Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Dei delitti e delle pene.Narrazioni partigiane e diritti pretesi. Potenza della narrazione partigiana! Che dico? Delirio di potenza. Nell'aggiornamento delle 17, la Stampa di oggi (ieri per chi legge) dedica ben quattro titoli di prima alla martire Ilaria Salis, tornata in aula in manette e catene ai piedi come usa in Ungheria e in altri paesi democratici. Avete letto bene, l'Ungheria è un paese democratico. Ha passato il vaglio degli esaminatori europei prima di essere ammessa in Europa ed è, a tutti gli effetti un paese democratico dell'Europa che di quel titolo augusto e delle sue condizioni al contorno si fregia e si dice fiera. E le catene della Salis, allora, povera martire martellatrice di nazisti in giro per l'Europa, per stare all'imputazione che la rinchiude nelle celle ungheresi con il comodo di un phon per i capelli, finalmente - come ci informano le nostre gazzette garantiste fino allo sfinimento e che impetrano 'i domiciliari' per la prode maestrina col martello? Non sappiamo cosa sarebbe successo alla Salis se fosse stata carcerata in Italia per uguale reato di violenza, forse nessuno si sarebbe sognato di impetrare i domiciliari per quella fattispecie di odioso reato, forse le nostre carceri sono un filo più 'umane' di quelle ungheresi – ma se vai martellando la gente in giro per l'Europa dovresti sapere che, se vieni beccata in flagranza, ti tocca quel che passa il convento di quel paese. E la campagna di stampa e televisioni riunite nel compianto della martire italica è tutta giocata sull'accusa rivolta agli Ungheresi di non essere democratici, di non conoscere il Beccaria, di essere una maledetta autocrazia che nega i diritti dei cittadini e ci permettiamo di dubitarne, sempre forti del fatto che l'Europa, di cui l'Ungheria è membro effettivo e conclamato, vigila occhiuta e propone severissime sanzioni nei casi di plateale inadempienza alle norme di statuto democratico (come le ha minacciate a noi per il sovraffollamento delle nostre carceri). E dovremmo smetterla di coccolare e blandire e compatire oltre misura chi è carcerato con quel po' po' di imputazioni e volerlo 'domiciliato' con frigobar e televisione e pellegrinaggio di amici e parenti per il solo fatto che è italiano, poverino/a, e 'tiene famiglia' (come si può infierire su chi tiene famiglia)? Ma il Beccaria che diceva a proposito della 'certezza della pena'? La si deve scontare, se condannati? Ai domiciliari e con comodo di braccialetto elettronico? Corro a fare una ricerca nel web e vi saprò dire estesamente. ILPOST.IT L’Ungheria ha approvato una riforma della giustizia per sbloccare alcuni fondi europei - Il Post LASTAMPA.IT Il dramma di Ilaria Salis, le catene a mani e piedi, quella carezza negata e il saluto del papà lasciando l’aula: “Ciao tesoro” LASTAMPA.IT Dalla cattedra di una scuola elementare al carcere di Budapest: cosa è successo a Ilaria Salis SKUOLA.NET Beccaria, Cesare - La dolcezza delle pene |
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38
Inviato da: fedechiara
il 23/06/2024 alle 15:31
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 12:34