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« Fascisti sulla LunaIl legno storto dell'umanità »

Con il cappello in mano.

Post n°1298 pubblicato il 20 Luglio 2020 da fedechiara
 

 

Sono stato facile profeta nel dire, oltre una settimana fa, che il cappello teso del premier Conte mendico in Europa non sarebbe stato riempito dai paesi 'frugali' e paradisi fiscali annessi. Il solo dubbio che avevo era su mezzo cappello o cappello interamente vuoto – e si prospetta un rientro a Roma, dopo la sconfitta vergognosa nelle Ardenne, con il cappello in testa e zero denari in saccoccia. 
E tutte le promesse e le rassicurazioni dell'avvocato del popolo, celebrato dai suoi 5s e ascoltato da una Europa magnanima che ha di fronte un'occasione epocale per cambiare registro politico, relegate al rango di consolazioni da leguleio di provincia nei confronti di un cliente scettico e incattivito.

E la sconfitta è feroce e brucia peggio di una quintalata di ortiche sulle natiche - non solo perché l'Italia, negli ultimi dieci anni, si è ritagliata il ruolo di mendico aggressivo, tutta debito e parallela richiesta di aiutini che lo coprissero e lo dicessero lecito (da Renzi a Conte passando per Gentiloni).

Brucia perché il grimaldello del Covid, e l'Italia in prima linea sul fronte della pandemia con morti, feriti e terapie intensive intasate di morituri, sembrava funzionare, stavolta, ma quel disgraziato di Rutte, l'olandese volante, e Kurz l'austroungarico non ci stanno, vogliono 'vedere cammello' – quello che passa per la cruna di un ago perché, a loro dire, l'Italia è incapace di vere riforme e tutti quei miliardi di denaro facile andrebbero in 'tarallucci e vino' e rivoli alle imprese in odore di mafia, come dargli torto?

E il ritorno a Roma col cappello in testa e la saccoccia vuota è una tunica di Nasso per il premier tutto chiacchiere, promesse, rassicurazioni e fatti zero e sono di nuovo facile profeta nel prevedere che faccio confronti aspri e redde rationem tra i pd e i loro alleati 5s indebitamente radicati come le cozze col bisso alle cadreghe di s-governo. 
Pollice verso e fuori i leoni.

 
 
 
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