Marco, alle ore 11, con la coda immensa di chi attende di entrare in Basilica e la coda incrociata di coloro che attendono di salire sul campanile, sarebbe bastato un grido rauco di 'allah u akbar' e il battere forte di una mano contro l'altra e 'l'effetto Torino' sarebbe stato uguale.

Perché nella società impaurita delle vittime potenziali e inermi che siamo e vieppiù saremo nel futuro prossimo non c'è presidio e pattugliamento di militari e/o polizia che tenga e ci preservi e ci scampi dal ritrovarci chini sul corpo martoriato di chi ci stava accanto un attimo prima, se un qualche attentato era stato programmato e realizzato con la facilità estrema e vigliacca che ci raccontano le cronache di ogni strage già eseguita a Nizza, Berlino, Bruxelles, Parigi, Londra.

E tardano i provvedimenti anti terroristici radicali e di emergenza assoluta da parte di ognuno e tutti gli s-governanti europei largamente inadeguati al ruolo e alla bisogna di un ordine pubblico degno di questo nome - e fioccano, in cambio, le inutili geremiadi di sempre e le frasi di rito che seppelliscono in fretta i morti e, il giorno dopo, si torna alla recitazione del folle verbo buonista dell'accoglienza estesa e diffusa che ha generato le maledette enclaves islamiste nelle periferie delle metropoli europee.
Al voto al più presto - e con l'augurio che finalmente gli elettori rabbiosi e stanchi di una guerra mai dichiarata e solo subita dai civili e le vittime inermi premino nelle urne i sostenitori del pugno di ferro e di una integrazione severa e controllata ogni giorno e capillarmente su tutto il territorio nazionale.
E rimpatri immediati ed effettivi per chi non ha titolo di accoglienza.

 
 

 
 
 
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