Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Sogni e incubi
Sogni e incubi di una notte di metà dicembre Sbaglierò, ma ho l'impressione che l'effetto 'brexit' sia tutt'altro che concluso in Occidente. E, se io fossi al posto di Trump, nel corso dei dibattiti televisivi e nei comizi continuerei a battere il ferro caldo, caldissimo, dell'esplodere del terrorismo globale a guida islamista-radicale e la cattiva politica di una immigrazione fuori controllo e foriera di altri e maggiori conflitti futuri sul suolo europeo e americano, ma sopratutto sull'abbaglio dei vertici dell'Amministrazione Obama e di quella che l'ha preceduta di credere che suscitare il vespaio della campagna di 'democratizzazione' dei paesi arabi della cintura mediterranea (Siria e Libia in aperta guerra civile e l'Egitto pacificato a fatica dall'attuale dittatore) fosse la panacea di tutti i mali e l'avvio di un'era nuova di convivenza pacifica globale - e stiamo assistendo, invece, allo scatenamento di tutti i venti tempestosi di guerre e terrorismi assassini e migrazioni barbariche a milioni che stanno cambiando il volto del nostro vivere civile e ci costringono a vite blindate e nell'attesa angosciosa di cosa potrebbe capitare ad ognuno di noi mentre facciamo la spesa in un supermercato o ascoltiamo un concerto o passeggiamo tranquilli in un giorno di festa lungo la promenade des anglais a Nizza. E non c'è da sorprendersi se la reazione al caos massimo del mondo quale si è scatenato dalla guerra in Iraq in poi e seguìto dal procurato omicidio di Gheddafi in Libia - che ha aperto la bocca dell'inferno delle migrazioni, a centinaia di migliaia, di africani e consentito all'orrendo mercato di morte degli 'scafisti' assassini -, non c'è da sorprendersi, dicevo, se le reazioni 'di pancia' dell'elettorato europeo castigano la Merkel oggi e ieri il Cameron della 'brexit' e domani, chissà, speriamo, l'arrogante e inconcludente imbonitore fiorentino che oggi dovrà vedersela con Bersani e la sua opposizione interna. E non escudo che perfino i sondaggi americani che danno la vergognosa Clinton (quella delle trentamila mail della sua disastrosa segreteria di stato occultate e cancellate, chiedetevi il perché) in schiacciante superiorità nei sondaggi venga fortemente ridimensionata nelle urne di novembre - e si ripeta quello che è avvenuto in Gran Bretagna: la rivolta di un elettorato che ha disdegnato e disprezzato i pareri e gli allarmi dei giornalisti soloni e proni ai voleri dei presenti s-governanti del caos del mondo.
Sangue e sudore Il premio Nobel regalato alla 'primavera araba' della Tunisia è il disperato esorcismo mediante il quale si prova, si tenta, si azzarda a porre su un piedistallo la fragilissima democrazia tunisina e a salvarla e dirla esemplare malgrado e contro ogni evidenza di irriducibilità delle folle e dei popoli 'arabi' a quel sistema di governo. Democrazia e verbo islamico sono termini antinomici e jihad, invece, e fa tenerezza che il comitato per il Nobel si sia preso la briga di provare a mettere il sale sulla coda a quell'araba fenice ('che vi sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa'). E' noto, infatti, che la Tunisia è il paese che ha mandato a combattere in Siria tra le fila dell'Isis il maggior numero di 'foreign fighters' e il numero di quegli esaltati 'martiri' di una riscossa delle folle arabe contro il 'grande Satana' dell'Occidente è destinato a salire per la recrudescenza della guerra delle ultime settimane e il 'grande finale' che si prospetta per via dell'intervento russo-iraniano e la controffensiva dell'esercito di Assad. Chi vivrà vedrà. E che nelle terre dell'Arabia Infelix non vi sia pace possibile e mediazioni e accordi e convivenze pacifiche con gli occidentali e il loro baluardo in terre arabe Israele lo dice l'ennesima 'intifada' - parola che nessuno vuole pronunciare, ma il cui 'incipit' è nelle narrazioni giornalistiche e dei telegiornali di tutto il mondo. E il maledetto 'la' al concerto stonato di quest'ennesimo massacro annunciato lo ha dato – come sempre – l'azione di un pazzo scatenato, un palestinese, verosimilmente ispirato e istruito dai vertici di Hamas, che ha pugnalato e ucciso due israeliani inermi e scatenato gli spaventosi spiriti di morte che sempre si accompagnano e inscenano la loro danza macabra al seguito di un tale evento. E gli assassinii si moltiplicano/cheranno, com'è nella storia di quel conflitto irrisolto e irrisolvibile, e solo un 'bagno di sangue' e un'altra guerra aperta e centinaia o migliaia di morti condurranno a una fragile tregua e provvisoria pacificazione. |
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38
Inviato da: fedechiara
il 23/06/2024 alle 15:31
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 12:34