Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Siamo ' i figli delle stelle'. 21 marzo 2021 Io sono tra i 'morituri', per età anagrafica, ma più per quella particolare disposizione di una mente che molto ha veduto del vivere nostro ed ha attraversato il tempo e i luoghi del tempo – tenendosi alla larga dai molti buchi neri' della Storia - e ne ha derivato la biblica stanchezza del paradiso perduto. E, se Houston mi trasmettesse i dati per un nuovo viaggio e mi lasciasse scegliere tra una destinazione nel passato e una nel futuro, io sceglierei la prima. Perché la mia mente ha rodato tutti i meccanismi di padronanza di situazioni conosciute e sarei un 'superuomo' nel contesto del passato, detentore di conoscenze che lèvati! (la relatività generale e i paradossi del fisica quantistica e una visitina a Galileo me la farei volentieri) e che mi metterebbero al riparo da situazioni di rischio eccessivo – vedetevi il bel film 'Ritorno al futuro (uno)' in proposito. E, nel futuro, invece, sarei un brontosauro (un po' già lo sono) soggetto alle curiosità da visita allo zoo di gente munita di 'intelligenza artificiale (A.I.)' pur se tendenzialmente cretini (i bisnipoti dei 'cretini di talento' di G.Bocca) e capaci di teletrasporto e di 'relazioni pericolose' che prescindono dai corpi carnali (vedetevi 'Lei', film molto suggestivo in proposito, di cui vi ho già parlato). Il fatto è che la mente nostra, usata molto poco, è ben vero, si adagia sul mondo conosciuto come la rugiada sulle erbe dei prati estivi e tende a impregnarsene e a non discostarsi troppo dagli eventi che le hanno suscitato le emozioni (analogiche) della sua infanzia e prima giovinezza – vedi il sempiterno successo dei 'romanzi di formazione'. E, se non ci sono state guerre, le guerre dei nonni e dei padri, e se non hai sofferto la fame e ti è capitato in sorte di vivere l'amore nelle sue diverse versioni (tutte analogiche) e hai pure messo al mondo dei figli, che altro cercare di diverso e migliore e ulteriore? E quando, poi, vedi morire i nonni e i padri e i tuoi pari età a ciuffi – e coloro che hanno scritto e cantato le canzoni che ci son piaciute e scritto i romanzi che ci hanno incantato – in qualche modo la mente prende atto che siamo figli del tempo che abbiamo vissuto e 'più non dimandare', dice il Poeta. E nel futuro, specie in quello prossimo degli imbecilli della jiahd e dei conflitti sanguinosi che scaturiranno dalle enclaves islamiche in Europa fuori controllo, davvero non ci riconosciamo e lo aborriamo e preferiamo tornare ad essere i promettenti 'figli delle stelle' delle ingenue canzoni della nostra giovinezza. Amen e così sia. |
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Figli delle stelle.
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