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Messaggi di Febbraio 2021

L'Africa nel cuore e la preistoria della mente.

Post n°1521 pubblicato il 23 Febbraio 2021 da fedechiara
 

Che Africa abbiamo nel cuore e nella mente? Quella di 'Cuore di tenebra', il romanzo di J.Conrad, il cui protagonista ci narra di un viaggio periglioso lungo i meandri del fiume Congo – un fiume dalla testa di serpente e la coda nel folto della giungla?

'Nella notte (Charles Marlow, l'io narrante) risale faticosamente il fiume: domina l'ombra delle rupi lunari, il suono cupo dei tamburi nascosti, quasi un viaggio nell'Ade (…) Marlow ha l'impressione di percorrere il tempo e il paesaggio preistorico, ma anche nella preistoria della mente' (…) (Wikipedia)

Ecco: l'Africa che si agita nella preistoria della mia mente è quella stessa degli sceneggiatori dei films di Hollywood in cui si narra di prodi missionari e medici generosi che allestiscono gli ospedali da campo finanziati dai nostri generosi contributi e beneficenze da 'nove euro al mese', ma in quei campi provvisori sempre incombe il timore di razzie e massacri da parte delle opposte bande dei signori della guerra - con i loro bambini-soldati armati di kalashnikov e più feroci perfino dei loro criminali addestratori e comandanti.

Ed ho in mente i rapitori delle duecento e passa vergini di qualche anno fa in una scuola della Nigeria, la genia delittuosa di 'Boko Aram' - guerrieri islamici che odiano l'Occidente e ogni sua cosa che glielo ricordi di lontano.

'L'orrore, l'orrore.' come mormora Kurz, il genio malefico del romanzo di Conrad, prima di morire.

E che Africa avevano nel cuore e nella mente l'ambasciatore italiano e il carabiniere della sua scorta, uccisi ieri da parte dei criminali guerrieri del 'cuore di tenebra' africano che esporta i suoi giovani 'richiedenti asilo' a centinaia di migliaia sui barconi dei naufragi organizzati da criminali 'scafisti' - con la complicità manifesta o il 'far finta di non vedere' di politici e forze dell'ordine libiche e/o tunisine?

Servitori dello stato, li definiamo, ma davvero non riesco a capire quale servizio positivo e sensato svolgano laggiù l'Italia e gli altri paesi europei presenti nel cuore di tenebra africano e se 'ne valga la pena' di investire risorse economiche ed umane per averne il riporto (di facile predizione) di notizie orribili e il pianto greco che ne consegue in cronaca.

Nel romanzo di Conrad era l'avorio la merce di scambio che muoveva gli appetiti e i delitti conseguenti imputati a Kurz, oggi pare sia il coltan il minerale maledetto – lo stesso che accende le sinapsi dei nostri computer di casa; e il 'cuore di tenebra' africano ci viene servito a colazione con il micidiale senso di colpa che ne consegue di noi occidentali colpevoli – tutti, tutti, a sentire le geremiadi delle genti sinistre- di ogni nefandezza nei confronti dei 'buoni selvaggi' (J.J. Rousseau) africani a cui non possiamo rifiutare l'accoglienza (sic).

E il prossimo romanzo che si dovrebbe scrivere dovrebbe avere come titolo, invece: 'Dimenticare l'Africa' e il suo cuore di tenebra che scavalca i secoli e non mostra di migliorare negli anni del nuovo millennio appena iniziato. Lasciarla andare al suo destino senza più remore, come fanno le truppe americane in Afganistan – dopo sofferti decenni e conflitti feroci e morti inutili.

E il 'mal d'Africa' , l'incanto di cui parlano gli scrittori e i viaggiatori, a me pare si volga, subito fuori dei percorsi protetti delle agenzie di viaggio, in un male tout court, male di vivere e cuore di tenebra che si mangia i generosi servitori dello stato e tutti gli improvvidi, sinistri sognatori de 'il migliore dei mondi possibili'.

