Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiarafeder10davidhellyermisteropaganoJohn13dglChevalier54_ZQuartoProvvisorioGiulia0dgl12pragency177karel_ASoglioletta0Arianna1921Najkanewspaper_articles1ARCAN020
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Dello 'sviolinare' dei...Banchi di sardine in rap... »

Troppa grazia.

Post n°2916 pubblicato il 12 Dicembre 2023 da fedechiara
 

Cose dell'altro mondo. 12 dicembre 2020

La sceneggiatura di Gianni Zanasi del film 'Troppa grazia' è geniale. Traspone nel nostro tempo presente – tempo di cinismi e incredulità e complottismi dei più vari – l'apparire della Madonna, nientemeno! Che già al tempo dei tre pastorelli di Fatima, per tacere di Medjugorie, ha causato seri problemi di credibilità presso le curie competenti e agli addetti agli 'interrogatori di garanzia' dei miracolati, scambiati per visionari e picchiatelli, ma che si ostinavano a dire e ripetere, tetragoni, di 'vedere la Madonna' - che sempre pretende un suo nuovo tempio e l'estensione del suo culto, ca va sans dire.
E nella sceneggiatura del film la Madonna è una tipa bella e tosta e velata secondo tradizionale iconografia e non le manda a dire alla bravissima Alba Rohrwacher, presa di mira suo malgrado e che si prova fino all'ultimo a sottrarsi all'arduo e proibitivo compito di 'dire agli uomini di costruire una chiesa' in un campo gravato da oscuri misfatti eco incompatibili.
E le battute della protagonista sono quelle giuste, esilaranti, di chi capisce che si sta giocando la reputazione e rischia di passare per matta ad assecondare la 'madre di Dio' nelle sue pretese di riconoscimento universale – una Madonna ostinata e perfino violenta e manesca nel tentare di piegare alla fede la protagonista, che cede, alfine, per spossatezza e disparità di forze, al vero e proprio 'stalking' della sua ospite mentale.
E mi sentivo solidale con la protagonista in vana fuga dalle sue visioni che si chiedeva 'ma perché proprio a me' questa disgrazia e violenza privata di dover affermare una cosa così folle quale ci appare, oggi, l'apparizione della Madonna. Perché non a Conte, giusta punizione per la sua pretesa di dirsi 'avvocato del popolo'. O a Speranza, che ci ha il nome giusto per avvallare ogni cosa di difficile comprensione, in questi tempi di sciagura pandemica – e magari il ricorso all'apparizione di un così autorevole sponsor religioso potrebbe abbreviare i percorsi della lotta contro i virus, vedi mai.
E pensavo al fatto che un tale film, mutati i riferimenti religiosi, se girato e proiettato in terra di islam, di certo si sarebbe attirato non una ma cento 'fatwe' assassine dagli imam esaltati dell'islam radicale, al pari di quella che ha colpito Salman Rushdie e i suoi 'Versetti satanici' - che così tanti morti e furori distruttivi ed intimidazioni alla libertà di pensiero e di stampa ha causato nei paesi del troppo ospitale occidente.
Ma per nostra fortuna siamo in Europa, paese di libertà inimmaginabili ad est dell'Albania e della Macedonia, e possiamo canzonare con cinematografica leggerezza perfino la 'madre di dio' e le sue pretese di rinnovare il suo culto in tempi di scetticismi diffusi e 'crisi delle vocazioni'. Da vedere (oggi in replica su rai2).

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963