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« La ragione che perimetra i sogniPuntini sulle 'i'. »

Non vogliatemene.

Post n°1942 pubblicato il 04 Febbraio 2022 da fedechiara
 

Non vogliatemene.
Se la storia ci è magistra, come mi insegnavano i miei mentori sinistri al tempo delle mie militanze in quei paraggi di poverismi non più tollerabili e le auspicate rivoluzioni e le rivolte di popolo, dovremmo convenire che la cura che mettevano i fiorentini al tempo di Dante nel rendere il più breve possibile la permanenza al vertice dei priori e dei podestà e dei capitani del popolo al governo della repubblica popolare aveva fondamento di sospetto di corruzioni possibili e malaffare e trame e beghe tra le famiglie potenti e i mercanti e le altre corporazioni delle Arti, la religione inclusa (vedi il governo teistico dell'imam Savonarola e le sue temibili fatwe).
E le nostrane e presenti beghe e trame di potere e l'imposizione di valori alieni sulla società dei succubi cittadini, invece, la misuriamo a campate di anni 4 di legislature ognora avvilenti, fitte di inciuci e cambi di casacca e gruppi misti - e i vergognosi alabardieri dell'anti politica grillina che si alleano con gli opposti di cui dicevano peste e corna e scatolette di tonno fino al giorno prima.
Il tutto con la benedizione e i concioni para costituzionali e i non possumus (di mandare il popolo al voto) edificanti dell'odierno Capitano del popolo dalla chiusa sede del palazzo del popolo quirinalizio.
E, non sazi del suo settennato di ardua definizione qualitativa (7 anni 7 di Capitanato, gente, una reggenza!) ecco la fazione guelfa degli Incollati alle Cadreghe rinnovargli la stima e la carica, transitando così dalla repubblica comunale delle origini al Ducato mediceo e buonanotte al secchio.
Confidiamo, quantomeno, nello sviluppo poderoso delle Arti palaziali, escluse la arti canore che saranno messe al bando dal Principe ed esiliati, si spera, i personaggi più osceni e i guitti indigeribili degli ultimi sei anni.
Con queste tristissime notazioni storiche vi saluto, cittadini, e mi avvio al mio esilio ravennate a redigere una sorta di post moderna Commedia che mi sfrigola nel cranio, fitta di personaggi di ascendenza e vocazione infernali che si rodono il cranio a vicenda e papi da infiggere ne lo profondo inferno per il loro male operare e contrario alla Dottrina.
Non vogliatemene.

 
 
 
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