Rileggetevi il 'Candide' di Voltaire e sappiatemi dire.

Houghton EC9 C7638 902y (A) - Conrad, Heart of Darkness 1.jpg

 

Bibliografia essenziale: Wikipediait.wikipedia.orgCuore di tenebra - WikipediaCuore di tenebra (Heart of Darkness) è un racconto dello scrittore polacco-britannico Joseph Conrad sulla storia del viaggio per risalire il fiume Congo nel Libero Stato del Congo, al centro dell'Africa, da parte del narratore Charles Marlow. Egli racconta agli amici la sua avventura, a bordo della...

 

Il “Candide” di Voltaire, riassunto e spiegazione - WeSchool
LIBRARY.WESCHOOL.COM
Il “Candide” di Voltaire, riassunto e spiegazione - WeSchool

https://www.ilpost.it/2017/10/24/diario-segreto-ragazza-rapita-boko-haram-nigeria/
L'agguato in Congo: il momento dell'attacco all'auto dell'ambasciatore Attanasio
VIDEO.REPUBBLICA.IT
L'agguato in Congo: il momento dell'attacco all'auto dell'ambasciatore Attanasio
L'agguato in Congo: il momento dell'attacco all'auto dell'ambasciatore Attanasio


 

 

 
 
 

Un anno fa e sembra ieri.

Post n°1520 pubblicato il 22 Febbraio 2021 da fedechiara
 

Cronache dalla nuova peste. - Part one. 22 febbraio 2020
Le prime amplificazioni della notizia maledetta del virus che dilaga mi costringe a chiedere alloggio per la notte perché neanch'io 'sono fatto di ferro' e lo spettro dei 'pazienti zero' vaganti per le strade e nei luoghi chiusi - e sui treni e sugli autobus del ritorno a casa mi spaventa - e 'meglio evitare' e 'farci il callo' psicologico, stando l'infimo livello igienico delle nostre carrozze che nessuno si prenderà la briga di irrorare di efficaci antivirali (come fanno in Cina) se non dopo il centesimo o millesimo morto ammazzato.
E le mie cronache di paura e avvilimento per quest'altra catastrofe del 20-20 che ci è capitata tra capo e collo e ci tocca testimoniare e rappresentare 'finché morte non ci separi' cominciano con la frequentazione virtuale di un 'social' del profondo web dove un professore emerito fa la ramanzina da par suo nei confronti dei 'fascio-leghisti' che chiedono a gran voce di chiudere i confini e di adottare le misure sanitario-militari che hanno adottato i cinesi (che fortuna che quel popolo non sia stato guidato da una molle e imbelle democrazia europea in un frangente di tanta tragedia e ci abbia mostrato come si fa -ospedali costruiti in dieci giorni!!- se si vuole evitare il decimillesimo morto per pandemia).
E quel tal professore dalla ramanzina facile sostiene che sia intollerabile corbelleria il confine chiuso e i relativi provvedimenti sanitari correlati perché 'ubi maior minor cessat' e tocca tenerci il mondo globalizzato e le relative pandemie e i barconi sostenuti dai taxi del mare o.n.g., e le periferie urbane delle città europee sotto efficace controllo della genia islamo-radicale che chiede a gran voce la 'sharia' e i loro figli e i nipoti cittadini europei rinnegati radicalizzati nelle carceri che vanno a sparare nelle piazze e nei teatri e nelle redazioni della libera stampa perché 'vuolsi così colà dove si puote e più non obbiettare'.
Insomma non c'è rimedio: tocca morire globalizzati e 'a chi la tocca la tocca', come ci propina l'illustre professore.
E forse gli parrà offesa fascio-leghista anche l'obbiettargli che, magari, qualche chiusura di tipo emergenziale al mondo rotto globale non è così lunare, bensì è nelle cose - e che anch'io mi sono confinato a casa per giorni 9 causa normale influenza ed eviterò le milonghe fino a cessato allarme – e si sono chiusi di brutto i confini sanitari nei ghetti e lazzaretti degli ospedali Spallanzani e Sacco ad allarme lanciato ed avviata la conta dei morti, e si chiudono le scuole e si raccomanda via tivù e internet di 'stare a casa' ed evitare teatri e altri convegni.
Ecco: parrà offesa grave al globalismo imperante nei pensieri dei professori e scrittori sinistri pontificanti a sproposito dire e sostenere che il confine si chiude a fisarmonica alla bisogna e magari si riapre ad emergenza cessata cum grano salis?

