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« L'Età dell'Oro.Rinsavimenti tardivi. »

Buoni democratici e garbugli ideologici sinistri.

Post n°2475 pubblicato il 08 Marzo 2023 da fedechiara
 

Io mi sforzo, giuro, di essere un 'buon democratico', di ascoltare le 'ragioni degli altri', leggere, con buona disposizione d'animo, gli articoli di giornalisti-da-tre-palle-un-soldo, ma che hanno anch'essi, per una strana attitudine misericordiosa della Provvidenza, il loro miracoloso 'posto al sole' sulle prime pagine di una stampa schierata e faziosa quant'altre mai - e che ci consegna, da gran tempo ormai, un posto molto basso nelle classifiche internazionali della buona e 'libera stampa'.
Mi ci sforzo, credetemi, leggo le prime pagine dei principali giornali ogni giorno che Dio manda in Terra, e, malgrado l'incredibile tasso di faziosità di alcuni fogli di stampa, pure non trascuro una riga di quanto scrivono quelle firme prestigiose e di considerare il pro e il contro di ogni loro azzardata e pungente affermazione. Un 'volteriano' fatto e finito, insomma, uno che 'darebbe la vita pur di lasciarti dire e pubblicare gli straordinari garbugli ideologici che affollano la tua mente'.
E tuttavia c'è un limite alla smaccata faziosità che viene sbattuta in prima pagina ed è quel 'nocciolo duro' quella roccia granitica di certezze che ognuno di noi ha maturato in anni e decenni di duro allenamento ('Che sport fai?', mi chiedono a volte. 'Il più faticoso: sollevo dubbi.').
E, nel caso dei 'migranti' e dell'ultimo 'casus belli' in quel della spiaggia di Cutro, il dubbio che sempre mi affiora alla mente è:
'Ma davvero è irrilevante, per tutti quegli scalmanati sinistri buonisti/e da curva sud parlamentare - tauri nell'arena sempre a corna basse e zampa raspante sulla polvere contro i ministri Piantedosi e Salvini e che ne chiedono vanamente le dimissioni - il patto scellerato stretto dagli imbarcati/e sul legno fatale con i criminali trafficanti e gli 'scafisti'? Davvero non vi indigna l'origine spaventosa di quel male: che si metta scientemente a repentaglio la vita dei figli, oltre alla loro, in quella avventura da pazzi che è un naufragio organizzato?'.
Ma a nessuno viene in mente di immaginare nel dettaglio le scene del film dei terribili passi concreti che precedono quella tragedia annunciata: il dare fondo ai risparmi di una vita e/o racimolare, con l'aiuto di amici e parenti, tre/ottomila euro per andare a guardare negli occhi il bieco trafficante che sa dove trovare un vecchio, rugginoso scafo a motore capace di stare a galla il tempo sufficiente per esser avvistato dai 'mezzi di soccorso' che 'ci salveranno'?
E saranno avvisati, quei naviganti temerari con mogli e figli piccoli al seguito, del rischio altissimo che corrono? Che il loro sicuro naufragio organizzato si trasformi, invece, in un naufragio tout court, una maledetta ecatombe e orribile strage degli innocenti quale quella che abbiamo da giorni sotto agli occhi e che dei ciechi e sordi sedicenti 'politici' imputano alla Guardia Costiera e al ministro Piantedosi con intollerabile abbaio quotidiano?
Niente giustifica un tale maledetto azzardo. Niente. Non la miseria-guerra-siccità pretese e che sono spesso litanie giustificatorie di quegli azzardi massimi e folli. Non la pelosa e malriposta pietà che troppi prestano a questa prassi di pura follia: di aggirare le leggi degli stati e violare i confini di Europa con il grimaldello di una misericordia degna di migliore e più credibile causa.
Si riparta dalla legalità, dall'applicazione rigorosa e puntigliosa di leggi e divieti e si arriverà alla pietà e alla misericordia: quelle vere e 'giuste' delle cose fatte bene che escludono, in partenza, la possibilità che qualcuno si metta in mare con l'idea furbetta di un naufragio organizzato: una maledetta e folle 'lotteria del mare' alla quale abbiamo pagato uno spaventoso tributo di morti annegati e gli invasi del pubblico dibattere pieni delle lacrime di coccodrillo relative.
Si stigmatizzino i patti scellerati stretti dai migranti con i trafficanti di vite umane e si chiuda ogni porta e fessura che incentiva le maledette partenze da ogni costa mediterranea prima di offrire al pubblico dibattere l'inutile misericordia un tanto al chilo.
E chi si straccia le vesti per tanta durezza di accenti pensi a quel 'Tornate a casa.' rivolto da Kamala Harris alle folle tumultuanti alla frontiera con il Messico. E a casa sono ritornati.
O al sensato: 'Non possiamo accogliervi tutti.' sfuggito dal seno di una accorata Angela Merkel, mamma politica di milioni di siriani in fuga dalla guerra.
Il mondo rotto ha urgente bisogno di sensatezza e buon senso comune – che sempre precedono e offrono i necessari, ferrei binari alla locomotiva della pietà.
L'Europa in affanno.
Immigrati, i boschi della paura dove comandano i clandestini violenti | Watch (msn.com)

 
 
 
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