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« Eterogenesi dei fini.Senescenze e re nudi. »

La sinistra dei Greci.

Post n°2678 pubblicato il 14 Luglio 2023 da fedechiara
 

14 luglio 2015
Dispiace che a scriverlo sia stato un Grande Tedesco e non un Greco della mitica democrazia periclea perché, di questi tempi, anche la saggezza predittiva va correlata alla nazionalità di chi l'ha pronunciata e tramandata, se si vuole che i Greci ( e i molti loro fans spavaldi e pugnaci) intendano ragione.
E il Grande Tedesco scriveva: 'Non riescono più a fermare quegli spiriti malvagi che essi stessi hanno evocato.' (Faust - Goethe)
Già. Il referendum greco ha evocato gli spiriti malefici dell'Europa del nord rigorista e molti parlamenti nazionali si esprimeranno - forse negativamente - sul lambiccato e punitivo accordo stipulato da Tsipras con l'Eurogruppo che fa sganciare ai contribuenti europei ulteriori 82 miliardi di euro a fronte di riforme lacrime e sangue che, verosimilmente, il parlamento greco respingerà.
E sarà crisi di governo, verosimilmente, e nuove manifestazioni oceaniche a piazza Sintagma che a poco o nulla serviranno, se non (forse) a determinare l'uscita della Grecia dal consesso delle nazioni che formano l'Europa, dopo giorni e giorni di torbidi e, Dio non voglia, di violenze di piazza.
E se la Finlandia e l'Estonia sono alleati della Germania nel mal digerire (e forse respingere) un accordo così salato per le casse dell'Europa - già assottigliate dalla lunga crisi economica e dall'assedio dei migranti – una ragione ci sarà e non sarà meno valida di quelle che in questi giorni hanno affollato i social networks e occupato le prime pagine dei giornali e dei blogs - tutte un cieco e sordo 'pianto greco'.
E le farneticazioni di Beppe Grillo e di Salvini di ieri e di oggi (e di domani) vanno di concerto con quegli spiriti malvagi evocati dal referendum greco – che se i Greci potessero, col senno di poi, avvierebbero come un sol uomo un 'rewind' e un 'canx' di quella loro manifestazione di frastornamento democratico.
E molti elettori, sui giornali e in tivù, si battono il petto e alcuni di loro, intervistati in proposito e sugli sviluppi della inevitabile crisi di governo, esclamano sgomenti: 'Che senso avrà andare a votare, da qui in avanti?'
Già. Che senso avrà e quali sviluppi futuri la demenza senile della 'democrazia diretta' dei referendum che mettono i popoli d'Europa uno contro l'altro – referendum che tanta parte dell'ultimo orizzonte del secolo scorso hanno occupato?
Ai posteri l'ardua sentenza.
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