 
 
 

Rumore e furore...

Post n°1519 pubblicato il 20 Febbraio 2021 da fedechiara
 

     
    Shakespeare in Italia - 20 febbraio 2020
    Ha degli echi scespiriani il nostro dibattere politico in tivù. Nella fattispecie il Renzi di 'Porta a porta' di ieri è stato il protagonista assoluto del remake italico di 'Tanto rumore per nulla'.
    E ha fatto un rumore di valanga perfino quella sua innocua sciata sull'Himalaya, piccolo dio indocaucasico in trasferta che si è preso una vacanza esotica - e l'Abetone faceva troppo 'proletari allo sbando' e Courmayeur era l'anno scorso e bisogna pur cambiare orizzonti, che diamine.
    E Lui, il Renzi, avrebbe preferito recitare nell'Enrico VIII, ca va sans dire, e fare e brigare a suo piacimento sulla asfittica scena politica e destituire i cardinali riottosi e disporre di mogli a iosa , mandandole a morte al pari di Tommaso Moro, per un sovrappiù di alterigia e mania di grandezza.
    E, in realtà, per Renzi in tivù si è trattato – come scriveva un grande critico di molta arte post moderna - di un trattato sul Nulla che viviamo: 'Non si poteva dir meglio se si voleva dir niente'.
    E il Nulla della politica italica torna al mittente dello s-governo giallo-rosso impastoiato nelle sue contraddizioni: del pd che vorrebbe imporre all'alleato 'che ha i numeri per governare' la resa senza condizioni sui decreti sicurezza e lo ius soli e/o cultura e, più avanti, un ardito ripensamento sul reddito di cittadinanza e, grande finale! un tagliarsi le palle in pubblico video e karakiri a reti unificate dei leaders pentastellati perché così si vuole dove non si puote - e l'anima degli ex sinistri dem si nutre di libere immigrazioni clandestine e plauso e osanna alle o.n.g. taxi del mare e di processi di Norimberga per Salvini con il plauso in piazza delle sardine.🐟
    Ma non finirà così. 'Un diverso finale può essere scritto, presto.', scriveva B.Brecht - e forse lo scriverà la destra e le opposizioni riunite in un prossimo momento di affanno e marasma parlamentare e inevitabile voto di fiducia su qualche altro provvedimento di s-governo.
    Perché è del Nulla politico di 'avvocati del popolo' diventati avvocati di se stessi che stiamo parlando e non se può più di questa genia politica incollata alle cadreghe di un effimero potere di nomine che farfuglia e si dan di gomito di 'arrivare al 2023' con negli occhi il terrore malcelato di perdere tutto e solo l'infamia quale foto di famiglia prossima ventura.

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Quel che Alice non sa.

