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Osservatori e occhiali deformanti

Post n°1327 pubblicato il 18 Agosto 2020 da fedechiara
 

Osservatori e occhiali deformanti

C'è un video che pubblico e ri-pubblico sui 'dottori, quelli del virus' – una satira che mi ha molto divertito, ma che è anche uno specchio della presente divisione tra i distanziatori ad oltranza e i refrattari alle chiusure e alle reclusioni ai domiciliari tra i quali mi annovero. 
Un video in cui si dice, con bella satira, 'noi siamo il Verbo'.
E segue l'elencazione delle affermazioni contraddittorie che hanno segnato i tragici mesi del 'lockdown' – in cui quei dottori si davano sulla voce e si smentivano l'un l'altro, da una regione all'altra, da un ospedale all'altro, sulla severità delle misure da adottare e le predizioni improbabili sulla durata della pandemia e la forza del virus maledetto.

Ecco, quello che dobbiamo evitare a tutti i costi è che qualcuno, chiunque esso sia – d.p.c.m. o altro personaggio membro del presente s-governo e virologi associati – si eriga a Verbo.
Verbo che, ahinoi, è 'presso gli uomini' e non 'presso Dio' - e quindi soggetto a tutte le approssimazioni e gli azzardi e gli inevitabili errori e le sopra o sotto valutazioni che appartengono al coro stonato del popolo di Babele che siamo – e lo resteremo per un bel pezzo ancora, malgrado l'ausilio delle scienze e delle tecnologie più avanzate.

E vedere il mondo degli uomini con gli occhiali da miope degli ospedali oggi mezzo vuoti e domani troppo pieni è un'altra delle cose che non dovremmo fare perché una tale visione e l'infodemia che ce l'ha riproposta ossessivamente per mesi, nel chiuso delle case, ha massacrato le economie nazionali e globali e non può essere riproposta, pena la rivolta sociale che già a settembre potrebbe trovare un forte riscontro nelle urne referendarie e regionali/comunali, chi vivrà vedrà.

Ed è appena il caso di notare che uno degli effetti – non secondari – della visione deformante del guardare il mondo pandemizzato con gli occhiali di cui sopra è che le cure ospedaliere destinate alle mille altre patologie di cui soffriamo battono il passo – e non bastano sei mesi per una gastroscopia o altro esame richiesto. Una tremenda 'reductio ad unum' che, fra pochi giorni, si misurerà con le scuole che si apriranno o non si apriranno secondo il conto dei contagi e i d.p.c.m. conseguenti.

Due anni senza scolari e scuole aperte e con improbabili lezioni da casa e in casa temo possano avere conseguenze rilevanti sulla formazione intellettuale dei pargoli e dei ragazzi e avremo modo, da qui a poco, di misurarci con quest'altro fronte di guerra pandemica e con le trincee in cui costringeremo genitori, figli e nipoti.

Urge una misura di equilibrio nella valutazione dei contagi che scendono e salgono a seconda delle aperture e delle chiusure di negozi, bar e discoteche e del procedere dell'immunità di gregge (funziona?) e la sola predizione catastrofista e gli ammonimenti severi che vengono da virologi e altri 'dottori del virus' e dai loro partigiani su internet non bastano/eranno a descrivere l'equazione quantistica del confuso mondo degli uomini che, in numeri sempre maggiori, rifiutano le detenzioni di massa e la perdita del lavoro e del reddito che ne consegue.

https://www.facebook.com/francesco.t.nunzio/videos/10163905778985061/?fref=mentions

 

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