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« Lo stato delle cose.Dello 'sviolinare' dei... »

Quella guerra per procura da rispedire al mittente americano.

Post n°2914 pubblicato il 11 Dicembre 2023 da fedechiara
 

Una delle 'scemate di guerra' – forse la più scema per le conseguenze che trascina con sé – è quella che afferma, senza avanzare un ragionevole dubbio, che la Russia, una volta firmata la pace con l'Ucraina alle sue condizioni (quelle che conseguono allo stato delle cose sui campi di battaglia) si sentirà in grado di sferrare un secondo e un terzo attacco agli altri stati frontalieri già iscritti nella cintura Nato (che i suoi dirigenti pretendono 'difensiva').
E' una stron... di parte Nato priva di fondamento, un argomento specioso (che Biden, negli spasmi delle due difficoltà elettorali, usa strumentalmente) che trascura di sottolineare come la Russia abbia mostrato serie difficoltà nella sua azione di contrasto delle controffensive Nato-Ucraina e una seconda e terza guerra di conquista non sembra essere nelle sue corde, posta di fronte ad una guerra Nato non più per procura, bensì con l'intero schieramento navale e aereo dei paesi occidentali in campo, gli Usa in testa.
Con il corollario che tutti temiamo: di un uso finale delle testate termonucleari delle due parti in conflitto prima della sconfitta sul campo dei paesi Nato o della Russia (più probabile).
E che si tratterà, come si è dimostrato in Serbia e in Afghanistan, di una guerra di missili (lanciati dalle navi e dai sottomarini) e di bombe dall'alto e di droni e di caccia e bombardieri di ultima generazione è altrettanto prevedibile perché gli 'scarponi sul terreno' nei paesi occidentali non usano più – e le opinioni pubbliche pacifiste insorgerebbero in tutta Europa e in America con manifestazioni oceaniche nel caso i figli fossero mandati a morire per ragioni geo strategiche di scarso o nessun appeal.
La lezione del Vietnam ha radici lunghe e profondamente infisse nella memoria collettiva.
Perciò la pace oggi è possibile purché si voglia riconoscere le ragioni della parte vincitrice (come è avvenuto in ogni guerra) e la Nato rinunci ad espandere la sua pretesa cintura difensiva (in realtà un ingiustificato assedio all'impero russo tacciato di essere nemico storico dell'Occidente).
Mai situazione internazionale fu più favorevole della presente a causa delle difficoltà di approvvigionamento militare all'Ucraina e per la concomitanza del focolaio di guerra in Medio Oriente – e per la stanchezza psicologica delle opinioni pubbliche occidentali tartassate da inflazione e dai costi dell'energia in bolletta.
Una guerra 'loro', degli straniti Stranamore d'Oltreatlantico, Biden in testa, appaltata all'Europa, ma da rispedire al mittente con l'augurio della prossima ascesa di Trump e di un radicale cambio di scenario internazionale conseguente.
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