Post n°1518 pubblicato il 19 Febbraio 2021 da fedechiara
 

E se dovessimo ridire tutte le cose che: 'Alice non lo sa' della nota canzone ci viene in mente il commerciante arabo qui sotto – che non ha un cappello con relativo portafortuna da mostrarci – ma ha chiuso il suo sgabuzzino di ottimo kebab e chissà che gli è capitato: se se n'è tornato al paese a fare l'hummus di ceci o sopravvive coi 'ristori' di Conte.
Per quelli di Draghi si vedrà, controlliamo i conti dell'Inps perché mi sa che fra un po' ci sarà un problema con le pensioni, malgrado il 50 per cento di morti in più abbia fatto cassa.
E non c'è nessun 'Cesare perduto nella pioggia', Gott sei dank, perché ci si vede davvero pochino, tangheri/e inclusi, di questi tempi di pandemia ed estreme vite casalinghiche (neologismo); magari qualche videoconferenza con amici e parenti, ma non troppe, per non sentirci dire : 'Sei ingrassato/a.' - che è vero, ma fatevi un po' gli affaracci vostri che già tirar mattina e notte è un problema di non facile soluzione.
E Alice non sa neanche che sia la pandemia – con protagonista il simpatico virus coronato e le sue varianti zuzzerellone inglesi/sudafricane/brasiliane/cinesi e turche - che chi più ne indaga più ne scopre e tutte le siringhe dei vaccini sono sue.
Ai suoi tempi, i tempi di Alice, non usava e usava, invece, l'amore libero e i megaconcerti gratuiti nel fango di Woodstock, bei tempi; ma poi venne l'aids e si diedero tutti una regolata e ci si guardava con sospetto con i gay perché, si diceva (e si scriveva sui giornali), che fossero i soggetti più a rischio.
Ma se una dicitura sopravvissuta su un modulo della a.s.l. ce lo ricorda, apriti cielo! tutto il 'politicamente corretto' accumulato in decenni di permissivismo totale ti viene addosso ed eccoti additato come omofobo e fascista e chi più ne sa più ne dica.
E Alice non sa che perfino il papa argentino si chiede(va) : 'Chi sono io per giudicare?', interrogato da un giornalista sul rovello religioso dei gay devoti – ed è dimentico dei tempi in cui la Curia sosteneva a spada tratta l'infallibilità del papa sulle questioni dottrinali, le usanze di Sodoma e Gomorra incluse.
E andiamo 'tutti insieme appassionatamente' con un drago sputasoldi alla testa dello s-governo futuro e solo un manipolo di 'duri e puri', di un Movimento che aspirava alle stelle, si unisce all'opposizione di una donna alla testa di un suo partito in forte crescita - che rivendica le urne quale sola risposta legittima e sensata contro il presente pantano parlamentare e il relativo 'mercato delle vacche.
Ma tutto questo Alice non lo sa.

 
 
 

Traslochi

Post n°1517 pubblicato il 19 Febbraio 2021 da fedechiara
 

17 febbraio 2017

Ha perso Zdanov e hanno vinto, si fa per dire, 'I quaderni piacentini'. Nella trista azione di distruzione del passato, - la mia Palmira personale dell'esodo prossimo venturo - ho conservato quella pagina della nostra storia dimenticata di immaginari e velleitari rivoluzionari rappresentata sui 'Quaderni piacentini' e ho condannato il roccioso alfiere del socialismo reale ed espurgatore di ogni libera espressione artistica all'oblio. E mi resta il dubbio se il rigattiere a cui ho consegnato i libelli e le opere di Zdanov riuscirà a trovare qualcuno a cui costui, Carneade post moderno, interessi e gli offra una 'seconda occasione' di archeologia culturale per un tale figuro tristo di galleggiare ancora un poco nella memoria collettiva.
E tutto questo inscatolare e seppellire i liberi libri di scaffali sempre aperti e occhieggianti coi loro titoli charmants che impetrano la lettura e la riflessione approfondita mi mette di fronte al sogno impossibile che ho coltivato lungo i decenni di far diventare la mia mente una sezione piccola piccola della storica biblioteca d'Alessandria e mi rendo conto, invece, che il futuro è alle spalle, è ombra e sogno, come farebbe dire Shakespeare a uno dei suoi straordinari personaggi, e si porta dietro nel suo cono d'ombra il codazzo delle nostre vite.
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19 febbraio 2017


Ho inscatolato solo qualche giorno fa la 'Storia del Partito Comunista' di Paolo Spriano e la genesi di quel partito, come ben sapete, registra la scissione voluta da uomini valenti, quali furono A. Bordiga e A. Gramsci dal corpaccione elefantiaco di un p.s.i. preda di correnti opposte e incapaci di determinazioni unitarie in tempi assai calamitosi e nel guado ventennale di ben due guerre mondiali.
I tempi presenti in cui viviamo, invece, qualcuno di non troppo autorevole nei suoi giudizi azzarda a definirli 'la terza guerra mondiale diffusa' e la crisi economica globale più lunga e devastante della Storia aggrava di certo il quadro, ma non basta questa cornice storica posticcia a convincermi che i pretesi scissionisti del pd di Renzi siano uomini valenti e lucidi quanto quelli che sognavano i soviet operai e la rivoluzione proletaria mondiale.
E non sappiamo bene cosa sogni e speri Speranza per il suo partito futuro – né se mai ardirà a fondarlo un tale ectoplasma rescissorio e sarà interessante leggere i nomi dei suoi dirigenti rifondatori immaginari per capire se faranno strada e avranno un futuro apprezzabilmente lungo e se saranno capaci di calcare le scene del post moderno complesso e foriero di catastrofi annunciate da protagonisti intelligenti.
Ma mi basta guardare e ascoltare un Cuperlo - ammesso e non concesso che sia del novero degli scissionisti in pectore, ondivago e soave com'é e così poco intelligibili i suoi propositi e le sue posizioni politiche – per vedere in trasparenza dietro di lui le nebbie di un futuro liquido e indefinito e niente che ci faccia lontanamente intuire se avremo di nuovo un partito di lotta (contro chi e cosa?) o di governo e l'unica cosa che ci è chiara è che la sinistra nel suo complesso, i suoi elettori compresi, tuttora gioca a fare la sinistra: inconcludente come sempre e buonista impenitente.
Vada come andrà speriamo che 'vadano a casa' al più presto e che la sinistra-sinistra e la sinistra-centro continuino a crogiolarsi nei loro sogni di rinascita e vaniloqui commisti lontana dai palazzi del potere. In fin dei conti l'opposizione è nella sua cultura ed è la cosa che le riesce meglio.

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Bei tempi. Altri tempi. 20 febbraio 2017
E, sempre per restare sui libri che si inscatolano e, a loro modo, ci raccontano il tempo presente commisurato col passato, sarà più adatto a raccontare le presenti tensioni in casa Pd il libello di Lenin: 'L'estremismo malattia infantile del comunismo' o il trattato di K. Marx: 'Per la critica dell'economia politica'? Oppure le satire di Anonimo Romano: 'Il compromesso rivoluzzionario' scritto negli ignominiosi Settanta in casa P.c.i. - che la Storia lo abbia in gloria e ce lo conservi integro nella memoria?
Già. Perché se fosse solo la questione di lana caprina del Congresso si-no-quando e contro chi o per chi - muoia Renzi e tutti i suoi filistei - basterebbe leggere i sonetti di quest'ultimo libro per capire che 'non è una cosa seria' e 'andate avanti voi che a noi ci vien da ridere'.
Ma, se nell'ultimo cantuccio libero rimasto nelle teste degli scissionisti ci fosse la preoccupazione per i problemi tragicissimi del lavoro che non c'é e dei disoccupati che si rivolgono alle mense della Caritas e le banche che gli pignorano le case acquistate coi mutui, allora tornerebbe più utile tornare a ragionare sulle critiche dell'economia capitalistica presente e globalizzata e ai suoi temibili riflessi sulla politica e sulla società che rincula e si rinchiude a riccio giusto nel momento in cui i 'popoli de mare' e dei barconi affluiscono a centinaia di migliaia alimentando il mendicismo diffuso e la miseria sociale e la 'guerra tra poveri'.
La Storia che si ripete in farsa ci consegna, invece, le cronache cretine del cerino acceso che passa di mano in mano all'interno dell'assemblea del pd e nessuno dei futuri leaders (ce ne sono?) che si decida a pigliare in mano la bandiera degli Internazionalisti e avvii il corteo degli scissionisti fuori dell'edificio al canto de 'Bandiera rossa' o dell'Internazionale. Bei tempi. Altri tempi.

 
 
 
 
 

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